30 apr 2020

4 MAGGIO "TUTTI IN SELLA". FELICI MA UN PO' PREOCCUPATI, L'AVV CAPPA CI SPIEGA PERCHE'

CON UN PIEDE GIA' NELLA STAFFA, CI CHIEDIAMO: MA DA UN PUNTO DI VISTA LEGALE, SIAMO DAVVERO A POSTO ?
"SECONDO ROUND DI APPROFONDIMENTO" CON L'AVV STEFANIA CAPPA, ESPERTA DI DIRITTO DELLO SPORT
Ieri mattina, abbiamo festeggiato  con grande gioia (io per primo, non lo nego!) l'annuncio della Federazione Equestre che ha annunciato dal proprio sito l'apertura di fatto da subito a tutti i tesserati agonisti, andando oltre il dettato del DPCM. Un gesto di coraggio e assai arguto da parte di FISE ma innegabilmente anche una certa - chiamiamola così -  "asimmetria" rispetto al percorso immaginato dal Governo sugli sport. 
Ne riparliamo  con l'Avv Stefania Cappa, che avevamo intervistato alcuni giorni fa sul DPCM (RILEGGI QUI) in un pezzo letto oltre 6.000 volte ! Ci sembra corretto fare quindi con lei un "secondo round" per capire fino in fondo il tema.
Avvocato, da ieri respiriamo tutti finalmente un’aria di semilibertà! FISE, ieri mattina, è passata d'imperio dagli "atleti non professionisti di interesse nazionale" del DPCM del 26.04.2020 ad un’apertura assai più ampia della "platea", ossia  a tutti i Brevetti Agonistici (più 1 e 2 grado della monta inglese). Possiamo dire che FISE, nella persona di un coraggioso  Presidente M.Di Paola ha "buttato il cuore oltre l'ostacolo" (per dirla in lingua equestrian)?
 Decisamente ha buttato il cuore oltre l’ostacolo! Però, per dirla in western style, c'è ancora il rischio che  il "lazo" si impigli. C'è qualche criticità di tipo giuridico in effetti, ma auspico che la Federazione intervenga con rapidità per definire alcuni aspetti che a breve illustrerò che riguardano in particolare i gestori dei centri ippici. In ogni caso, sono certa che l’allargamento della platea abbia reso felici moltissimi tesserati che non vedono l’ora di tornare in sella, me compresa (lo dico sia da appassionata che da moglie di un cavaliere professionista!) 
Allora riepiloghiamo quanto successo nelle ultime 48 ore. Quale è il percorso che ci ha portato dal Dpcm del 26/4 di intento più stretto  al Comunicato Fise di ieri?
Dunque, il DPCM in questione prevede una ripresa degli allenamenti graduale
destinata ad atleti professionisti e non, riconosciuti di  interesse nazionale dal CONI,  dal Comitato Italiano Paraolimpico e dalle  rispettive  Federazioni in vista della loro partecipazione ai
ai  giochi   olimpici  o  a manifestazioni nazionali ed internazionali . 
Orbene, partiamo dalla intervista che mi hai fatto il 26 (RILEGGILA QUI). Lì parlavamo di atleti di interesse nazionale, di professionisti e non e nello specifico del Reining, Qui allargo il tiro - consentimelo - anche alle discipline olimpiche equestri (salto ostacoli, dressage e completo) così ricomprendo tutti i nostri cavalieri ed amazzoni. Posto che in equitazione siamo tutti per Legge "non professionisti" come ho spiegato alcuni giorni fa, va osservato che anche per gli sport olimpici la FISE  (fino a ieri) ha definito l'atleta di interesse nazionale con due delibere federali: per le discipline olimpiche la  n. 1236 del 26.11.2019.  Per gli altri (Reining) valeva fino a ieri  la n. 1180 del 11/2019
Per non dilungarmi, riporto ad esempio, i requisiti comuni che dovevano avere i cavalieri e cioè, la  partecipazione  quale componente della Squadra Nazionale (convocato presente nella sede di gara) ai Giochi Olimpici, oppure ai Campionati del Mondo, oppure ai Campionati Europei Seniores; la partecipazione a titolo individuale, ai Giochi Olimpici, oppure ai Campionati del Mondo o ai Campionati Europei Seniores. Ed ancora l’aver vinto medaglie (oro, argento o bronzo) ai Campionati Italiani Assoluti Seniores ovvero medaglie (oro, argento o bronzo) ai Campionati Italiani Assoluti Giovanili (Y.R.-Jun-Ch-Pony). La delibera entrava poi nel dettaglio delle diverse discipline descrivendone i differenti requisiti. In ogni caso, come per le discipline non olimpiche, anche per quelle olimpiche l’atleta d’interesse nazionale doveva avere una condotta irreprensibile e rispettosa del dovere di lealtà, dignità e decoro a cui tutti i tesserati debbono ispirarsi nell’attività sportiva. Infine, permaneva la durata temporanea della qualifica per tre  anni.
Dopo di che in data 19 marzo, il Consiglio Federale aveva demandato ai selezionatori ed ai tecnici di disciplina la possibilità di valutare la sussistenza del requisito di "interesse nazionale"  al fine di limitare ulteriormente gli accessi nei centri ippici a causa dell'emergenza  Covid-19. 

