NEW: R.CUOGHI, ECCO COME E' ANDATA CON LA FEI A GIVRINS
NEW: APPROFONDISCI - I 4 PUNTI DELLA DISCORDIA
COM STAMPA NRHA
QUI DICHIARAZIONI DI CARPENTER, NRHA USA
IRHA , QUI DICHIARAZIONE DEL PRES. CUOGHI IN PARTENZA PER GIVRINS
Nel 2018 l'accento della famosa disputa tra FEI/NRHA (da noi raccontata a suo tempo - QUI) sembrava spostato sui temi del benessere animale, antidoping e regole d'ingaggio delle competizioni "7y and more". Ma in realtà queste cose sembrano tutti problemi risolvibili, anche perchè una maggiore sensibilizzazione su questi temi sta toccando tutte le federazioni nazionali ormai da anni con regolam,enti sempre più stringenti.
Infatti, nella lettera che FEI ha inviato alle Federazioni nazionali lo scorso 8 luglio, il Board recrimina una cosa in particolare, ossia il fatto che NRHA (de facto) agisca come organo di governo mondiale del Reining,
quando per Statuto l'unico Organo Internazionale di Governo in materia equestre deve essere appunto la Fei (per le discipline che ne fanno parte). La questione non è di "lana caprina" e provo a farvela capire con un esempio sul calcio: è un pò come se in Italia la FGIC Federazione Italiana Gioco Calcio, pretendesse di essere l'organo di governo mondiale del Calcio - che è invece la FIFA, unica federazione internazionale che appunto che organizza le competizioni tra nazioni come ad esempio i Mondiali, gli Europei e così via)
La FEI ci ha provato per anni, a risolvere il problema . Dopo di che ha rotto gli ormeggi e a novembre scorso ha chiuso l'Accordo di Cooperazione Nrha/Aqha/FEI. L'intento
era evidentemente quello di riscriverne i contenuti, ma la Federazione Internazionale lamenta di avere cercato più volte il contatto con Nrha che ha sempre rimandato le riunioni previste. Dopo numerosi tentativi, un meeting organizzato a Gennaio 2019 con un nulla di fatto e diverse riunioni in seno Comitato Reining FEI Ultima a giugno), il Board prende atto della mancata volontà da parte di Nrha di trovare un accordo e, pur con dispiacere, propone ufficialmente alla prossima Assemblea FEI di Novembre 2019 di votare l'eliminazione del Reining dal palinsesto FEI a partire dal 1 gennaio 2020. Certo in teoria, come ricorda la Proposal di luglio, le Federazioni nazionali (FISE in Italia) potrebbero in linea teorica continuare a organizzare CRI FEI. Ma...senza il "miraggio" dei WEG/Europei etc..che senso avrebbe?
La NRHA a maggio, aveva fondato la USA Reining, una Associazione che in teoria avrebbe avuto il compito di sanare il contrasto statutario rispetto ai "governing bodies" del Reining. Di più, da tutte le news Nrha è sparito il disclaimer finale in cui si diceva "Nrha, founded in 1966, is worldwide governing body of Reining...". E lo prendiamo come un fatto positivo, o magari un timido (goffo) tentativo di cambiare alcune cose e far ripartire il dialogo.
Pierre Oullet lancia (QUI) un gruppo di supporto su FB
Il Board Fei, con la lettera datata 8 luglio, fa la prima mossa e rilancia. Il voto definitivo in Assemblea è previsto per Novembre durante l'annuale Assemblea generale Fei. Le diplomazie sono quindi ora al lavoro per sminare il problema: la presenza della nazionale giovanile Usa in a Europa proprio in questi giorni, fa immaginare che ci sia spazio per organizzare rapidamente un meeting di primo chiarimento, sperando ci sia davvero la volontà di trovare un punto di incontro tra le parti in una disputa tutta USA/FEI, con l'Europa che cerca di mediare le due posizioni.
In ultimo, la beffa: con Roma oggi in pole position per i WEG 2022 (LEGGI QUI), sarebbe una beffa gigantesca dover organizzare i WEG SENZA IL REINING(!)
IL MIO COMMENTO
"Braccio di ferro tutto politico, la diplomazia europea è al lavoro. Ma la domanda è: agli USA interessa tutto questo?"
