(foto Bosko) Lui è Mr Gully (l'ammerecano...si sarebbe detto una volta) e sarà ricordato e celebrato per sempre come il primo Italiano ad essere volato negli States dall'Italia con un cavallo 100% Made in Italy e ad aver vinto un Futurity NRHA (L2). Anzi, è giunto in Usa da quel triangolo-enogastronomico-delle -Bermude di cui uno dei vertici è proprio la campagna reggiana, quella dove ti trovi le mucche del parmigiano pure sotto casa.
Il Giallo (e in effetti è proprio giallo!) è CD Gunnas Chex Olena ed è nato e cresciuto proprio qui, nei verdi pascoli della CD Horses di Reggio, a corte di Cristina e Daniele e dai nobili lombi di Arc Gunna Sparkya (by Vittorio Rabboni, sempre da Reggio) x mamma Big Chex.
La cronaca di Okla di "Gully & Giallo" è cosa nota. Un GO dinamite da 224.5 che ha fatto tremare tutti i cappelluti e arricciare le orecchie a parecchi Big; una semifinale in gestione controllata (OK forse un filo troppo controllata), una Finale giocata infine a viso aperto tra i primi ad entrare, con quel suo 219.5 cattivello quanto basta e inespugnato fino alla fine del rosario dei contendenti.
Titolo L2. Top Ten L3 e Top 15 L4, un palmares fantastico per un team arrivato da outsider e oggi considerato tra i binomi più temibili dell'anno che verrà dei Fab4 (Yrs). 80K portati in saccoccia in Italia, mica briciole, ad alimentare LTE di cristiani, cavalli, stalloni e owners.
Gully, ma dicci la verità, questa cosa degli USA è nata con il cavallo o c'è stato un momento in cui tu Daniele e Cristina avete detto "Wow! Questo dovrebbe proprio correre ad Okla!".
(Ride, ndr) Dunque... alla fine dell'inverno stavamo facendo un video promo in manovra e rivedendo gli spezzoni...beh, il cavallo volava. E il dubbio c'è venuto. Poi a Pontedera in settembre (Prefuturity) il cavallo è andato molto bene, molto tranquillo. Siamo arrivati reserve L4 e primi L3 con un filo di gas. A quel punto la frase sugli USA non ci faceva più tanto sorridere.
Però come si dice "tra il dire e il fare..." . Insomma , Daniele Cristina e il mitico Matteo Rondandina (QUI LA SUA AZIENDA PER TRANSFER AEREI CAVALLI) si sono messi un bel giorno a tavola a fare conti su conti e alla fine abbiamo avuto chiara una possibile road map. Sapendo ovviamente, che quest'anno per me e Lena non c'erano impegni assoluti e pressanti sui tre anni, o altre situazioni da onorare. Insomma io e Lena avevamo abbastanza le mani libere. Per fartela breve, il 10 ottobre il Giallo toccava il suolo americano. E due giorni dopo, arrivavo io...
Dove vi siete acquartierati, una volta sbarcati dall'aereo?
Ci siamo sistemati subito nel bel centro di Matteo Rondanina, montando insieme. All'inizio avevo una mezza idea di portarlo da qualche Big ma poi mi sono detto che forse la routine giusta era un'altra. Spesso nel week end io e Matteo caricavamo e andavamo a montare da qualche suo collega. Ottima scelta:
Abbiamo lavorato per un primo Show di prova su Ardmore, piazzando un buon 219.5 anche lì cercando solo serenità e semplicità. Dopo è arrivato il brutto tempo, così ci siamo spostati per un ultimo periodo da Francesco Martinotti e da lì, il salto finale verso Okla.
Dimmi la verità, dopo quel 1° GO da leggenda - che è successo nel 2° GO? Nove punti in meno, tutti gestiti ...o tutti rischiati?
Al contrario, pensa che l'unica cosa che volevo togliere erano proprio gli elementi di rischio. Rientrare puliti e calmi. Però lì dentro giochi contro dei super professionisti navigati della sabbia rossa, eh? Ci siamo presi qualche rischio di troppo ma insomma, alla fine eravamo in finale, dove tutto si riazzera, quindi bene così'.
OK prima di Okla avrai seguito le dinamiche del Futurity italiano. Raccontaci da concorrente, come si vive l'esperienza in America e come sono i nove giorni di gara negli Usa.
Ma certo, vi ho seguiti e ho gioito e pianto con voi durante le finali. E' stato un bellissimo Futurity quello italiano, con un finale commovente tra Manuel e Giacomo, che davvero sembrava scritto in cielo.
In America, te lo voglio dire, è proprio diverso il punto di vista. Non ci sono persone che si mettono dall'altra parte della barricata. Hai l'impressione che tutti tirino dalla stessa parte per il bene comune. Duemila cavalli, tutti senza beverine, per dirtene una.
Meglio, così so se i cavalli bevono davvero. E non ci sono attacchi dei tubi comodi ; se vuoi la gomma a terra, te la porti da casa. Questo per dirti solo il primo approccio come è diverso. Il fondo? Ogni giorno era diverso, non sai quante ferrature abbiamo cambiato. Ed è diverso per TUTTI, mica solo per me. Si scivola tutti insieme, si inciampa tutti insieme, si stoppa tutti insieme, Si corre con quello che si ha e nessuno alimenta il fuoco del complotto o del pessimo lavoro. Ripeto, è proprio diverso lo spirito.
