STEFANO SERNI ANNULLA LA TAPPA TRHA E SI DIMETTE DALL'ASSOCIAZIONE TOSCANA REINING
Le accorate conclusioni di Stefano Serni nella sua lettera aperta ai soci di ieri sono un macigno inequivocabile "..se non ci si fida più del timoniere , è ora che il timoniere si faccia da parte".
Serni, che attualmente è Presidente neo-eletto di FISE Toscana (primo Reiner a raggiungere questa carica federale) è anche Presidente di TRHA, l'Associazione Toscana Reining.
Peraltro la stessa IRHA, dopo il passaggio del 13/4 con i Presidenti delle Regioni (a tratti spigoloso, ma franco e corretto) aveva parlato di "eccesso di zelo" (LEGGI QUI L A PRECISAZIONE) per cui , rispettando l'evidenza che i cavalli FISE (alcune migliaia ogni week end) in ogni caso continuano a gareggiare ovunque in Italia , aveva infine dato il via libera ad eventuali gare già organizzate nel frattempo in alcune regioni.
Dopo il via libera, arriva però adesso lo stop. "Ho ritenuto di annullare l'evento, al quale avevo già avuto un buon numero di adesioni, perchè dal giorno dopo è partita una campagna Facebook e di messaggi incrociati che mi ha fatto male. Una sorta di caccia all'untore in cui il messaggio cifrato sottostante è: se succede qualcosa a Cremona, è colpa tua! Un'aria francamente irrespirabile e messaggi irricevibili anche perchè, nel rispetto delle altrui opinioni, non è che siamo tutti raffinati virologi! Non nascondiamoci, Sappiamo bene che l'EHV-1 è un virus con cui dovremo convivere per un periodo lungo - esattamente come il Covid -. Allora , o stabiliamo un lock down hard e tutti ce ne stiamo in scuderia, oppure è altrettanto ipocrita nascondersi dietro un dito e sperare che quindici giorni di fermo del Reining (meno del 5% dei cavalli a ruolo federale), tutto si risolva per magia".
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COMMENTO Capisco il nervosismo di tutti gli interlocutori e ho massimo rispetto per le opinioni espresse. La norma consente di fare la gara, ma magari anche per semplice buon senso rispetto al sentire delle persone, si poteva semplicemente stare fermi . Capisco anche bene - e l'ho scritto - che su tutto il resto (atleti, allevatori) , si innestano infine anche le difficoltà (economiche/lavorative) di chi partecipa alle gare da semplice appassionato. Il mio commento personale è semplicemente questo.
Il momento è molto difficile per tutti. Esattamente come per il COVID, si naviga a vista e a "colpi di Dpcm". Lo dico in positivo (!) sapendo che le Istituzioni che stanno fronteggiando queste due emergenze (umana/equina) provano oggi in tutti i modi a farci vivere una "semi normalità" , cercando di minimizzare rischi che nessuno può azzerare. Qualcosa forse si poteva fare meglio o diversamente (con il senno di poi...), ma questo NON può essere addebitato a chi - in scienza e coscienza, affidandosi agli esperti del settore - è chiamato a prendere decisioni collettive spesso difficili o dolorose.
Minimizzare i rischi, agire nel caso con responsabilità e trasparenza (come ha fatto la scuderia che ha sollevato il caso nei giorni scorsi in modo estremamente chiaro) è tutto quello che possiamo fare oggi.
Non esiste un'altra possibilità. O meglio, un'altra possibilità esiste !
L'altra strada (in attesa di completare i vaccini alla popolazione, parlando del Covid - e che esca il vaccino a copertura NEUROLOGICA EHV-1 , per gli equini). è quella di tornare metaforicamente sui "balconi di casa" e starcene tutti buoni buoni in scuderia, senza movimentare i cavalli per nessun motivo.
Ma è poi davvero questo il sentire comune ? Bella domanda. Al momento ci sono solo voci di petizioni in corso per chiedere di prendere tempo e fermarsi per un periodo più lungo.
In ragione di tutto ciò, spero che la situazione di TRHA rientri e gli animi si calmino. Non prendiamo esempio dal peggio della Politica di Palazzo (quella di cui tutti si lamentano su FB) e rimaniamo uniti a fronteggiare questa emergenza.
In bocca al lupo a tutti noi !