23 mar 2021

2021 CAVALLO-ATLETA, ADESSO E' LEGGE

DI PAOLA: BATTAGLIA DI CIVILTA', L'INIZIO DI UN NUOVO DIALOGO CON LE ISTITUZIONI
Grande la soddisfazione in ambiente federale e nelle parole del Presidente FISE Marco Di Paola "arriva a compimento una battaglia di civiltà che permette non solo di assicurare una dignitosa pensione ai cavalli agonisti, ma anche di avere maggiore forza nel dialogo con le Istituzioni per avere alcune facilitazioni (ad esempio nei permessi e nei regolamenti, oggi spesso molto rigidi a livello comunale rispetto alle strutture equestri , ndr) riconducibili ad uno status che prima non esisteva e che oggi finalmente ci può fare parlare ufficialmente di interventi in favore del benessere del cavallo atleta". 

Con la pubblicazione in GU, dal 18 marzo 2021  lo Stato italiano riconosce ufficialmente la figura di CAVALLO-ATLETA. E' infatti adesso Legge

il DL D.ivo  36 del febbraio 2021 in cui negli aritcoli in cui si parla di sport in cui vengono utilizzati animali, per gli sport equestri in particolare, l’art. 22  prevede che un cavallo può definirsi atleta nel momento in cui ricorrano in modo congiunto tre requisiti: 

1) la registrazione attraverso un documento di identificazione; 
2) sia dichiarato non destinato alla produzione alimentare; 
3) sia iscritto al repertorio dei cavalli atleti. 

L’art. 23 prescrive per i cavalli che svolgono attività sportiva una vista veterinaria annuale e le vaccinazioni previste dalla Federazione.

Peraltro lo stesso decreto prevede all’art. 19  il divieto generalizzato di macellazione degli animali  utilizzati in attività sportive, la necessità da parte del proprietario di stipulare una polizza assicurativa per eventuali danni arrecati (per il nostro settore è compresa nell’iscrizione al registro federale dei cavalli); all’art. 20 la reperibilità di un veterinario per gli eventi sportivi con animali e alla possibilità di ammettere il cavallo alle manifestazioni solo se idoneo a gareggiare, rimanendo esclusa la possibilità di far prendere parte alle gare a quei cavalli detenuti da soggetti che abbiano riportato condanne in via definitiva per i reati previsti per maltrattamento e abbandono di animale (Libro II, Titolo IX bis e art 727 codice penale) e per le violazioni all’ordinamento sportivo. Il Decreto lascia, poi, in capo allaFISE la necessità di dotarsi di Regolamenti che fissino in violazioni a tali norme anche la revoca dell’affiliazione.