QUANDO <LA FEBBRE DEL SABATO SERA> NON E' UN FILM, MA UN VIRUS!
LA STRANA ESTATE 2020 E IL DESTINO DEI LOCALI DA BALLO. LA RIVIERA ROMAGNOLA "REGINA DEL BALLO" SI INTERROGA.
Sarà una estate solo a metà? Anche se il Ministro per il Turismo ha rassicurato gli italiani sul fatto che andremo in vacanza (si pensa anche a un bonus per le famiglie da spendere ovviamente in Italia) le regole di ingaggio non sono affatto chiare. Diamo per scontata la possibilità per gli italiani di raggiungere le seconde case su territorio nazionale, un pò meno il fatto che sia dato il via libera a tutti di spostarsi in albergo e in lungo e in largo per la penisola (vacanze regionaliste?) . Mare e boschi si, ma stando a distanza, con metodi vari e alcuni persino fantasiosi di perimetrare spiagge, acque e sentieri per tenere il distanziamento necessario tra la gente.
In questa incertezza costruttiva e in costruendo, solo un settore sembra davvero essere "nella buca" più profonda. Quello dei locali da ballo, Night e discoteche. Inchiodati da tutti i DPCM usciti fino ad oggi (vigente: Art 1 Comma "i" del DPCM 26/4).
Che succederà con l' estate ormai alle porte? Diciamocelo, da diversi anni ormai è finito il tempo delle "grandi cattedrali" in cima alle colline, che pure furono i templi pagani e l'icona delle estati ruggenti degli '80 e '90. Ormai è un mito insidiato e ossidato dai decenni e, soprattutto nella bella stagione, dall'informalità dei mille chioschetti danzanti sulle spiagge, dagli aperitivi infiniti nei Lounge Bar e più in generale da un cambio dei costumi tra i giovanissimi.
Si tratta però di un settore economico vero e proprio (indagine fatta dal Corsera) fatto da 2500 imprese che impiegano 50.000 dipendenti (molti dei quali stagionali) per un giro d'affari di circa 4 MLR di euro. Il grido d'allarme è già arrivato al Governo: se davvero la riapertura dei locali notturni (gli ultimi a ripartire, con ogni probabilità) sarà nella primavera 2021, allora vuol dire che la gran parte probabilmente non riaprirà più. Troppi i costi fissi da sostenere, il fisco, le mancate entrate.
Qualche spiraglio si intravede in realtà per i LOCALI ALL'APERTO.
Con la riapertura di parchi e giardini pubblici e quella (da giugno) dei ristoranti e bar, si può ipotizzare che i locali all'aperto siano nella possibilità di ripartire in tempi utili per l'estate 2020. Per le grandi sale al coperto, fare previsioni diventa davvero più difficile.
Con la riapertura di parchi e giardini pubblici e quella (da giugno) dei ristoranti e bar, si può ipotizzare che i locali all'aperto siano nella possibilità di ripartire in tempi utili per l'estate 2020. Per le grandi sale al coperto, fare previsioni diventa davvero più difficile.
Ma in ogni caso - se davvero qualcuno ripartirà - ci saranno delle rigide Linee Guida come ad esempio per gli sport o per i luoghi di lavoro : controllo temperatura all'entrata, limite massimo di accessi (assai più limitato del solito) misure per il distanziamento (anche in pista!) , disinfettanti ovunque ed infine....un braccio di ferro annunciato sull'obbligo "della mascherina", oggetto davvero in totale antitesi con lo spirito dei locali notturni, da sempre destinati al ballo, ma anche all'incontro e al corteggiamento tra anime vaganti. Come si può fare esercizio di vanità, mascherati e nascosti? Come a dire: se a carnevale la mascherina intriga, quella verdognola chirurgica è un dissuasore totale all'accendersi della passione! E se due ragazzi si baciano tra i divanetti - aggiungiamo noi, maramaldi - saranno braccati dalla Polizia come pericolosi criminali?
Assointrattenimento ha mandato delle proposte al Ministero che sono in linea con quanto riportato. ha suggerito coefficienti precisi per stabilire il massimo degli ingressi e soprattutto ha posto una riflessione: per il Governo, sarà più semplice controllare locali in regola oppure feste abusive e rave party che si terranno dovunque in ville private o in posti abbandonati senza alcun controllo?
Seguiremo questa vicenda tra serio e faceto, sperando ovviamente che questa estate porti un pò di serenità e che nessuno abbia da soffrire troppo, nè i gestori dell'italico divertimento ballato, nè gli adolescenti che per tradizione attendono tutto l'anno l'estate