L'ho scritto in tutte le salse. Il mondo FEI per il Reining NON è la fabbrica dei montepremi, ma il prestigio internazionale, il salotto buono dell'equitazione mondiale. Vincere i Mondiali FEI (lo ha detto Fonck recentemente!) è l'unico modo di raggiungere e bucare il grande pubblico, altrimenti del tutto disinteressato a noi e ai cavalli sportivi (equitazione = sport per pochi). Ma così uccidiamo il sogno! Così come ogni bambino sogna di vestire la maglia azzurra ai Mondiali di calcio , ogni cavaliere fa altrettanto pensando ai WEG (non per soldi - per quelli ci sono altre competizioni! - ma per la gloria!). Ma quali sono i due punti di vista e cosa cova sotto le ceneri della disputa formale?
IN CASA NRHA: la Nrha (leggasi "National Reining Horse Association") da sempre si muove invece come organo di governo mondiale, attraverso la rete delle associazioni Affiliates. Tutto ruota attorno ad Nrha, quando si parla di grandi eventi. "De facto" come dice la FEI, la NRHA è organo di governo internazionale, mentre la piramide statutaria federale, vorrebbe la FEI come unici referenti internazionali delle proprie discipline. In USA, dove sport e business vanno anche troppo a braccetto, non c'è un "sentiment" di prestigio e attenzione verso il mondo FEI. Il cuore e motore di tutto è la NRHA con i suoi Big Events, ogni richiesta diversa è vissuta come una indebita ingerenza (e qualche problemino lo abbiamo avuto anche noi come IRHA, rispetto al faticoso e scivoloso tema del "doppio tersseramento" di atleti e cavalli). D'altronde non è mistero che durante gli ultimi WEG FEi Usa del 2018 (in verità organzizati a Tryon in last minute dopo la rinuncia del Candada), i Top Riders fossero praticamente tutti allo Show di Las Vegas. Per capirci: il ricatto FEI sarà efficace solo nella misura in cui i signori di Oklahoma capiscano quanto il Reining perderà a livello di immagine restando fuori dalle competizioni internazionali. Ma sono davvero interessati a tutto questo? Gli atleti tacciono, i proprietari tacciono, il Board fa per ora spallucce.
IN CASA FEI: Attenzione però a non farvi ingannare, la FEI non è esattamente il cenacolo delle "damine di San Vincenzo". L'esclusiva sui diritti internazionali non riguarda solo WEG e Giochi Continentali: la FEI non fa mistero di voler lanciare (come è nel salto ostacoli) un proprio circuito internazionale "7y and more" targato FEI per dare centralità al Ranking FEI che oggi è invece popolato da cavalieri minori europei (perchè in Usa a parte i WEG e CRI di qualifiche, non si organizza mai nulla). I numeri poi non sono dalla nostra parte. Nel mondo (dato 2017), gli atleti tesserati FEI nel Salto sono 22.000 e quelli del Reining 450. Persino il Volteggio ha 2.000 tesserati. E negli ultimi 10 anni, lamenta Fei, è l'unica disciplina che è andata in diminuzione invece che crescere. Insomma un settore magari interessante su cui investire, ma con numeri non proprio irresistibili.
I due punti di vista non sono a mio avviso affatto incompatibili. Gli stessi Special Events USA/UE riguardano solo marginalmente i cavalli 7Y and more, tutti i regolamenti e le contestazioni sul welfare (su cui qualcuno ha tuonato nei mesi scorsi) sembrano oggi fatti molto marginali rispetto al tema di chi deve essere autorità internazionale in materia,
Mentre scrivo, le diplomazie (pompieri!) sono al lavoro a Givrins per parare il colpo, sminare lo sminabile e soprattutto organizzare a strettissimo giro un Meeting. L'unico problema è: NRHA USA ascolterà i suoi Affiliates europei (più inclini a rimanere nell'ortodossia federale) oppure continuerà a fare spallucce lasciando che il tema "Reining FEI" si maceri di incomprensioni ed equivoci fino alla definitiva uscita della nostra disciplina a novembre? Il punto centrale è questo e non è affatto scontato quale sia la visione che prevarrà. Noi rimarremo attenti (grazie anche alle ns antenne sul territorio) e cercheremo di darvi una informione corretta e puntuale.