5 lug 2021

PRESIDENTI DI LUGLIO, LA SETTIMANA CALDA DEL REINING ITALIANO

Il Penza-toio post elettorale...
IRHA E IRHBA IN CONCLAVE, IN ATTESA DELLA FUMATA BIANCA ...
Occorrerà aspettare alcuni giorni per capire come andranno i destini incrociati di IRHA e IRHBA. Per un preciso articolo dei rispettivi Statuti (
che sono a tratti arcaici, sicuramente da riscrivere - e in anni lontani dalle prossime elezioni, per ovvi motivi) , i Presidenti di entrambi le Associazioni verranno  votati dai nuovi Direttivi/Conclave, se possibile già nella seduta di insediamento. Seduta nella quale, in ragione delle dimissioni di Roberto Cuoghi da IRHA (QUI) si dovrà procedere  con una surroga in Irha, andando a pescare tra i primi dei non eletti (in ordine V.Rabboni , C.Risso, E.Giaretta - altri...) . 

Tra i due Conclavi  paralleli, sembra più facile (almeno apparentemente) il compito degli Allevatori, dove tutti sembrano auspicare ad una Presidenza forte e autorevole. IRHBA è da sempre considerato il "braccio armato" di IRHA, in particolare  nell'organizzazione ( leggi - nelle finanze!) del Futurity. Entro questa settimana, dovremmo sapere se ci sarà  fumata bianca e chi raccoglierà il mandato di M.Bonzano, Presidente uscente. Inutile sottolineare che proprio Cuoghi, smarcatosi ormai da Irha, ha di nuovo le mani libere e potrebbe dopo tanti anni giocarsi la carta dell'esperienza proprio in Irhba, anche se tutto dipende dagli equilibri che si vanno componendo in Consiglio.  QUI GLI ELETTI IRHBA 

Più difficile sarà invece  ricomporre in conclave,  il grande Risiko IRHA. Con le dimissioni di Cuoghi, emerge un Direttivo tutto di II^ Generazione (o quasi), in cui l'unico dei SUPER BIG presenti è Eleuterio Arcese, già in passato Presidente, nonchè ascoltatissimo e riconosciuto padre-decano del Reining italiano.  QUI GLI ELETTI IRHA

Si aprono allora (a mio avviso) due scenari possibili per IRHA

A)  prendersi  un periodo "ponte" in cui affidarsi all'esperienza internazionale di Arcese, affiancandolo però da subito con uno o due Vice Presidenti Operativi pronti, quando sarà il momento (metà mandato?), a prendere il timone dell'Associazione. 

B) Staccare ogni ormeggio e indugio e scegliere subito tra i nomi di "seconda generazione", un Presidente di riconosciuta esperienza nella gestione dell'Associazione (Masi?Meconi?Marinoni - dimettendosi da LR ?- Basile? Meacci?). Una opzione che forse qualcuno in Consiglio sta accarezzando, ma che necessita per perfezionarsi della copertura dell'artiglieria pesante di Partners e Sponsors, che dovranno continuare ad assicurare  la copertura finanziaria dei grandi eventi  (vedi sotto). 

Su questo puzzle di difficile soluzione si innestano infatti almeno  quattro questioni.

IRHBA nel futuro avrà ancora un ruolo da "tesoriere" silente  o cercherà, sul modello della NRBC americana, di ritagliarsi anche un ruolo più  pro-attivo nel palinsesto?

IRHA forte, FISE tranquilla. Come ho già scritto più volte, fino a che IRHA si presenterà verso la Federazione forte e compatta , non ci saranno "sgambetti" - nè consapevoli nè inconsapevoli - da parte della Federazione .  Certo, una Assemblea Nazionale elettiva con una sessantina di persone presenti, non è un buon biglietto da visita (vedi alla voce riscrivere lo Statuto). Al contrario, una implosione  nei prossimi anni di IRHA, che come noto sconta una struttura nazionale e regionale del tutto anomala rispetto all'orbita federale, potrebbe portare a una spaccatura tra base e vertice  di difficile esito e gestione .

Padri nobili o figli rampanti? 
E' vero, dopo tanti anni, il problema è ora  anche  generazionale. 
Da un lato, c'è il pugno di allevatori che ha fondato e sostenuto per oltre trent'anni il nostro sport. Dall'altro  la seconda generazione, ormai quasi tutta arrivata nei magici "anta" che spinge e giustamente sente di poter guidare l'Associazione. L'ideale in questi passaggi, sarebbe un passaggio del testimone  che si consumi senza strappi. Un testimone che non è solo organizzativo (Irha è cosa molto diversa dalle regionali), ma sta anche nella finanza e nelle tante relazioni internazionali di cui è fatto il nostro sport.

Il nodo di fondo? Vedete,  mentre in Politica,  qualsiasi classe dirigente (anche quella più improbabile) può di fatto sempre contare sul Bilancio dello Stato, nella nostra Associazione sportiva, una parte rilevante di costi e investimenti annuali trova sostegno, copertura (ed eventuale ripiano)  proprio in quel pugno di allevatori/sponsors/partners assai noto che tutti conosciamo. Chiunque, senza avere la copertura dell'artiglieria di cui sopra, si sentirebbe quantomeno in forte difficoltà. 

Dialogo Istituzionale. Lo abbiamo detto in tanti. Il nuovo Direttivo - che ha diversi esponenti regionali di spicco - dovrà sapere dialogare da subito con le Regioni, i Trainers, i partners europei, gli Youth e i cavalieri Non Pro. Proprio chi arriva da esperienze regionali intense, dovrà sapersi spogliarsi del proprio ruolo di parte e ragionare in una ottica e visione davvero nazionale. Questo dialogo è andato a singhiozzo in anni passati, ma non sempre per colpa dei vertici. Spesso, proprio le diverse categorie  fanno  grande fatica a trovare una voce di sintesi e questo li indebolisce molto. Il modello di Governance nello sport - si sa - è sempre molto fragile e la capacità politica e quella di atleta, non sempre vanno a braccetto.
____________________

Infine, per quanto le diplomazie di corridoio e gli scenaristi (come me) siano al lavoro in questi giorni, sappiamo bene che dal Cilindro di ogni elezione può venire fuori qualcosa di diverso o di assolutamente imprevedibile. Ne attendiamo sereni l'esito ultimo.

Che la passione, la visione e la lealtà verso il nostro movimento sappia guidare tutti noi in queste settimane delicate. Ne abbiamo tutti davvero bisogno.