Spostamenti, vita sociale e Sport, dove per ora non sono previsti cambiamenti significativi
La cornice attuale non è delle migliori per il DPCM di marzo - il primo a trazione Draghi - , atteso già nei prossimi giorni. E venerdì altre regioni potrebbero entrare in arancione. I dati purtroppo non sono affatto buoni: in gran parte d'Europa si fanno ancora i conti con contagi e decessi giornalieri ancora alti, ritardi sull'arrivo dei vaccini e le varianti inglese/brasiliana e sudafricana che viaggiano più velocemente del ceppo originario e preoccupano rispetto al tema delle terapie intensive (DATI MONDO: 113 ML di casi e 2.5 ML di morti. Solo in Italia siamo arrivati a oltre 96.600 morti, 770.000 in Europa).
Il nuovo DPCM ci traghetterà sicuramente dal 6 marzo fino a Pasqua compresa e non si attendono maggiori aperture, nè sui movimenti tra regioni - già ora vietati fino al 27 marzo (anche tra gialle) nè sulla riapertura di impianti sciistici, palestre e piscine. Unica eccezione forse la possibilità per i ristoranti di essere aperti a cena (in zona gialla) ma sempre rispettando il COPRIFUOCO che rimarrà in vigore dovunque. Fra l'altro, stavolta sembrano essere proprio i Governatori delle Regioni i più preoccupati e disponibili ad istituire ZONE ROSSE comunali in caso di bisogno come già oggi succede in Lombardia Umbria, Prov Bolzano. Bologna e Molise. Si parla di un nuovo colore "arancione scuro" nella regione di competenza. Si prevede che in questi casi anche lo spostamento verso le seconde case nella stessa regione sia vietato, sia in zona rossa che arancione scuro, così come le visite ad amici.
Per lo sport non sono attesi cambiamenti rispetto a gennaio (rivedi più sotto le norme). Allenamenti e competizioni A PORTE CHIUSE per lo sport agonistico (professionistico e non professionistico) ,
REGOLE VIGENTI DAL 14 GENNAIO E FINO AL 6 MARZO