Adesso che sappiamo cosa si sono detti i rappresentanti del Reining e della FEI volati a Givrins nei giorni scorsi (ECCO QUI UN RESOCONTO A CURA DEL PRES IRHA R.CUOGHI) riepiloghiamo qui volentieri i motivi principali della discordia tra FEI e NRHA ; una contesa che, qualora non si trovasse soluzione, porterà alla fuoriuscita del Reining dall'orbita FEI a partire dal 1 gennaio 2020.
4-ASSI-4: ECCO IL POKER D'ASSI DELLA CONTESA FEI E NRHA.
1) L'ORGANO DI GOVERNO INTERNAZIONALE: E' il motivo formale
su cui il Board FEI ha chiesto "la testa" del Reining. Come tutti i motivi formali è in realtà il più disinnescabile. FEI vuole essere l'unico organo internazionale dell'Elite equestre (come è la FIFA per il calcio) . Non tollera più che NRHA agisca "de facto" come se fosse l'authority mondiale di questo sport. Il paravento associativo creato da Nrha quale è "US Reining", nato per dialogare con Fei a livello internazionale, non soddisfa i vertici FEI.
2) IL NUMERO DEI TESSERATI: Il 2002 è l'anno di entrata del Reining in FEI: dopo alcuni anni di entusiasmo si è entrati in un calo tendenziale di tesserati FEI, che dura da quasi 10 anni. Di fatto le diverse Nazioni tendono a tesserare il manipolo di Reiners che intendono qualificarsi per i WEG e poco altro. Ne segue che , se nel 2017 nel mondo erano oltre 22.000 i tesserati FEI del Salto Ostacoli, oltre 7.000 quelli dell'endurance e oltre 3.400 quelli del Dressage, solo 452 erano i tesserati Reining. Un pò pochini per attirare sponsor e montepremi.
3) I MONDIALI (WEG) E IL CIRCUITO FEI (MAI NATO) : nelle intenzioni FEI la partecipazione ai prestigiosi Mondiali WEG ( o agli Europei qui da noi) doveva rappresentare l'inizio di un percorso utile a creare
(come nel salto o nel dressage) un circuito e un Ranking FEI annuale, alimentato da Show organizzati nelle diverse nazioni. Questa parte del progetto NON è mai decollata. D'altronde la richiesta da parte di FEI di alimentare (almeno class in class, negli Show Nrha) delle categorie FEI (7 yrs and more) non è mai stata nemmeno presa in considerazione. Motivo per cui gli unici Show FEI nel reining a parte i Mondiali/Europei, sono di fatto i CRI di qualifica. Come dire, a queste condizioni, il gioco non vale la candela per nessuno. Ecco che allora il tema dei "Montepremi FEI scarsi" evocato da tanti Reiners, è in realtà, a ben vedere, il classico gatto che si morde la coda.
4) REGOLE, REGOLINE E REGOLUCCE: molti Reiners guardano con fastidio e diffidenza al reticolo di regole e regoline che la FEI applica ai propri eventi. Si teme anzi che questa linea molto rigida possa sempre di più invadere anche gli Shows non FEI. Sotto la bandiera etica del "benessere animale" la FEI chiede in effetti l'osservanza di tutta una serie di restrizioni a cui i Reiners (ma la stessa cosa è per le altre discipline in realtà) non sono abituati. Alcune regole sono condivisibili, altre sono ovviamente delle formalità fastidiose. E ce ne sono tante, di regole tassative: divieto di montare di notte, durata massima della singola sessione e ad orari stabiliti, numero minimo di ore tra un allenamento e l'altro, Antidoping sempre incombente, un reticolo di Steward FEI (non sempre conoscitori di quella disciplina) a vigilare ovunque con diritto di richiamo e allontanamento. Ma anche il divieto assoluto di bere da una bottiglietta o telefonare stando in sella (!), l'obbligo di scendere di sella quando arriva il trattore e altre amenità che a qualcuno fanno sorridere, ad altri storcere il naso, anche perchè (come per tutte le regole) molto sta al buon senso e anche all'equilibrio mentale di chi controlla (!). E' questo l'aspetto meno significativo, ma forse più fastidioso per Top Reiners e rispettivi Team che non accettano che qualcuno possa dirgli come deve gestire la routine di pre-gara.
Insomma come si dice: situazione grave, ma non seria!
A mio avviso sono tutte questioni sminabili se il mondo (come spero io) è ancora popolato da persone di buona volontà che sanno guardare alla storia e al futuro dello Sport e non solo al montepremi di un singolo show. E riflettiamo sul fatto che altre discipline, che di questa contesa gongolano, potrebbero beneficiare dal fatto di vederci fuori dai giochi ! Una unica preghiera da parte mia: i Giochi continentali, come i WEG andrebbero celebrati ogni 4 anni, (alternandosi con i Weg ogni due anni). Organizzare gli Europei OGNI SINGOLO ANNO a mio avviso è ridondante, costoso, inutile.
E infine, siamo lieti del fatto che possiamo parlare di questo tema. In tutti gli sport, quando si arriva all'elite dei Mondiali (e dei giochi continentali) le maglie dei controlli da parte delle Federazioni internazionali diventano assai più rigide (calciatori, tennisti, ciclisti o gli atleti degli sport Olimpici - peggio ancora ! - , potrebbero scrivere un intero romanzo di aneddoti).
Insomma, a parte gesti di insofferenza magari mimati con italico movimento delle mani (potete immaginare quale) , non ci sembra francamente che nessuno di questi motivi rappresenti una ragione valida per sbattere la porta e uscire dall'Elite dell'equitazione mondiale, con esiti imprevisti su quello che succederà in futuro, una volta fuori dalla porta dell'ottica federale.
QUI LEGGI LA PROPOSTA NEGATIVA DEL BOARD FEI (8/7) E LE DIVERSE REAZIONI DEI GIORNI SCORSI