9 feb 2023

CRHA SCIOLTA IN CAMPANIA, LE RIFLESSIONI DEL PRESIDENTE USCENTE NINO SCARPATO

Come avete letto, l'Associazioner regionale CRHA  è stata ufficialmente sciolta una settimana fa (QUI). Eppure, visti da fuori, sembrava che tutto fosse tornato a funzionare  grazie al nuovo Direttivo presieduto dal 2021 da Nino Scarpato. Invece sono arrivate le  improvvise dimissioni del Direttivo prima di Natale, con l’Assemblea che pochi giorni fa  ha ratificato addirittura lo scioglimento di CRHA. E allora che è successo? Non esiste un nuovo Direttivo a cui chiedere, per cui giriamo la domanda al Presidente uscente, in attesa di capire cosa succederà in Campania per la  stagione che va a cominciare

E’ così Mauro e io credo che in Campania abbiamo avuto un periodo seppur breve di "splendida primavera”, in cui tutto sembrava funzionare grazie alla nuova gestione . Dopo anni in cui nella nostra regione vigeva una sorta di “liquidazione di fatto” della passata associazione, la Campania del Reining è tornata a brillare e competere e abbiamo realizzato un Campionato 2022 con circa 70 atleti residenti e tesserati ed una media di 55 cavalli a Show.  Nuovi sponsor, nuovi imprenditori, un bell’entusiasmo.  Di questo, penso di poter dare merito al mio Direttivo che ha  lavorato in modo generoso portando a casa una bellissima stagione e colmando anche in un certo modo il gap con altre regioni. Un nuovo sito web, presenza sui social, attività per i giovani e giovanissimi, multischermo in arena, foto e video in gara con lo Studio Bonaga , fammi dire un vento di serietà e positività che per la prima volta nella storia del Reining in Campania ha visto scendere in arena tanti cavalli ed atleti provenienti anche da altre Regioni. Abbiamo chiuso il campionato con una media di box impegnati in gare altissima per la nostra regione (55box) e superando più di una volta 70 box, abbiamo organizzato Trophy quasi ad ogni tappa con premi prestigiosi e senza iscrizione aggiunta, abbiamo premiato le categorie che disputano la finale di Campionato assoluto, tutte le tappe con bronzi ufficiali, un accento importante è stato riservato ai debuttanti della nostra Regione ai quali è stata data la possibilità di partecipare ad un clinic completamente gratuito che doveva essere tenuto  da Guglielmo Fontana ma che per problemi di COVID è stato poi sostituito da Fabio Russo.

Detta così, è un quadro che avrebbe dovuto mettere tutti contenti; non si capisce quale è stato l’argomento che vi ha portato alle dimissioni

Guarda, non voglio trasformare questa intervista “postuma” in uno sfogo personale  contro qualcuno e alimentare altre polemiche. Diciamo che sicuramente, come scritto nella nostra lettera di dimissioni, da un certo punto in poi abbiamo preso atto che non c’erano più le condizioni di serenità e di serietà per affrontare una nuova stagione.

A essere onesti, quasi dal primo giorno di lavoro abbiamo subito un certo ostracismo da alcune persone (poche in verità, ma che evidentemente hanno un peso) che ci hanno a più riprese  deriso, boicottato, ostacolato, chiesto le nostre dimissioni. Alcune di queste persone in realtà nemmeno gareggiano in Campania, altre hanno potuto contare su una Federazione regionale (FISE, ndr) diciamo così silente, che non ha mai ritenuto di intervenire o comunque di prendere le difese di un organo  legittimamente eletto come era il nostro direttivo . Anzi, a tratti ho avuto l’impressione più che fondata che ci fosse la volontà di costruire un percorso parallelo al nostro, al di fuori di tutte le regole del nostro sport, ed è per questo che tutti insieme abbiamo deciso a fine stagione di interrompere il nostro cammino.

Ma a scanso di equivoci,  fammi rimarcare che invece il direttivo IRHA e i rappresentanti della Fise Meconi e Serni, si sono invece adoperati in prima persona

sia per difendere il nostro operato che per provare a fare tornare l’armonia, purtroppo senza risultati.

