A metà tra film Horror ed "ecologia-extreme da tavola" (effetto Greta?) sta la storia accaduta nella pur civilissima Norvegia. Parliamo del cavallo da sella "Drafting Speed" affetto da malattia giudicata incurabile. La sua giovane proprietaria Pia Holden di Bjugn (NOR) figlia di locali agricoltori, dopo avere scelto con grande dolore (e legittimamente, per carità) di farlo abbattere, ha però poi messo in atto una scelta davvero estrema...
Lo ha portato nel locale macello (accompagnandolo fino all'ultimo metro in lacrime, così è riportato dai media ) e se ne è fatta poi consegnare la carne, mettendola in freezer per mangiarla successivamente. Nei giorni scorsi è poi esplosa la polemica quando la giovane
(e ingenua) ragazza ha candidamente postato una foto sui social, mentre pasteggia "con il suo diletto" (nel senso che sta proprio nel piatto!) e spiegando così la sua scelta "... meglio così che darlo in pasto ai vermi". Non contenta, ha persino postato la foto del piatto da lei preparato (non la ripropongo qui per buon gusto, come ha invece fatto il Mirror )
La cosa ha subito scatenato in rete un mare di polemiche con annesse "minacce di morte a mezzo social !" (NB il POST incriminato con le foto del piatto preparato è stato poi da lei cancellato) .
Nel marasma degli insulti che potete ben immaginare, c'è però al contrario chi ha addirittura difeso la sua scelta come "ecologica" nel senso di lotta allo spreco alimentare e al consumo energetico (leggasi inceneritore). Perdonate se lo scrivo con "leggerezza", non so proprio come altro raccontarlo, anche se personalmente non condivido per nulla questa scelta.
Rimane solo da spiegare ai lettori che in Norvegia non è in vigore la distinzione tra cavalli DPA/NON DPA ed evidentemente (per motivi non meglio chiariti dai media) le autorità locali hanno ritenuto che il cavallo pur malato fosse in ogni caso macellabile per uso alimentare. Sembra che i fatti risalgano al 2018, ma la polemica è legata come già scritto alla successiva pubblicazione della foto occorsa pochi giorni fa.
Peraltro la redazione di Cavallo Magazine, ricorda che analogo episodio era successo già in Svezia nel 2016 (e siamo sempre in Scandinavia!) con una analoga decisione presa dalla giovane proprietaria dopo un incidente occorso al suo trottatore.
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