22 ott 2021

ANIMALISTI AL CIO: BASTA SPORT EQUESTRI ALLE OLIMPIADI

 Come era prevedibile dopo i Giochi Olimpici di Tokyo 2021, l'Associazione internazionale animalista  PETA che raggruppa diverse associazioni animaliste a livello internazionale, a fine estate ha chiesto formalmente al Presidente Thomas Bach del  CIO (Comitato Olimpico Internazionale) di cancellare gli sport equestri dalle Olimpiadi, già a partire da Parigi 2024.

Diciamo che alcuni fatti, successi davanti alle telecamere, non hanno certo aiutato. La morte del cavallo Jet Set nel completo (a seguito delle ferite riportate dopo una caduta rovinosa) , la scena penosa delle ripetute frustate nella prova di salto del Petnhatlon da parte di Annika Schleu  - con la sua allenatrice assai nervosa che sferrava un pugno sulla groppa per la rabbia (atleta e allenatrice peraltro sono state prontamente squalificate- dopo di che una nota attrice Usa sui social si è offerta subito  di comprare il cavallo per toglierlo dalle gare), un terzo cavallo montato dal team irlandese che ha terminato il percorso di gara con sangue che usciva dalle narici.

Che dire. E' indubbio che una esposizione globale mediatica come quella di una Olimpiade, verso  un pubblico generalista che non conosce affatto il mondo equestre, ci espone in modo esponenziale al di fuori del nostro contesto dove diamo per scontata la partecipazione fattiva e consapevole dei nostri amatissimi cavalli al gesto sportivo. 

Una cosa che invece non appare affatto chiara a chi ci  guarda da fuori e (nel caso di Jet Set) vede semplicemente un animale che soffre e muore durante una gara non per sua volontà ma per accontentare... la vanità sportiva di un umano.   

L'Olimpiade è un grande sogno per gli Equestrian , l'unica vera occasione di "aprire al mondo" il nostro spicchio di mondo ma si capisce facilmente che un Global Show di questo genere, dove tutti gli sport sono esibiti insieme, può portare a  anche ad incidenti/inciampi in un'epoca in cui la pubblica opinione sta diventando "sensibile alle foglie" e diventare invece un incubo per tutto il settore, con effetti promozionali di segno opposto!  

Certo, si tratta di fatti - beninteso -  che ovviamente non dovrebbero succedere nemmeno ad una sociale; sotto gli occhi del mondo, diventano un disastro estremamente controproducente , anche perchè  amplificati a dismisura a livello globale e istantaneo dal tam tam -e dalla furia a volte cieca- dei Social media.

La Presidente di Peta Ingrid Newkirk, nel chiedere che le gare equestri vengano cancellate dal palinsesto Olimpico  così conclude infatti la sua lettera:  «Il mondo è rimasto scioccato da questi fatti (...) I Giochi Olimpici mostrano gli atleti umani, non già la capacità di terrorizzare e ferire i cavalli che invece  non scelgono di competere - ma pure stanno facendo loro stessi tutto il lavoro - a volte a costo della loro stessa vita >>

Il CIO ovviamente per ora  non si pronuncia. Ma tutto questo in qualche modo va nel senso di una delle ultime sessioni di lavoro fatte dal CIO proprio con il  mondo equestre FEI (2016) VEDI QUI RESOCONTO) quando gli esponenti del Comitato Olimpico espressero agli Equestrians alcune precise perplessità, sia rispetto agli elevati costi di allestimento delle gare equestri (impiantistica) , sia rispetto al "poco seguito" che l'equitazione aveva tra i giovani. 

Escludendo a quel tempo  l'ingresso di NUOVE discipline nel panorama Olimpico, non fosse che per questioni di budget (come sappiamo, tra le prime  in lista d'attesa c'è dal 2001 il Reining, entrato in orbita Fise/FEI anche con questo miraggio). 

Nello stesso anno, fu infatti anche votata la riduzione degli atleti a cavallo dei TEAM, scendendo  a tre membri (non più 4)  nella logica di un taglio complessivo ai costi di trasferta e organizzativi.  E diciamo che, fatti come questi ultimi, di certo non aiutano.

Peraltro, come i più informati sanno già -  Salto, Completo e Dressage (ossia le tre discipline Olimpiche equestri) - non approdano alle Olimpiadi per semplice iscrizione del Team selezionato a livello della singola Nazione (come è per gli altri sport). Le Nazioni affrontano infatti delle delle prove di pre-selezione continentali e NON tutti gli Stati arrivano a partecipare alla gara Olimpica vera e propria. A volte sono infatti sono singoli atleti a raggiungere il punteggio minimo di ingresso (come è stato per diversi Italiani ad esempio anche a Tokyo). 

Dopo quest ultima stoccata, al momento non ci sono risposte o prese di posizione formali da parte del CIO.  L'Equitazione risulta ad oggi regolarmente inserita nel palinsesto di Parigi 2024, dove le tre discipline competeranno nella Location in allestimento presso la reggia di Versailles.

2016: RESOCONTO MEETING CIO-FEI

JET SET, CAVALLO ABBATTUTO A TOKYO

TOKYO, FRUSTATE NELLA PROVA DI SALTO - PENTHATLON