I cavalieri della federazione Russa NON potranno competere sotto i colori della propria Bandiera alle Olimpiadi di Tokio 2020, ,così come ai principali eventi FEI peer i prossimi 4 anni.
La decisione che coinvolge tutte le discipline equestri FEI di Russia, scaturisce da una severa violazione delle norme antidoping sanzionata da WADA. È stato accertato che le
autorità locali russe hanno sistematicamente e scientemente violato la normativa antidoping durante le competizioni FEI di Sochi (Russia) nel 2014 , quando numerosi campioni di urna furono sostituiti e successivamente, furono violati o manipolati migliaia di schede e files comprovanti la cosa.
autorità locali russe hanno sistematicamente e scientemente violato la normativa antidoping durante le competizioni FEI di Sochi (Russia) nel 2014 , quando numerosi campioni di urna furono sostituiti e successivamente, furono violati o manipolati migliaia di schede e files comprovanti la cosa.
Trattandosi di una violazione nazionale imputata alla Federazione e alle autorità locali Antidoping, è stato deciso che gli atleti potranno competere ma solo a titolo individuale o sotto bandiera neutra. In nessun caso potranno correre sotto la bandiera russa.
Gli atleti del dressage russi, recentemente qualificatisi per i giochi Olimpici di Tokio (alle Olimpiadi per l'Equitazione accedono solo Team e cavalieri qualificati in eventi Fei precedentemente organizzati) hanno già annunciato che parteciperanno alla manifestazione individualmente.