
Un pensiero infine per tutti i professionisti
del nostro settore, per i tanti giovani e meno giovani che hanno deciso nel tempo di trasformare quella che per molti di noi è una grande passione, in un mestiere. Alcuni sono pionieri dello sport equestre, altri golden boys di ultima generazione. Molti altri sono onesti pedalatori ,magari sconosciuti al grande pubblico. E a volte noi, che siamo non professionisti occupati a fare altro, quasi li "invidiamo" pensando alle loro giornate piene solo di cavalli e di sport.
Il fatto è però che sono giornate piene - si - ma per 365 (!) giorni all'anno e sono tanti i rischi che questi ragazzi si prendono, perchè non sempre i clienti - per quanto si crei spesso un rapporto di amicizia e di fiducia - propongono loro cavalli o puledri facili da montare e interpretare a casa e in gara. E di questi tempi, è certamente più difficile dire di no.
A volte, ce lo dimentichiamo.
Ma non è un gioco. Non sempre, non per tutti. Purtroppo alcuni fatti tragici, ci riportano a volte alla realtà