11 mar 2020

REINERS: TRA PROFESSIONE E SPORT, SI INIZIA A PARLARE DI TUTELA LEGALE


ADDETTI AI LAVORI: TRA INFORMAZIONE, FORMAZIONE, E PRIMA TUTELA LEGALE. 
La Commissione Trainers  ha già discusso in passato di questo tema: fornire una  tutela legale dell'immagine dei professionisti  e del nostro sport in generale per un lavoro fatto di relazioni, ma anche di contatto quotidiano con gli allievi e con i cavalli. Un tema che  sta a cuore da sempre anche ad IRHA, ma che fino ad oggi è stato sempre lasciato al buon senso di iscritti e simpatizzanti, ai regolamenti federali e alle leggi vigenti. Sulla rete, in questi giorni di <stop forzato alle gare, a mezzo Covid-19> si è parlato su FB anche di questo aspetto in diversi POST, sottolineandone solo l'aspetto più immediato, ossia quello del Web. 

Seppure toccando la cosa in modo "laterale" ricorderete che ne ho già scritto in passato;  qui provo a riepilogare le varie questioni sul tappeto anche se credo sinceramente che i due punti più impellenti per chi lavora nel settore toccano aspetti professionali molto concreti e quotidiani .

Tuttavia partiamo  proprio dal tema del Web. Ci troviamo in anni in cui la "macchina del fango" dei Social mette in moto assai rapidamente vere e proprie campagne denigratorie di ogni tipo. Non ne è immune la politica (soprattutto la politica, con post a volte imbarazzanti e da codice penale), il mondo dello spettacolo, lo sport e così via. Quindi nemmeno l'equitazione e il nostro amato Reining.
Il tema della rete è allora forse quello più "evidente" tra chi naviga tra i milioni di pagine on line (pagine che per fortuna hanno spesso la memoria corta ) ma non certo quello più rilevante.
Vero è che i  Cyber Bulli (o leoni da tastiera) sono sempre all'opera sulla rete H24 e bisogna dire che  magari senza volerlo,  tutti noi possiamo contribuire a "seminare veleno" riprendendo a cuor leggero o inoltrando notizie alla velocità di un "LIke"senza approfondire se quanto scritto sia vero o una bufala/Fake. Allo stesso modo, prestarsi a "risse verbali" a mezzo Social, non aiuta e ingenera ulteriore confusione, spesso avendo infine  un effetto opposto a quello immaginato .

Negli Usa è da anni operativa , tra le diverse Associazioni esistenti in materia, una associazione che si chiama PROTECT THE HARVEST (proteggi il raccolto) e  che si schiera apertamente al fianco di allevatori, professionisti operatori del settore (non solo cavalli - ma in generale verso chi lavora con animali, persino dei cacciatori) con l'intento di fare informazione e dare assistenza legale sia verso i gruppi più aggressivi di integralisti come "animalisti" e dintorni, sia verso eventuali Leggi del Governo che possano danneggiare il loro "stile di vita" e l'economia sottostante.  In Italia c'è una organizzazione che si chiama  HORSE ANGELS che si occupa  di questo tema, anche se più marcatamente opera dalla parte di chi denuncia un possibile abuso.

Non mi sottraggo al tema anche da queste pagine e riprendo volentieri le preoccupazioni esposte dai colleghi  Reiners, rilanciando a professionisti ed Istruttori federali tre aree di intervento più sensibili.

1- Centri Equestri e Scuole di Buona Equitazione: informazione e formazione su un tema che ha crescente attenzione nel mondo equestre. Che si chiami  "Safe sport" (USA)  oppure Codice Etico Istuttori (Fise, Italia) stiamo sempre parlando di una cosa precisa, anzi due:
il tema della responsabilità morale/etica  verso gli allievi (soprattutto minori, donne) e le loro famiglie (che va dal mobbing sportivo alle molestie sessuali), dall'altro il tema dei possibili, presunti o veritieri  abusi sugli animali in addestramento/custodia etc.

Ovviamente la prima preoccupazione da parte mia mia e di tutte le persone di buon senso è per le persone/animali che subiscono un abuso (lo sottolineo!),  ma è vero anche che chi lavora in campo sportivo e può essere quindi sottoposto a una azione diciplinare/civile/penale dovrebbe potere ricevere una formazione/informazione corretta e una  prima tutela legale in caso di azioni poste in essere dell'autorità giudiziaria. Qui sotto tre "tipiche situazioni" emerse di recente nel settore equestre
QUI UN  CASO IN GERMANIA  - LEGGI QUI CASO IN ITALIA - QUI CASO SU ANIMALE 

2 - Rapporto con allevatori/proprietari/Non Pro/Collaboratori  sia da un punto di vista sportivo (obiettivi, risultati), sia come contrattualistica anche in materia di occupazione il settore è lacunoso (si va troppo per strette di mano)   - VEDI QUI FISE E CONTRATTI LAVORO) ma anche per la parte più propriamente assicurativa (tema spesso trascurato nel nostro settore - vedi anche FISE-ASSICURAZIONI 2020) poichè possono essere diverse le situazioni di contenzioso.

3- Tutela dell'immagine dei professionisti e del nostro Sport: infine ovviamente  il tema da cui è partita la discussione. Un ambito di verifica che riguarda sia la carta stampata che i Social, per dare l'idea che non tutto passa "inosservato" e che a volte una semplice diffida legale può mettere al riparo (almeno in parte) o stoppare sul nascere azioni di discredito a volte anche molto pesanti (si pensi al notro  sito Reining Trainers Enigma  che , con un nome del tutto ingannevole, è di fatto un fuoco di fila continuo contro i professionisti del Reining (e inaspettatamente continua ad esistere!). Ma si pensi anche che persino il recente  Freestyle di Verona, non è stato immune da aspre critiche a mezzo FB rispetto ai costumi utilizzati per i cavalli, senza capire minimamente l'amore, il rispetto e infine l'autoironia per i nostri animali , che per noi tutti è cosa scontata.

Lascio ovviamente agli organismi competenti (Irha, Commissione Trainers) la decisione se affrontare e definire in modo più marcato un'azione in questo campo , sperando di avere contribuito con questo articolo alla discussione degli addetti ai lavori.