ATLETI DI INTERESSE NAZIONALE, PROFESSIONISTI E NON PROFESSIONISTI. LO ABBIAMO CHIESTO A UN LEGALE ESPERTA DI DIRITTO SPORTIVO
" ...e scopriamo con lei che la platea dei Reiners di interesse nazionale è più ampia (al momento) di quello che pensiamo!"
NB AGGIORNAMENTO FISE 4/5 Fise con delibera presidenziale 35/2020 ha allargato la platea non solo agli atleti di interesse nazionale ma a tutti i possessori di Brevetti (BWR per il Reining) e 1/2 grado (salto).
QUI SOTTO L'ARTICOLO DEL 27/4 SU ATLETI DI INTERESSE NAZIONALE
Ieri in molti avete letto il mio articolo (QUI) sul nuovo DPCM e sulla ripartenza degli sport equestri. Il primo step è dal 4 maggio con il ritorno agli allenamenti degli atleti di interesse nazionale, professionisti e non professionisti. Quanto è ampio questo ventaglio di cavalieri e chi ne darà la definizione autentica per il Reining? Ne parliamo con l'Avv. Stefania Cappa (foto a lato), nota esperta di diritto sportivo anche in ambito federale, specializzata in Diritto dello Sport e Diritto Penale; Partner dello Studio Legale Cappa & Partners (MI); Giudice Sportivo Territoriale Area Nord della Federazione Ginnastica d’Italia (FGI) e Componente del Tribunale Federale per la Federazione Italiana Pentathlon Moderno (FIPM) che nelle ultime settimane abbiamo letto e ascoltato da diverse piattaforme e in diversi seminari web. Ad una profonda conoscenza legale del tema, Stefania unisce da sempre anche una grande passione equestre, condivisa con il marito Emanuele Arioldi (cavaliere professionista e figlio dell'ex CT della Nazionale di S.O.), per i cavalli e il mondo del salto ostacoli in particolare.
Avvocato, l'uscita del DPCM del 26/4 di fatto sancisce
una prima ripartenza - ma solo per gli atleti di sport individuali e quindi anche l'equitazione- e a porte chiuse dal 4 maggio . Ma a questo punto i Reiners di domanderanno certamente : chi sono gli "Atleti di interesse Nazionale" richiamati dal DPCM e perchè si parla di professionisti e non professionisti ?
Il nuovo DPCM consente dal 4 maggio la ripresa, appunto, dell’attività sportiva solo ad atleti professionisti e non professionisti considerati d’interesse nazionale dal CONI dalle rispettive Federazioni. Ma sempre e solo individualmente e a porte chiuse.
Occorre innanzitutto distinguere gli atleti professionisti da quelli non professionisti. In Italia
abbiamo la Legge N. 91 del 23 marzo 1981 sul professionismo sportivo, “Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti”, che disciplina lo sport professionistico. Gli sport equestri non vi rientrano e peraltro non esiste una legge sul non professionismo. Gli unici atleti professionisti in Italia sono quelli di quattro sport: calcio, pallacanestro, golf e ciclismo.
abbiamo la Legge N. 91 del 23 marzo 1981 sul professionismo sportivo, “Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti”, che disciplina lo sport professionistico. Gli sport equestri non vi rientrano e peraltro non esiste una legge sul non professionismo. Gli unici atleti professionisti in Italia sono quelli di quattro sport: calcio, pallacanestro, golf e ciclismo.
Ne segue che tutti gli atleti delle altre discipline sportive di ogni ordine e grado (compresa l'equitazione) sono sempre e in ogni caso giuridicamente atleti NON professionisti, compreso chi lo fa per lavoro (Tecnici Federali e Trainers) . Oltre a questo, la distinzione tra Open e Non Pro è una ulteriore separazione puramente "sportiva" del mondo Reining, che non ha alcun fondamento giuridico.
REINERS DI INTERESSE NAZIONALE, ECCO CHI SONO
Fatta questa premessa, per quel che riguarda il Reining e la definizione di atleta (non professionista) di interesse nazionale, la FISE ha dettato per il vostro sport requisiti comuni anche all’endurance, volteggio e attacchi, distinguendo tra Seniores e settore giovanile. e secondo un aggiornamento degli elenchi che ha base triennale (ultimi 3 anni).
I Seniores devono aver partecipato quali componenti della Squadra Nazionale o a Titolo individuale ai WEG, ovvero come componenti della Squadra Nazionale o a titolo individuale ai Campionati del Mondo o, ancora, come componenti della Squadra Nazionale o a titolo individuale ai Campionati Europei Seniores; ma anche la partecipazione come componenti della Squadra Nazionale nelle manifestazioni internazionali ufficiali (CREO di Reining) o vincitore della medaglia d'oro ai Campionati Italiani.
Tuttavia - solo per i maggiorenni - la delibera Fise 1180/2019 specifica che l'atleta di interesse nazionale deve avere preso parte negli ultimi tre anni a Campionati Italiani, gare Internazionali e/o di selezione (CRI). Quindi basta avere partecipato a questi eventi negli ultimi 3 anni. , il che allarga sensibilmente il numero degli atleti di interesse nazionale.
Tuttavia - solo per i maggiorenni - la delibera Fise 1180/2019 specifica che l'atleta di interesse nazionale deve avere preso parte negli ultimi tre anni a Campionati Italiani, gare Internazionali e/o di selezione (CRI). Quindi basta avere partecipato a questi eventi negli ultimi 3 anni. , il che allarga sensibilmente il numero degli atleti di interesse nazionale.
