MIGLIORARE IL PROPRIO SCORE CONOSCENDO MEGLIO IL RULE BOOK? SI PUO' !
Manuela Maiocchi, apprezzata Giudice Worldwide Nrha, nel carniere non ha solo un numero infinito di Special europei ma anche numerose presenze in Show USA di massimo livello. Quest'anno ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio dei cavalieri con un Modulo formativo che ha lanciato in questi giorni sui social e che sarà a metà tra un clinic e un seminario. Le parliamo mentre guida alla volta della Spagna, dove giudicherà le finali nazionali che si tengono tra qualche giorno.
Quella che sto promuovendo è una mia iniziativa professionale, che tuttavia nasce certamente dal lungo confronto avuto negli anni con i colleghi e con la Commissione Giudici. Diciamo che proprio parlando con loro, emerge la sensazione che il Reining si sia ulteriormente affinato ma che ci sia oggi un certo "scollamento" tra quello che il cavaliere pensa di dover fare quando showeggia e quello che invece è scritto oggi sui regolamenti ufficiali.
D'altronde, giudicando gare in giro per l'Europa vedo continuamente cavalieri -anche talentuosi-, che mancano a monte degli strumenti giusti per capire cosa realmente il Giudice - non il pubblico o gli amici che fanno il tifo - si aspetta da loro una volta che si entra nello Show Pen.
E' un tema importante che su queste pagine ho trattato diversi anni fa proprio in occasione di alcuni cambiamenti del Rule Book Nrha. E' tempo di fare nuovi approfondimenti?
Direi di si. Il Reining è sempre più potente, fluido, leggero come scrivi spesso tu sul tuo Blog... ma è pur sempre uno sport che alla fine è "matematica pura", incasellato in un numero preciso di manovre che noi Giudici sezioniamo al microscopio prima di assegnare il punteggio e l'eventuale penalty. Io credo che se noi Giudici , magari approfittando della stagione invernale, organizziamo dei momenti formativi con i cavalieri - lontani dal momento della gara - daremo loro gli strumenti non solo per fare meglio durante uno Show, ma anche per divertirsi di più , soprattutto quando si parla di cavalieri Non Pro.
E io negli anni ho sviluppato un mio modulo specifico di analisi e insegnamento e oggi lo metto a disposizione di scuderie e gruppi di cavalieri che desiderano approfondire la materia a monte, prima di entrare in arena.
Giudice, alcuni esempi di errori più comuni li abbiamo tutti in mente (ES uno stop profondo - ma "sgabbiato") , altri dettagli invece sono molto più trascurati o addirittura sconosciuti ai più. Ci fai alcuni esempi più specifici?
Ma certo. La prima cosa che vorrei sottolineare è che showeggiare è cosa molto diversa dall'addestrare. E' una capacità, un dono in più. Capita che chi è molto bravo in una delle due cose, lo è meno nell'altra. Ma in ogni caso, una cosa deve essere certa per tutti. Una volta che annunciano il tuo nome in arena, è il momento di showeggiare il proprio cavallo al meglio.
Facciamo un preambolo su questo punto che è valido in tutto il Pattern: in arena vedo ancora diversi cavalieri
che muovono continuamente la mano. Io penso sia più per una loro insicurezza, che per un bisogno reale. Tutti questi segnali aggiuntivi vanno bene magari nelle "scuole" ma quando fai gara vera, devi sapere che così già in partenza stai togliendo appeal alle tue manovre.Andando invece nel concreto, ti faccio un esempio che ho molto a cuore - e faccio il caso di una normale regionale, non di una finalissima dove ovviamente ognuno cerca di dare tutto -. L'esempio è quello del cavaliere che cerca di esibire il cavallo oltre la sua capacità di quel momento. Ogni cavaliere esperto, oppure il suo Trainer, ha sempre in mente il punteggio a cui quel cavallo può arrivare.
Tuttavia spesso, invece di valorizzare i suoi "punti forti" e gestire le altre manovre correndo per lo "zero", si finisce per buttare via l'intera gara. Perchè va quasi sempre a finire che se "corri" dove non dovresti, finisci per fare danno anche alle manovre dove il tuo cavallo potrebbe invece fare bene.
Dal lato opposto, ti dico anche non è nemmeno bello vedere un cavaliere che gioca tutto il suo pattern "in difesa" dando l'idea di subire o addirittura di dover contenere il proprio cavallo. Il punteggio non potrà mai essere quello che ci si attende, nemmeno in questo caso.
Un secondo punto trascurato è la simmetria del Pattern o "pattern placement" , altro elemento che toglie o aggiunge appeal al pattern; agisce in negativo certamente quando i cerchi risultano sghembi e molto diversi tra destra e sinistra, oppure le linee scelte per fare i run down -o la loro profondità rispetto ai marker- sono molto diverse sui due lati, oppure ancora non si rispetta il centro nei passaggi o si rallenta troppo presto/troppo tardi..
In ultimo la cosa più classica e diffusa che noi Giudici cerchiamo sempre di dire in ogni occasione: non pensate che uno Stop ben eseguito nello sliding basti a portare il credito o il credito grande. La preparazione della corsa, l'esecuzione del roll back, la corsia corretta dove si effettua la corsa, la profondità di corsa e la fluidità con cui il cavallo "mette le marce" , sono tutti fattori che determinano il punteggio o le penalità. E' un tema "classico" che tutti abbiamo sentito dire, ma noi l'abbiamo profondamente compreso e acquisito?
E a proposito dei classici, dopo lo stop anche lo spin - direi - è di solito un altro terreno minato su questo fronte, vero?
Eh, certo. A casa tanti cavalli arrivano a spinnare da "+1" ma se poi in gara hai un ingresso macchinoso e con una lunga preparazione, una fermata pessima, un passo calante... non arriverai mai a farlo scrivere davvero sullo score card.
Sono certo che la lettura di questi punti accenderà più di una "lampadina" non solo a me ma a tanti Reiners che ci leggono. Ma poi tu come riuscirai a tradurre la teoria generale in casi specifici da adattare ai singoli cavalieri ?
Ottima domanda. Per questo motivo, a partire anche da quanto già si fa in Usa o hanno fatto altri colleghi qui in Europa, ho studiato un mio metodo che sono convinta sarà molto incisivo e concreto.
Cavaliere per cavaliere, il mio intento è quello di visionare prima alcuni dei suoi video di gara e se possibile vederlo lavorare in arena (se il seminario è organizzato in scuderia). Poi ovviamente userò anche altri video per mostrare errori comuni oppure la lista del To do/NOT to do!. Il mio compito ovviamente non è quello di migliorare le sue manovre - cosa che spetta a lui o al suo Trainer - ma quello di insegnargli a valutare correttamente cosa ha sotto la sella e quindi poi a valorizzare in gara quello che ha in quel momento.
In fondo, quando riguardiamo una nostra gara, ci sono sempre diverse cose che NON rifaremmo. Ecco, il tema è, con un aiuto professionale, quello di imparare ad analizzare e gestire la situazione PRIMA di entrare in arena e non solo dopo davanti al monitor.
Insomma, capire meglio cosa fare e cosa invece NON fare per catturare in modo positivo l'occhio del Giudice?
Fammela dire così: il Reining è un processo di cambiamento e miglioramento continuo non solo in generale come sport, ma anche per i singoli binomi. Pensiamoci su e lavoriamoci con passione e attenzione, facendoci aiutare quando serve!".
Siamo certi che questa iniziativa incontrerà l'interesse di numerosi centri Reining in Italia. In bocca al lupo.