ARIA (PESANTE) DI DIMISSIONI IN BLOCCO, POI PREVALE IL BUON SENSO: UN MIX DI ESPERIENZA, TERRITORI E INNOVAZIONE NEL NUOVO BOARD IRHA
E infatti Arcese e Risso chiamano un applauso in sala al Capitano. Comunque la si pensi, Cuoghi ha il dono raro
di essere sempre stato super partes, giocando il suo ruolo di leader in una chiave unitaria e nazionale. Mai ha pesato la provenienza dalla sua regione, mai nemmeno il fatto che sia lui stesso un allevatore di successo (Hall of Famer) nonchè competitor con la sua scuderia in tutte le finali degli special events.Dopo la votazione di prassi dei Bilanci (obbligatoria entro il 30/6) la discussione prende una piega surreale sulla opportunità di fare le assemblee on line . Lunga discussione a seguire (ma non basta per queste cose "l'entusiasmo dei social", servono adeguamenti statutari in assemblea straordinaria, non è cosa che si può inventare e gestire all'improvviso );dopo di che Risso spazientito richiama tutti al senso di responsabilità, a tornare a parlare delle cose importanti, magari proprio di quelle critiche che echeggiano solo nei corridoi e che qui nemmeno vengono sfiorate. Molti dei Consiglieri uscenti tra cui il Presidente annunciano quindi di non volersi ricandidare pur confermando il pieno sostegno all'Associazione. Difficile anche per Basile, sempre valido tessitore e pontiere, mantenere la tranquillità in sala (ma sarà alla fine proprio lui il più votato).
Non passa la proposta di Cuoghi di creare un Executive Committee parallelo di "saggi" ( non sarebbe stato giusto, proposta subito scartata). Dopo una breve sospensione dei lavori necessaria a sbollire, con le diplomazie al lavoro nei corridoi - è infine l'Assemblea stessa - con i presenti in sala interrogati espressamente da Meconi e da Arcese (Eleuterio come sempre molto lucido e concreto) , a chiedere a chiare lettere che nelle votazioni del nuovo Direttivo siano presenti anche i rappresentanti del Consiglio nell'ottica di assicurare la necessaria continuità al lavoro del Direttivo. Tutti tornano quindi sulla lavagna dei candidati. Una scelta di buon senso, che riporta sulla lavagna un parterre di 16 candidati, provenienti da territori ed esperienze diverse. Tutti durante il meeting hanno modo di spendere alcune parole di presentazione. Il Coach Manzi e Lara Maiocchi confermano tuttavia di non volersi ricandidare. Parla anche Doardo (cosa rarissima), spesso chiamato in causa in questi mesi di stop and go; ha così occasione per intervenire per ricordare e ribadire il suo leale sostegno al fianco dell'Associazione da oltre trent'anni e a dissipare una volta per tutte i dubbi sulla sua gestione degli eventi.
Dalle oltre 120 schede scrutinate emerge infine la seguente composizione del nuovo Direttivo che guiderà IRHA per il quadriennio 2021/2024. I più votati tra tutti sono Basile (97) e Arcese , a seguire Marinoni. Secondo quanto previsto da Statuto sarà il Direttivo stesso a eleggere/nominare al suo interno durante la prima riunione Presidente e Vice Presidente.
Territorialità ampia (bene!) ma adesso cerchiamo di lavorare tutti con una ottica NAZIONALE dimenticando la rispettiva maglia di appartenenza, please. Lo dico soprattutto per i soci (e amici) entrati nel nuovo direttivo nazionale, che hanno anche incarichi regionali . Dicendo Nazionale intendo PER TUTTI e che per le rivendicazioni regionali, ci sarà (spero) un posto a fianco del direttivo Irha, per una persona designata dalle regioni.
In ultimo, lo Statuto Irha last but not least - ormai arcaico, da rifondare e largamente adeguare al modello Federale. Abbiamo alcuni anni senza elezioni, è questo il momento per nominare una commissione di esperti che lo metta a punto
Un paio di consigli di buon senso: invece di aspettare sempre il punto di rottura, una sola cosa impariamola dagli americani (ma solo questo, sapete come la penso su una certa ottusità dei nostri cugini oltreoceano, quando bisogna decidere): formiamo da subito all'interno del Direttivo un vero Vice (o due) con l'idea che una persona sia veramente pronta a prendere le redini, quando sarà il momento. Lasciamo che chi ha più esperienza continui a occuparsi delle relazioni internazionali, sempre molto delicate. Senza più affidarsi a invenzioni movimentiste last minute. Serve continuità allo sport, non tirare "conigli fuori dal cilindro". Le rotture melodrammatiche tra vecchio e nuovo, lasciamole alla politica. Che è davvero e per fortuna un'altra cosa.
Ecco i nove Consiglieri eletti dall'Assemblea del 26.06.2021; un buon mix di esperienza, innovazione e territorialità.
ALBERTO CAPELLO
FILIPPO MASI (+1/2022)
A tutti i nostri Consiglieri nazionali gli auguri più sentiti di Buon Lavoro