L'altra questione è: ma si ha spazio per montare o no? (che è l'altra questione)
Allora i primi giorni tutti montano dovunque. Quando poi iniziano le gare, di notte entrano nella Norik solo i cavalli che gareggiano il giorno dopo. Ma c'è un MA! Appena fuori dalla Norik non tutti sanno che c'è un OVALE gemello (con tribune solo da un lato) dove di sera e di notte chiunque può montare. Più altre arene per le finali nazionali e collaterali. Insomma non esiste l'imbarazzo di non potersi preparare. Hai sempre un'arena (anche due) dove puoi montare di giorno e di notte.
Un'altra cosa la copierei da qui. Il semaforo qui dura 1 Ora, alternando cerchi e stop. E' meglio, in questo modo puoi preparare anche due cavalli alla volta con un assistente e fare rifiatare l'altro tra una manovra e l'altra. Dovremmo considerare la cosa, a mio avviso.
In Usa è il primo Futurity 100% Made in Italy, ma come sai in fondo non siamo nuovi alle super vittorie oltreoceano. Oltre alla tua vorrei ricordare qualche anno fa anche il Derby vinto da Kelly Zweiffel su Master Snapper, altro prodotto italianissimo da Modena. E allora lo chiedo anche a te, visto che alcuni tuoi colleghi L4 sono ormai partiti. Che differenza c'è per davvero tra Usa e Europa?
Da un punto di vista della qualità, molto poco. Ma in Usa questo mondo è un'industria. Ha numeri 10 volte più grandi. A Oklahoma sbarcavano dei puledri , per dirti, che sembravano cavalli da Derby. E non parlo solo del fisico. Mentalmente erano pronti a entrare e giocare ogni volta una finale, aggressivi e concentrati. Noi abbiamo numeri e mani da artigianato di classe, sappiamo che non puoi permetterti il lusso di tirare troppo e perdere per strada la metà dei tuoi puledri. Lì è una catena di montaggio con una selezione a monte di tale livello e di tale quantità da rendere questo gioco difficilmente paragonabile. Salvo poi ovviamente dire alla fine di tutto"Beh sai che c'è, noi italiani qualsiasi sia il gioco, sappiamo stare in cima!"
Come hai gestito la pressione degli ultimi mesi?
Vedi, io sarò eternamente grato a Daniele Salardi e Cristina Caprari che mi hanno dato questa incredibile opportunità. E sono felice che il loro primissimo puledro 100% CD Horses sia arrivato tra i BIG. Intorno a te, prima di una gara, vuoi solo alcune persone - poche - che ti mettono tranquillo e sereno. E io ho capito in questi ultimi mesi che la persona più importante per me è Lena (si commuove, ndr)
Stiamo insieme da circa un anno. lo sapete. E vedi, lei mi ha "recuperato" dopo un periodo molto molto difficile della mia vita e carriera, un periodo buio (!) che forse in molti...ricorderanno...in cui non credevo più nelle mie possibilità. Mi è stata vicina, mi ha aiutato a fissare nuovi obiettivi, ha creduto in me. Ecco, lei è stata per me il percorso inverso, la riemersione dalle acque profonde. E con lei sono davvero felice. E' arrivata in Usa a inizio novembre, mi ha seguito giorno dopo giorno. La guardo e mi sento a casa. E questa sensazione, ritrovarla anche prima di una gara, è davvero bellissima.
Wow, una bellissima serenata! Sono contento per voi. Ma come gestite questa scarica elettrica nel vostro quotidiano? Come vi dividete il lavoro ad esempio?
(stavolta ride) Vedi, magari la gente pensa che i cavalli partono già divisi per capacità. Ma non è così. Montiamo i cavalli un paio di settimane, poi magari ce li giriamo. Montiamo in routine, aiutati da un giovane assistente, Matteo. Poi magari sento che uno dei "boyz" avrebbe bisogno di uno sblocco con lei o viceversa. E magari alla fine un cavallo che io mi sento molto, alla fine va meglio con lei, o viceversa. Certo, devi capirlo bene e devi inoltre in tutto questo essere seguito da un Team e da clienti intelligenti. Ma il nostro quotidiano è questo e mi sembra in verità che funzioni.
Il futuro del GIALLO. E' ...un Giallo? Che succede adesso, dove l'avete messo a svernare?
Come era giusto, è rimasto negli Usa. Ho sentito che in molti lo davano per "venduto" e in effetti abbiamo avuto diverse offerte, ma la realtà è che Daniele e Cristina ci vogliono pensare. Stiamo ragionando sui prossimi target, dagli Invitational agli Special. Certo, tenere un cavallo impegnato con me solo per farci una gara, potrebbe essere sbagliato. Insomma dobbiamo ragionarci, ma per certo il Giallo rimarrà negli Usa. Al momento sempre a casa di Matteo dove si è goduto alcune settimane di pieno relax.
Grazie del tempo che mi hai dedicato. Ora mi saluti e ...???
E...cosa vuoi che faccia, torno a montare, come tutti i miei colleghi. Stiamo preparandoci lentamente per il Derby, la routine è quella di ogni scuderia.
Ma una cosa te la voglio di nuovo sottolineare. Sarebbe bello, mi voglio ripetere, che anche qui da noi portiamo un pò del lifestyle Usa: tanti messaggi di auguri e in bocca al lupo sinceri, l'idea di fondo che davvero - davvero ! - oggi vinci tu e domani un altro, senza rancore. E' una sensazione molto bella, credimi. Invece di andare in altalena tra alti e bassi, aiuterebbe tutti a vivere più sereni e guardando le cose davvero importanti da un altro punto di vista...
E mi saluta davvero. In sottofondo, sento il suo prossimo "cliente" che nitrisce e lo aspetta sellato a pochi metri...