Fatta questa doverosa premessa, sappiamo che è di ieri il Comunicato FISE che amplia la qualifica di atleta di interesse nazionale a tutti coloro che sono agonisti. Di fatto, è stata estesa la qualifica al c.d. tesserato agonista, che la Circolare del Coni del 4 marzo scorso ha statuito che trattasi di colui che all’atto del tesseramento ha presentato il certificato di idoneità agonistica e pratica l’attività sportiva per la Federazione riconosciuta.

Mi è chiaro che ci sono diversi passaggi formali forse ancora in zona grigia. Ma in che modo questo lungo processo normativo si lega alla mappatura del rischio sportivo fatta nei giorni scorsi dal Coni e inviata ieri al Ministero per lo Sport? Da più parti si parla infatti di "sport a rischio zero"
Si,  leggo anche io ovunque che l’equitazione è a rischio zero. Speriamo!
In realtà questo concetto di “rischio zero” va spiegato un po’ meglio. Come forse sapete, tutte le Federazioni Sportive sono state invitate lo scorso 18 aprile  dal CONI - su incarico del Ministero per lo Sport e politiche giovanili - , a rispondere ad un questionario sul rischio relativo alla propria attività sportiva (sono 387 le attività sportive mappate dal Coni, ndr) . 
al fine di creare un documento di sintesi volto a contenere le indicazioni più opportune per la ripresa dello Sport. Le Federazioni hanno risposto entro il 23 aprile scorso indicando i fattori di rischio delle diverse discipline circa gli impianti sportivi di gara ed allenamento e l’eventuale presenza di pubblico. Ecco, per l’equitazione , il rischio  indicato è  pari a zero. Fa piacere, ma non si conoscono ancora le indicazioni del questionario. (QUI ARTICOLO CONI)  

Adesso capisco meglio le tue perplessità iniziali: va bene il Comunicato , ma di fatto è come se dessimo per scontato che tutto andrà bene così e che quindi non ci saranno contraccolpi da chi analizzerà questi documenti a valle del Coni.
Dopo di che,   dal 4 maggio saremo in molti a recarci finalmente dai nostri amati cavalli, forti dei Brevetti e patenti federali. Qualche raccomandazione per atleti e centri equestri?
Da ieri il mio telefono non ha mai smesso di squillare. Molti tesserati festeggiano e brindano,  ma i centri ippici sono preoccupati. Di fatto, al momento, sul sito federale è apparso solo un comunicato stampa.   Personalmente ho sentito telefonicamente il Presidente Di Paola e gli ho già espresso  le mie perplessità.
Senza una delibera federale che legittimi i maneggi ad accogliere i tesserati per svolgere attività sportiva, è lecito che ci sia grande preoccupazione fra i presidenti dei circoli. In caso di controlli, infatti, il maneggio come può dimostrare la regolarità di aver in sella "Tizio o Caio" sulla base di un comunicato ? Auspico, quindi, che la Federazione metta al più presto a disposizione di tutti i centri ippici la delibera che legittima il “quasi” tutti in sella, altrimenti i maneggi rischiano di essere sanzionati - ma anche per i tesserati, affinché non  abbiano seccature con le autorità locali ai fine della compilazione dell'autocertificazione che sarà diversa a partire dal 4 maggio.
Come dire, formalizziamo adesso gli atti come Federazione, in modo da non dover "rincorrere"  a posteriori eventuali sanzioni a centri equestri o singoli atleti da parte di autorità locali che non riconoscano le nostre motivazioni come pertinenti rispetto ai DPCM , dove ad oggi si dice che i centri sportivi sono chiusi.
Esatto, facciamo questo ultimo miglio e chiudiamo il cerchio normativo.  

Dal 4 maggio in sella secondo un Protocollo di sicurezza

L'articolo qui sopra riportato è redatto nel quadro di una normativa fortemente fluida e oggetto di revisione continua. Si prega quindi di leggerla come inquadrata alla data odierna, in attesa di successive modifiche o approfondimenti