Ha pesato forse la contesa estiva, di cui è arrivata una eco anche al nord, legata alla partecipazione del vostro team alla Coppa delle Regioni?

Che dire. E’ stata la  classica “goccia” in un momento già di tensione alta.  Non voglio ripercorrere la questione, dico solo che se esiste un regolamento federale su chi può gareggiare e chi può seguire la squadra, non è che se questo non ti piace provi inventarti il sistema per aggirarlo. Le regole vanno seguite, a maggior ragione in una regione come la nostra – e tu dovresti capirmi - .

Io penso che noi dobbiamo dare ai nostri ragazzi l’idea che esiste un telaio di regole trasparenti come una casa di vetro e che soprattutto queste regole valgano per tutti (per tutti!). Oppure va a finire che questo sport, almeno qui da noi , lo fai morire una seconda volta. Un ragazzo che inizia, una famiglia che si avvicina alla disciplina, non deve MAI percepire che esiste un doppio binario, altrimenti è finita.

So bene, perché non sono un ingenuo, che in ambito equestre chi investe tanto ha un peso specifico importante. Va bene, non è questo il problema. Magari rattrista un po' il fatto che nel nostro sport il “talento” di un atleta a volte è secondario rispetto alla sua capacità di spesa, ma sappiamo che in equitazione è così.

E allora anche per questo motivo, perlomeno le regole di base vanno rispettate: abbiamo l’obbligo di garantire tutti gli atleti – dal cavaliere L4 fino all’ultimo dei Debuttanti – il rispetto dei Regolamenti, cosa che peraltro, fammelo dire,  succede ed è persino scontato in tutte le regioni del Reining !

 Solo così si può crescere e dare a tutti gli atleti il giusto risalto e la possibilità di emergere,  quindi evitiamo di buttare a mare le regole base della nostra disciplina che determinano la convivenza dentro l'Associazione e dentro la Federazione. 

Condivido il tuo ragionamento e sinceramente faccio fatica a  pensare che qualcuno possa sostenere il contrario. Ma la domanda è, dopo l’Assemblea del 2 febbraio, cosa succederà in Campania?

Guarda Mauro, l’assemblea di giovedì scorso mi ha dato la sensazione netta che il Reining in Campania proprio non ce la possa fare a decollare. In quel pomeriggio, il mio Direttivo ha prima presentato il bilancio consuntivo, che è stato approvato all’unanimità dagli oltre 30 presenti , ma quando abbiamo trattato il secondo punto all’ordine del giorno, ossia le candidatura di un nuovo Direttivo a cui eravamo pronti a cedere la guida dell’Associazione, non si è fatto avanti nessuno!

Ma dico nessuno ! Per lo stupore di tutti i presenti, proprio quelle stesse  persone che ci hanno contestato, denigrato e chiesto più volte le nostre dimissioni, paradossalmente …non si sono nemmeno presentati in Assemblea !

E questo non è uno schiaffo a noi, ma in primo luogo  a quei soci campani,  alle quali in questi mesi queste persone hanno fatto credere che avrebbero potuto garantire una alternativa. E io mi domando: che è successo ? Forse che quando arriva il momento di assumersi delle  precise responsabilità, c’è il fuggi-fuggi? Mah.

No, non è questo il mio modo. Come ho detto all'inizio, si chiude questa breve “primavera”  CRHA  con molta amarezza e tristezza e penso di parlare a nome dio tutto il mio direttivo. Da parte mia, continuerò a seguire la mia passione per i Quarter e i cavalli da Reining ma la mia esperienza diciamo così amministrativa, si chiude qui.

 Ringraziamo Nino Scarpato, dispiaciuti dell’epilogo di questa avventura che poteva chiudersi semplicemente (e democraticamente) con una nuova proposta dirigenziale. Così evidentemente non è stato.

Immaginiamo che IRHA e FISE Campania siano al lavoro per verificare se ci sono le condizioni per fare partire la stagione 2023 a livello regionale.

Da queste pagine, saremo ovviamente a disposizione di coloro che, a questo punto fondando una nuova Associazione, prenderanno le redini di Campania Reining. Fateci sapere.  Con i migliori auguri per tutti gli amici campani.

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