"Certo" prosegue Rogers" la strada presa da NRHA verso il cambiamento della sua politica lanciata nel 2017 con "Respect the Horse, respect the Sport" è positiva, ma trovo assolutamente stupefacente... volerci arrivare per gradi, autorizzando l'uso di sedativi prima di una gara!".
Roly Rogers la mette giù in modo molto duro e semplice: "Se un cavallo, per raggiungere risultati di gara di quel livello ha bisogno di essere sedato, allora vuol dire o che non è abbastanza addestrato o che non riesce ad esprimersi naturalmente e senza aiuti a quei livelli. Ma ancora più preoccupante è la pressione messa dai membri di questa disciplina per portare NRHA a consentire ufficialmente l'utilizzo di farmaci che "cambiano il comportamento". Auspico che NRHA riconsideri questa norma prima della sua entrata in vigore (giugno 2023) , valutando l'impatto negativo generale che questa discussione sta avendo e avrà sul Reining e sulla sua comunità di appassionati". E così conclude: "Adesso capiamo meglio le parole di FEI quando già nel 2018 consumò il primo strappo in modo unilaterale con NRHA (e anche con AQHA) per divergenze legate anche all'integrità della disciplina equestre ed al voler mantenere condizioni di parità". Quando a fine 2021 il Reining è infine uscito dalla FEI, entrambe le organizzazioni hanno ribadito peraltro il loro intento di agire sempre tenendo il benessere dei cavalli in cima alla lista delle priorità.
Il quale da dichiarato : "Prima di prendere questa decisione ne abbiamo parlato con diversi esperti. La nostra filosofia è comunque quella di muoverci in modo che l'uso del farmaco NON sia consentito nel lungo termine. Arriveremo quindi a vietarne l'uso, in futuro. Al momento, parliamo di dosi abbastanza modeste e che richiedono in ogni caso l'autorizzazione scritta sia del proprietario che del cavaliere. Il portavoce di NRHA ha invitato la rivista H&H ad allargare il tiro e considerare anche il numero di sostanze adesso vietate dal nuovo Regolamento e il fatto che a questo divieto sono state associate sanzioni fino a 30.000$ oltre a pesanti squalifiche.
Alla domanda di H&H rispetto all'impatto che tutto questo potrebbe avere sulla opinione pubblica, Nrha risponde prima con parole di rito; "L'amore per il cavallo è la pietra angolare del nostro sport: sosteniamo il benessere della mente, del corpo e dello spirito del cavallo in ogni momento. Ci aspettiamo che i nostri soci considerino fondamentale il benessere dei loro cavalli e li trattino sempre con dignità, rispetto e compassione. Avendo bene in mente questo unitamente alle nostre priorità, regole e sistema di sanzioni ci aspettiamo che il pubblico apprezzi le nostre politiche". Ma poi chiude usando le parole del Presidente Nrha Rick Clark che in una recente lettera aperta (seguita alle tante proteste sui Social) aveva detto "A volte, per avere grandi risultati, bisogna iniziare con dei piccoli passi avanti".
Annotiamo volentieri anche questo ultimo botta e risposta. D'altronde è abbastanza chiaro che la questione monterà ancora nella comunità equestre (Media, Sponsors, investitori) . Nello sport non esistono mezze misure sul Doping. Tutti noi lo abbiamo già visto (con la consueta dose di ipocrisia aggiuntiva!) in TUTTE le situazioni possibili (dal ciclismo all'atletica, dal calcio all'ippica).
Per questo non sappiamo dirvi se a placare gli animi basterà la spiegazione.. diciamo disarmante ...del Board Nrha, come si intuisce nelle righe finali della lettera di Rick Clark il quale infine dice laconicamente: "Ve la metto giù semplice: al momento non abbiamo in Comitato Esecutivo il supporto (ossia, i voti ndr) per vietare del tutto il Romifidine. Se avessimo insistito a chiederlo, con molta probabilità oggi non avremmo approvato nessun cambiamento. La decisione presa non è affatto facile, ma sinceramente credo sia la cosa migliore per iniziare a responsabilizzare le persone sulle loro azioni".
Arrivederci alla prossima puntata.
Leggi anche:
QUI LETTERA APERTA DEL PRES. NRHA
QUI POSIZIONE IRHA SUL TEMA ANTIDOPING E ROMIFIDINE
QUI NRHA GERMANY SUL TEMA ROMIFIDINE
QUI ARTICOLO DEI VETERINARI USA