6 apr 2023

GENNARO LENDI, I MIEI PRIMI CENTO GIORNI NEGLI STATES

CACTUS, USA: GENNARO STACCA IL BIGLIETTO PER LAS VEGAS
Come sappiamo, gran parte dello staff di scuderia che ruota intorno a Gennaro Lendi è partito con lui per questa avventura americana. Ma alla sua redazione (le bravissime giornaliste di Horsense) che è rimasta qui in Italia, lo stesso non è sfuggita  l'occasione di fare il punto con il Campionissimo campano, dopo la sua incredibile qualifica per il Run For a Million di Las Vegas: ne è nata una mini-intervista che, d'accordo con l'amica di penna C.Allegri, riprendiamo qui sotto molto volentieri (nella foto, Gennaro è con Taylor Sheridan patron del Run for a Million)

Nemmeno 100 giorni della sua nuova vita “americana”, e Gennaro Lendi centra un
obiettivo che è nei sogni di qualsiasi Reiner del terzo millennio: partecipare al  Run For A Million. Lo fa insieme alla giovanissima Gina Schumacher, che tuttavia ondeggia già da alcuni anni tra impegni europei e americani, appoggiandosi nel ranch di famiglia X-CS Ranch.

In molti quest'anno ci hanno provato, partendo dall'Europa. Tutto in GO secco durante la classe Derby del Cactus Reining Classic di Scottsdale (AZ), praticamente a due passi dalla facility dove oggi è di stanza il team Lendi. Sui 200 cavalli in gara, 103 hanno tentato il colpaccio, class in class. Gennaro era in gara con tre cavalli One Mr JJ (Open Champion al Derby Irha 2022) , Gee Whiz What A Blu e Vintage Vinny. E proprio con quest'ultimo cavallo (by Marc e Kathy
Gordon) ha trovato il colpo vincente entrando nella rosa dei 10 qualificati per Vegas con un 228 (!) che sta perfettamente a metà tra la  bubble score necessaria di 226.5 (mica poco!) e il 230 con cui Gina ha vinto la gara.-  Un trend mai visto prima in questa qualificazione, che ha alzato tantissimo l’asticella di The Run prima ancora che sia cominciato; senza contare che in questo specifico caso, e contrariamente a quanto tuttora previsto dalle regole Nrha, la manager di The Run Amanda Brumley aveva disposto prelievi antidoping per tutti i binomi in
qualifica che avessero ottenuto un punteggio superiore al 223.
"Vintage Vinny è l’unico dei tre cavalli esibiti nella prestigiosa qualificazione che non abbia
seguito Gennaro nella sua trasvolata oceanica. È invece fra quelli che ha trovato al suo
arrivo in quella che è da gennaio la sua nuova sede di lavoro, il Gordon Quarter Horses in
Arizona. E certo il tempo per mettersi insieme non è poi stato molto, come spiega lo stesso campione
«Vinny e' stato allevato da Marc Gordon ed è figlio di una delle sue fattrici di punta, Custom Barbie, e di A Sparkling Vintage. Pur avendo sette anni, nella sua vita, finora, aveva fatto solo due gare: l’High
Roller Reining Classic Futurity nel 2019 con Yonathan Baruch (piazzandosi nella Top
Ten), e il Southwest Reining Horse Association Futurity con Jason Vanlandingham dove fu
22esimo con 219,5. Poi si infortunò e non venne più esibito, il che probabilmente è uno dei
motivi della sua attuale “freschezza”. È vero che non ho avuto molto tempo per mettermi
insieme con lui, ma ha un cervello portentoso, è sempre disponibile e non ha affatto
bisogno di molte ore di allenamento: lo si prepara con poco…".

Gennaro, due su tre nella tua rosa di prescelti per questa qualificazione ti hanno
seguito dall’Europa. Si tratta di One Mr JJ, un cavallo appartenente ad Andrea
Castrucci con cui in Italia lo scorso anno hai vinto il Derby con un enorme 230,5, e
di Gee Whiz What A Blu di Eyal Carmon (quarto al Futurity italiano 4YO, score 225)… Si sono ambientati bene dopo il cambio di vita e di casa o ancora devono mettersi un po’ “a punto”?

Gee Whiz What A Blu a Scottsdale era in condizioni perfette perché è arrivato con il primo
viaggio che abbiamo fatto dall’Italia. Ha marcato 224,5 in un pattern con sette manovre, quindi credo che stia davvero maturando e che questa finora sia una delle sue migliori
prestazioni. One Mr JJ invece, in considerazione del fatto che ero già qualificato per il The
Run (la prima gara l’ho fatta con Vintage Vinny e come sappiamo la qualifica è qui sul
cavaliere e non sul binomio) ho voluto risparmiarlo, perché era arrivato più tardi e non era
ancora al top della sua forma fisica.
Saranno proprio loro quelli che esibirai a The Run?
Il bello di The Run For A Million è che hai fino all’ultimo momento per dichiarare con che
cavalli parteciperai. E ovviamente mi avvarrò di questo vantaggio. Loro tre sono
sicuramente quelli che al momento hanno l’età e la maturità per affrontare una gara del
genere, ma abbiamo da poco aperto anche all’arrivo di cavalli di proprietari esterni, e
vedremo al momento opportuno quello che mi ritroverò “fra le redini”.
In Italia si usa fare il bilancio dei primi cento giorni di un nuovo governo, e si dice
che da quelli si capisce se il resto del mandato sarà o meno di successo… Che
feeling ti danno i tuoi primi cento giorni americani?

Il rischio che mi ero preso lasciando l’Italia e tutto quello che avevo costruito lì era
altissimo, e chiaramente questo fatto pesava un po’ sull’entusiasmo con cui sto
affrontando questa nuova avventura. Ma il risultato di questa qualificazione mi ha dato
un’iniezione di positività e un supplemento di carica incredibili. È la conferma, se ce ne
fosse mai bisogno, che se uno lavora bene e sodo i risultati arrivano in qualunque parte
del mondo ti trovi. Proverò a continuare di questo passo, lavorando a testa bassa e con il
massimo della concentrazione. E sì, i miei primi 100 giorni in Us mi danno un gran bel
feeling…