Per il settore giovanile invece, gli atleti di interesse nazionale sono coloro che hanno preso parte quali componenti della Squadra Nazionale giovanile o a titolo individuale ai Campionati del Mondo o coloro che hanno partecipato come componenti della Squadra Nazionale giovanile o a titolo individuale ai Campionati Europei; nonché il vincitore della medaglia d’oro ai Campionati Italiani Juniores(Youth) , ma senza allargare la platea, in questo caso, a quelli che invece hanno solo partecipato
Le definizioni che ho descritto sono indicazioni precise derivanti da delibere federali che qualificano l’atleta non professionista di interesse nazionale - e per il Reining, inoltre di discipline non olimpiche -. Non va dimenticato, lo ribadisco, che la qualifica di atleta non professionista di interesse nazione ha una durata temporanea di tre anni e soprattutto che la Federazione, con una nuova delibera Fise del 19 marzo scorso, ha esplicitato che i selezionatori e tecnici delle varie disicpline potessero valutare la sussistenza dei requisiti al fine di limitare il numero di binomi considerata l’emergenza Covid 19, ma per ora nulla è cambiato. Vedremo nei prossimi giorni: nelle 3 discipline Olimpiche, ad esempio, gli atleti di interesse nazionale sono circa 700. per gli altri non esistono stime precise.
Se tutto andrà bene (senza avere rialzi nei contagi) dal 18 maggio ripartiranno anche gli allenamenti per lo sport di squadra, quindi nei centri sportivi. E' lecito da quella data aspettarsi una parziale "ripartenza" della vita dei centri equestri? In caso affermativo, dovrà tutto avvenire secondo i rigidi protocolli Fise (Linee Guida) stabiliti per la Fase 2 ?
A questa domanda oggi si può dare solo una risposta parziale. Ovviamente non conosciamo l’evoluzione dell’emergenza Covid19 e possiamo solo auspicare che si vada davvero verso una riapertura di tutte le attività (sportive e non). In ogni caso, circa le linee guida FISE, sono già attuabili laddove il gestore del centro non sia in grado di accudire il cavallo di un proprietario, detentore, affidario etc … Ribadisco, deve trattarsi di uno stato di necessità del centro. Pertanto non tutti possono andare in maneggio. Ovviamente sono salvi i casi in cui è necessaria la presenza del proprietario per ragioni di salute del cavallo e, quindi, i motivi veterinari rientrano tra le c.d. necessità indifferibili.
Per quanto concerne le Linee Guida FISE (Qui) dovrebbero, uso il condizionale, essere già in uso. Il tema è complicato e richiede un’attenta analisi. Ciò che posso osservare è che ad oggi sappiamo che trattasi di istruzioni operative.
Ne approfitto di queste brevi domande per non dimenticare di ribadire che un conto è l’attività sportiva ed altro, invece, è la cura e il mantenimento del proprio cavallo. Mentre la prima attività dal 4 maggio riguarderà solo gli atleti di cui abbiamo parlato, la seconda è demandata ai gestori dei centri ippici.
Nei giorni scorsi, quando ancora non si avevano date certe, il Presidente Di Paola aveva chiesto al Governo di dare la possibilità ai proprietari ed affidatari quantomeno di recarsi dal proprio cavallo per dare una mano a un comparto di addetti ai lavori già in forte difficoltà dopo 40 giorni di lock down. C'è questa possibilità oppure occorrerà attendere il 18 maggio ?
Credo che la Federazione sia proprio in attesa di una risposta.
Agonismo e gare: lo scorso 7/4 la Fise ha esteso il blocco delle competizioni equestri al 31 maggio. Forse avrai letto nelle scorse settimane che su queste pagine ho paventato l'idea che nei prossimi mesi - quandro avremo il via libera - sarà forse paradossalmente più semplice organizzare uno Show equestre "minore" (provinciale/regionale a porte chiuse ) che un grande Show di rango nazionale o superiore - magari fieristico - dove hanno un ruolo preminente altri aspetti (grande pubblico, sponsors, espositori,, cavalieri di Paesi diversi).
Quale è la tua idea sulla possibile ripartenza per il mondo gare nel mondo equestre? Nel Reining i primi appuntamenti con i Big Shows sono ormai in estate (Maturity fine giugno in Italia e Derby inizio giugno in Germania) e ancora gli organizzatori hanno troppi margini di incertezza
Sulle competizioni al momento parrebbe tutto fermo. Il Ministro Spadafora dovrebbe dare indicazioni più precise forse già nei prossimi giorni.
Mi pronuncio con difficoltà su questa domanda poiché di fatto qualunque show/competizione dovrà avvenire con l’utilizzo di impianti sportivi organizzati in base a determinate linee guida che, credo, dovranno ancora essere disposte dalla Federazione.
Agonismo e gare: lo scorso 7/4 la Fise ha esteso il blocco delle competizioni equestri al 31 maggio. Il mondo equestre e tutto il suo indotto economico "si nutrono" anche di gare e competizioni. Quando si potrà tornare nello Show Pen a tuo parere?
Sulle competizioni al momento parrebbe tutto fermo. Il Ministro Spadafora dovrebbe dare indicazioni più precise forse già nei prossimi giorni.
Mi pronuncio con difficoltà su questa domanda poiché di fatto qualunque show/competizione dovrà avvenire con l’utilizzo di impianti sportivi organizzati in base a determinate linee guida che, credo, dovranno ancora essere disposte dalla Federazione.
Salutiamo l'Avvocato Stefania Cappa che in questi giorni è davvero molto impegnata su diversi fronti e la ringraziamo per il suo tempo, sapendo che le Circolari Ministeriali e della Federazione che aspettiamo per i prossimi giorni potrebbero ulteriormente chiarire i temi qui trattati. FISE andrà a modificare o restringere il dettato della delibera 19/3 così formulata e ratificata senza modifiche per i Seniors? Lo vedremo nei prossimi giorni .
QUI SPORT E DPCM DEL 26/4