30 ago 2022

NRHA E ANTIDOPING (3^ PUNTATA) : DOPO LE PROTESTE SOCIAL, ARRIVA LA LETTERA APERTA...

RICK CLARK: TOLLERANZA ZERO ? CI ARRIVEREMO. MA CON LA POLITICA DEI PICCOLI PASSI.
Utilizzo di  Sedivet o altro? Occorre autorizzazione firmata da cavaliere, Vet e proprietario

 Diciamolo... Se qualcuno di Nrha USA avesse chiesto a un qualsiasi dirigente europeo (si, siamo più ...sgamati) se faceva cosa buona a scrivere  su un documento ufficiale: "...è permesso dare 0.5cc di sedativo poco prima della gara", chiunque gli avrebbe risposto "No! Sarai sommerso da proteste e pernacchie". 

Ed è andata esattamente così, dopo la diffusione del testo del nuovo regolamento NRHA su Welfare & Medication (leggilo qui). Proteste peraltro equamente divise - con il solito ventilatore social delle deiezioni -  tra chi in America vuole Tolleranza Zero (come in Europa) e chi invece non vuole proprio nessun regolamento antidoping nel Reining.  Tutto ovviamente  centrato (volendo stringere)  sull'uso consentito (seppure a basso dosaggio) del Sedivet poco prima delle gare.

Ed ecco che il povero Presidente Clark (a cui va il mio personale apprezzamento, muovendosi in acque assai difficili e popolate da squali)  dopo averle prese da ogni parte a mezzo social, è dovuto uscire con una accorata lettera aperta che in estrema sintesi dice "Che devo dirvi...dopo tanti anni di fermo-macchine in materia di Doping non potevamo partire subito con la  Tolleranza Zero. E' quindi  un primo passo immediato più piccolo, per farne uno più grande tra un pò".   

E' plausibile che dopo la prima onda delle  proteste dei soci (e non ci vuole Nostradamus a prevederlo) arriveranno anche i dubbi o le domande di sponsor/Media e chiunque investa nel settore. Vedremo insomma come andrà a finire.  Anche se tutta questa vicenda lascia un filo di amaro in bocca. Ho sentito i più ingenui - pochi, a onor del vero - commentare felici: "Che bello, allora anche noi potremo fare così!" (NO! in Europa valgono i regolamenti FEI/FISE)  e molti altri scuotere la testa sconsolati.
Consapevoli che forse, nei due Continenti, ad alti livelli facciamo davvero un altro Sport. 

Sia come sia, vi lascio qui sotto il testo della Open Letter Nrha che segue la pioggia di commenti arrivati a mezzo social.

OPEN LETTER TO NRHA MEMBERS (da parte del Presidente R.Clark)

<<Dopo aver letto tutti i commenti sui social apparsi dopo la recente approvazione del Regolamento NRHA Animal Welfare & Medicaction Policy, sento che è necessario

- come Presiente Nrha - sgombrare il campo e dare conto in modo fattivo del perchè e di come queste decisioni sono state prese.

Nel maggio 2021 il Comitato Esecutivo, nell'occuparsi del tema benessere animale , comprese il bisogno di aggiornare il regolamento vigente. Il tema aveva una priorità molto alta per l'Associazione visto l'incremento nel numero di risultati positivi ai farmaci condotti durante gli Show Nrha,

Negli ultimi 14 mesi, ci sono stati contatti, conversazioni , delibere portate avanti con la necessaria diligenza e ovviamente confrontandosi con esperti del settore e avvalendosi di una specifica consulenza legale. 

Il Comitato Esecutivo, lavorando a stretto contatto con il Board of Directors e altri comitati consultivi ha sviluppato diverse Bozze per aggiornare il Regolamento che infine è stato votato la scorsa settimana.

D'altronde il regolamento approvato nel 2015 (dopo sei anni di discussione) era un insieme di linee politiche che in sostanza non indicavano alcuna pena o conseguenza per chi infrangeva le regole. Le uniche pene applicate erano multe o lettere di biasimo.

Peggio, finito l'anno c'era un "reset" dell'impianto probatorio dei vari casi per cui la condotta di ciascun cavaliere tornava perfettamente pulita. Da quel momento, non c'è stato nessun (nessuno, lo sottolineo) aggiornanento di quel Regolamento. Ma non era questa la nostra intenzione: abbiamo sempre immaginato che ci sarebbe stato un periodo di transizione per introdurre pene più severe e test più strutturati per allinearci con i colleghi del settore equestre.

