FAPPANI, ALL TIME LEADING REINER
"Volli, fortissimamente volli!"
Il Leader Maximo del Reining mondiale vola a quota 8 Milioni di Dollari durante il 100x di Tulsa e festeggia il nuovo record scherzando in arena con i colleghi (Vedi il video su FB, inseguito con una Magnum di champagne) e pubblicando una bella foto social che lo ritrae insieme ad altri grandissimi dell'arena (qui a lato), a sottolineare l'importanza di condividere assieme a buoni amici quella che è l'avventura di una vita. Oltretutto Fappani, grazie alle vittorie dei suoi familiari e in particolare di sua moglie Tish(Luca e' passato tra i Pro), diventa anche 1ML dollar Owner
(pic by AF web site+ Waltenberry)
Ed è successo ancora in Oklahoma, come fu a dicembre 2021 per i 7ML: Andrea distrugge a passo di carica il muro degli 8 Milioni conquistando a Tulsa un Reserve e un quarto posto dopo il Check già staccato in quel di Las Vegas pochi giorni fa e torna a staccare il mitico Shawn che rimane (almeno per ora) a quota sette.
Andrea Fappani, eroe dei due mondi. Italianissimo di nascita, da noi ha mosso i primi passi nelle gare allora Ancr (suo padre è stato uno dei Presidenti nazionali in passato) . Ma sin da giovanissimo si capiva che il nostro Paese gli stava stretto perchè - in quegli anni - Andrea sapeva che se avesse voluto fare davvero questo mestiere, avrebbe dovuto volare negli Usa. Dove è arrivato con una idea molto precisa: diventare il Migliore. Negli Usa non ha trovato solo moglie (Tish, con cui hanno due figli - Jeremy e Luca, oggi talentuoso Assistant nel ranch di Deary, in rampa di lancio) ma una "madre terra accogliente" che gli ha davvero aperto tutte le porte dandogli fiducia e di cui lui ha abbracciato praticamente tutto: lifestyle, filosofia di vita e professionale, etica e serietà in una professione che qui negli Usa è sempre stato (!) un lavoro mentre qui in Italia Andrea nei suoi anni giovanili si guardava attorno e vedeva una disciplina ancora in fase di decollo e di studio. Più un gioco di pochi allevatori che un piccolo settore economico come è da sempre in Usa. Per tutto questo insieme di ragioni Andrea infine è diventato americano a tutti gli effetti e ha anche rappresentato gli USA ai WEG 2014. E' forse l'unica sua scelta che personalmente non condivido (lo confesso: sono italiano fino al midollo, nel bene e nel male - e forse lo si capisce da certi miei commenti puntuti sui cugini americani) ma la rispetto, se questo lo fa più felice.
In passato ha detto che oggi in Italia ci sono diverse "grandi mani" e che gran parte della differenza è nel numero dei puledri di alta qualità disponibili ogni anno. Ha anche detto che occorre investire di più sui cavalli adulti, che il prezzo dei cavalli negli States "crolla" dopo i tre anni. E queste due considerazioni ci piacciono molto, soprattutto qui nella vecchia Europa dove comunque il mercato dei prospects è fisiologicamente contingentato.
Fappani (classe 1977) oggi a metà dei suoi gloriosi "Anta" e nel pieno vigore della sua maturità agonistica rappresenta oggi quello che Shawn Flarida è stato alla stessa età circa 10 anni fa. Ed è normale che proprio in questi anni si sia affiancato e infine si sia messo in corsia di sorpasso per iniziare il suo Regno di Leading Reiner. E certamente ha ancora diversi anni "ottimi" davanti a sè, in uno sport in cui in questi ultimi anni inizia ad affacciarsi sempre più anche il tema dell'età (lontani i tempi in cui un gladiatore come Bill Horn - 4 Futuirty vinti - è stato finalista ogni anno fino ad oltre 70 anni!) ) perchè chi inizia ora - se ha talento - può davvero bruciare molte tappe attingendo a un numero impressionante di potenziali Maestri in giro per il mondo e con quell'energia fisica che hai soprattutto nei primi anni. Insomma, se ragioni, devi impostare il secondo tempo preparando un ottimo backstage, come ci ha insegnato Tim McQuay alla vigilia dei 60, quando ha salutato la compagnia di giro e ha smesso di fare notte in sella, agli Special.
Insomma, Andrea Fappani è nuovamente l'NRHA KING. E arriva dall'Italia. Quasi un punto di unione o di sintesi di due continenti diversi e che in un certo senso, ne rappresenta il meglio del talento italico e della costanza anglosassone. O almeno, a me piace pensarla così.
