22 mag 2019

SAFE SPORT USA , ETICA, COACH E ALLIEVI MINORENNI


NUOVO GIRO DI VITE SU SOCIAL E COMUNICAZIONI ELETTRONICHE. LA FEDERAZIONE EQUESTRE USA ABBRACCIA  IL SAFE SPORT "ACT"
Pochi giorni fa avevamo parlato, citando una brutta storia di abusi avvenuta a Udine in un centro equestre (LEGGI QUI) , del nuovo Codice Etico emanato di recente dalla Fise e valido epr tutti gli Istruttori e Tecnici Federali . Questo Codice , teso a tutelare l'onorabilità della professione di mentore sportivo , dà una serie di norme e comportamenti a cui l'istruttore dovrebbe attenersi in particolare quando ha a che fare con allievi minorenni.
L'Associazione governativa SAFE SPORT negli Usa si spinge un passo oltre arrivando a normare anche tutte le comunicazioni elettroniche che oggi nei gruppi social e W-UP si tengono con i propri allievi.  Nell'estratto qui di fianco si dice ad esempio che ogni comunicazione mandata a un minorenne, andrà mandata in copia a un adulto che ne ha la potestà (e che può chiedere sia rimosso/a dal gruppo). Che queste comunicazioni non vanno mandate oltre le 20.00 di sera e che occorre fare distinzione netta tra comunicazioni ufficiali o quantomeno sportive (pensiamo ad esempio durante una gara di più giorni) e quelle che potrebbero apparire di natura privata, assolutamente da evitare.
Molte federazioni hanno aderito al progetto (LEGGI QUI ) e lo ha fatto anche  la Federazione equestre americana. Gli USA vengono d'altronde  da una brutta
storia di abusi venuta a galla nel 2016 (LEGGI QUI)  in cui cui è stato tirato dentro un Hall of Famer del Salto ostacoli USA del calibro di  Jimmi A.Williams (scomparso nel 1993) e che decenni dopo è stato accusato  da sue diverse ex allieve (con tanto di inchiesta del NY Times) , tanto che il suo nome
è stato cancellato da un premio istituito in suo onore e anche il suo ex centro sportivo ne ha tolto ogni effige.

E' un tema su cui certamente saremo chiamati a riflettere in modo formale nei prossimi anni.  Personalmente non sono un fan delle regole e regolette perchè credo ancora nella onestà intellettuale dei rapporti umani. Ma capisco il problema, non solo da parte delle famiglie, ma anche di necessità di tutela e auto-tutela per chi lavora quotidianamente con giovani e giovanissimi nello sport ed è esposto anche solo a possibili fraintendimenti verso i ragazzi o verso i genitori.
La giungla delle comunicazioni elettroniche e le sue derive(vedi alcuni fatti di sangue legati a suicidi di adolescenti in seguito a "linciaggi a mezzo web" ) speriamo  non entrino MAI  nella grande famiglia sportiva equestre che tutti conosciamo ed amiamo e dove il 99% delle persone si comporta da sempre  secondo principi etici e di buon senso che non nascono certo da codici e codicilli, ma da una semplice sanità di testa e di spirito, che è la radice stessa dello sport.

QUI NUOVO CODICE ETICO FISE 

qui sito Usa SAFE SPORT 

QUI FEDERAZIONE EQUESTRE USA E SAFE SPORT