Il Comitato Olimpico (dopo la prova generale fatta per il format di Tokyo) aveva infatti con forza chiesto a FEI di approvare in via definitiva la riduzione a 3 Binomi per ogni Nazione, sia per la fase di qualificazione in partenza nel 2022, che per le Olimpiadi vere e proprie.
Fei aveva assicurato che avrebbe tenuto un dibattito nelle sedi nazionali, che in realtà poi non c'è stato: solo 8 Federazioni hanno discusso del tema. Ma il 17 Novembre, in Assemblea Generale FEI, la maggioranza delle Federazioni (70/100) hanno accettato seppure a denti stretti la riduzione a 3 cavalieri (sia in qualifica che alle Olimpiadi), il che significa che NON ci sarà più un quarto punteggio da scartare per tutti (il peggiore).
Scudi contro, levati da moltissimi Professionisti che avevano chiesto alle Federazioni di ripensarci, ma è stato inutile. Il voto ha confermato la cosa ed è una decisione tutta politica che di fatto "fiuta il vento" , in un periodo di grande crisi in cui è chiaro a tutti che è meglio rimanere coperti e tranquilli (a parte forse a noi Reiners che siamo riusciti ad eliminarci dai giochi realizzando un vero e proprio disastro diplomatico, abbastanza simile a quello di un elefante in una cristalleria) . Quando l'aria si fa pesante, si insegna ovunque, è meglio rimanere bassi come i gatti, come direbbero in qualche regione italiana - e accettare alcuni compromessi.
Il perchè è chiaro (anche se non espressamente dichiarato) : il Comitato Olimpico intende da tempo RIDURRE le spese delle singole discipline. In campo equestre, l'impatto del trasporto/scuderizzazione/strutture sportive è già molto oneroso (e l'attenzione mediatica è assai ridotta rispetto ad altri sport) La riduzione a 3 cavalli comporterà un effettivo risparmio per tutti e chiude almeno per un pò la questione aperta dal Cio rispetto all'equitazione. Sarà un caso, ma anche il Pentathlon dopo i fatti di Tokyo ha eliminato la prova equestre dalle 5 previste (leggi qui).
QUI REINING IN FEI, GAME OVER (17/11/2021)
QUI IL CASO PENTATHLON DOPO TOKYO