Al contrario abbiamo avuto cavalieri che ripetutamente hanno infranto le regole perchè sapevano di non avere ripercussioni se un cavallo fosse risultato positivo e che il loro nome non sarebbe mai emerso e che avrebbero mantenuto il titolo, il trofeo e i soldi vinti. Al massimo avrebbero avuto uno "slap on the wrist" (in italiano diremmo un buffetto sulla guancia) e nessuno ne avrebbe saputo nulla . Inoltre, per 7 anni non abbiamo mai aumentato la tariffa legata ai Test antidoping e con laumento esponenziale di show ed entries, vengono a mancare i fondi per fare una politica di Test e prelievi in gara appropriata. Per come è strutturata adesso, queste tariffe pagate dai soci agli Show bastano si e no per condurre Test antidoping a 15/20 Show all'anno in Nord America . Insomma, a mio avviso era giunto il momento in cui avremmo dovuto fare tutti di più. 

Ma la questione da affrontare a questo punto era "come possiamo eliminare del tutto questi farmaci dalle nostre competizioni per il welfare dei nostri cavalli e per salvaguardare la integrità e la correttezza delle gare? Insomma, era chiaro che la cosa giusta da fare era provare ad inserire linee guida più stringenti perchè nel lungo periodo, questa sarà la cosa migliore da fare per l'intero settore. 

E' importante capire che la nostra comunità euqestre era totalmente divisa su questo tema sin dall'inizio, tra quelli che volevano Tolleranza Zero e quelli che invece non volevano alcuna politica antidoping. 

Non sto cercando di fare cambiare opinione ai soci. Ognuno ha la sua visione e opinioni. Voglio solo far capire ai soci che questa non è stata affatto una decisione semplice e fra l'altro - per la delicatezza del tema - abbiamo deciso di procedere alle votazioni per maggioranza qualificata e quindi con un voto che richiedeva almeno il 67% dei consensi tra gli aventi diritto . Proprio come tra gli addetti ai lavori, anche il Board Nrha era diviso tra chi voleva introdurre nuove regole e chi non voleva cambiare nulla. 

Durante le votazioni, il Board non ha avuto il supporto necessario per eliminare del tutto il Romifidine (Sedivet). La questione è semplice. Abbiamo dovuto valutare diversi scenari possibili e uno di questi era che nessuna nuova regola sarebbe stata introdotta. Di nuovo. Chiaramente se nessun cambiamento fosse stato introdotto, l'Associazione avrebbe fatto diversi passi indietro e ci saremmo trovati di nuovo al punto di partenza.

Permettetemi di chiarirlo una volta per tutti: lo scopo finale dell'Associazione è quello di arrivare a una politica su Welfare & Medication che NON consenta alcun uso di sedativi o tranquillanti. Ma a volte, devi accettare di fare solo un "piccolo passo avanti" adesso, per potere fare successivamente grandi passi. A volte, il primo passo è quello più duro. Per poter avere il nuovo regolamento approvato, (NB molti farmaci sono stati messi nella lista nera e sono state elencate pene e sospensioni precise per ogni caso, ndr)   abbiamo dovuto accettare un compromesso. Quel compromesso è stato l'accettare un basso dosaggio di Romifidine. 

"A proposito" chiude così la su lettera il Presidente Clark "Personalmente possiedo molti cavalli e ne ho oltre 30 in addestramento da 8 trainer diversi. Non rilascerò il consenso per l'utilizzo di alcuna sostanza da dare ai miei cavalli e come sapete la decisione di utilizzare  queste sostanze va esplicitamente firmata tra cavaliere/Vet e proprietario del cavallo.  Per il futuro, rivedremo la nostra Policy annualmente, nella speranza di non ritrovaerci più così indietro. Allargheremo i test a molti degli eventi in programma . Ci vorrà tempo, ma siamo sulla strada giusta
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Che dirvi. Una lettera che - pur nella ingenuità dell'intero processo decisionale/comunicativo - ha il mio personale apprezzamento ....per la sincerità, rispetto alla ipocrisia di un settore dove negli States vige da tempo il segreto di Pulcinella "Tu non chiedi e io non dico" . 
Immaginavo d'altronde sin dal mio primo articolo che che la ratio del Board fosse quella dei piccoli passi,  perchè sulla base della attuale situazione era impossibile far accettare da subito una politica di tolleranza zero. Inoltre , consultando la lista di sostanze ora proibite e delle sospensioni introdotte , non possiamo dire che il processo non si sia messo in moto "tra cucci e smitoni" come direbbero in terra di romagna. 

Ci vedremo alla prossima puntata...(mi sa)