VI RACCONTO DI UNA GARA SPECIALE, CHE PORTERO' NEL CUORE...
E' tornato dal Brasile con un sorriso smagliante il nostro Simone Tarantino. Ottavo di sedici concorrenti provenienti da tutti i continenti, a bordo di cavalli TUTTI sorteggiati e quindi assolutamente imprevedibili dal punto di vista delle prestazioni e dell'indole. Ma questo è il bello della Coppa, che impiega sempre tutti cavalli locali messi a disposizione dagli allevamenti e non favorisce quindi nemmeno i cavalieri del posto.La World Cup, voluta fortemente dal brasiliano Joao Marcos (Cardinal Ranch) e subito sposata da Irha ai tempi di Cuoghi, ha fino ad oggi visto diverse edizioni tutte rimpallate per ora tra Italia e Brasile, cercando ogni anno di fare crescere la manifestazione. Lo chiediamo direttamente a Simone, che in proposito ha le idee chiare, a partire dalla convocazione in "azzurrino".
"Il Board Irha mi ha comunicato in primavera che in quanto Campione italiano in carica Youth (14/18 ) erra ricaduta su di me la scelta del rappresentante italiano alla Coppa 2024 (potrebbe anche diventare ufficialmente la prassi, Ndr) . E' stato davvero gratificante e, anche se a livello economico per questa gara non c'è ancora una vera e propria copertura federale dei costi di viaggio, il Direttivo Irha mi ha sostenuto in tutti i modi dal punto di vista organizzativo e dei contatti locali. Un grazie anche a Simona Diale (Int Horse Press) che mi ha risolto diversi problemini logistici sempre con grande disponibilità. Ed è arrivata da Irha anche la divisa ufficiale con i colori italiani, che è sempre una emozione in più".
Simone come si svolge la Youth World Cup e che atmosfera di respira in quei giorni?
Lo spirito è del tutto diverso da uno special, nessuno è lì a montare il proprio cavallo. Minore pressione, maggiore divertimento. Anche se poi, tutti vogliono vincere, è naturale.Poi sempre presente Joao Marcos che, assieme al Presidente di Ancr Brasil sono sempre stati molto disponibili e coinvolgenti. Una grande ospitalità da parte di tutti, pensa che il proprietario che mi ha prestato il cavallo per la gara, mi ha poi portato a vedere due Ranch in zona davvero bellissimi. Sono stati sette giorni, ma il ricordo rimarrà in me per molti anni, credimi.
La Coppa si svolgeva durante il Futurity brasiliano d'agosto, giusto?
Giusto, per fare massa critica, d'altronde qui gli show nazionali sono davvero pochissimi. Ma tieni conto che non è un pre-estivo dei 3 anni, si tratta invece di cavalli ormai nei loro 4 anni.
E comunque a prescindere da questo, diverse gare sono piacevoli anche se i super big carioca ormai acquartierati in America qui non si fanno vedere. Diciamo che mancano i grandi montepremi, ma non i sorrisi. E anche le regole sono più lasche. Gli youth, per dirti, possono ancora montare con il cappello americano d'ordinanza . Colpisce molto la simpatia e il fair play di tutti i concorrenti in gara, anche quelli che escono con una prestazione deludente. E questa cosa ti colpisce e ti lascia qualcosa dentro.
L'anno prossimo sarà di nuovo Cremona, nel ping-pong con il Brasile visto in questi anni?
Non è stato ufficializzato nulla ad Avarè. Forse andrà così, ma penso che sarebbe bello anche provare almeno una volta a portare la coppa negli Usa, sia per sensibilizzarli sul tema giovanile, sia perchè oggettivamente la quantità di cavalli disponibili - di qualità - è davvero molto elevata.
Alla fine sono arrivato ottavo, non un risultato straordinario, ma un'esperienza davvero bellissima che grazie alla mia famiglia (i miei genitori sono davvero fantastici e mi stanno permettendo di vivere appieno il mio sogno equestre dandomi un sostegno davvero decisivo) e al supporto di Irha ho potuto vivere quest'anno. Infine vorrei dire grazie al mio Trainer Fabrizio Tumiati, head Trainer nel suo centro Erbastro Equitazione. Sono con lui da quando avevo 6 anni (!), mi sta accompagnando passo dopo passo e come puoi capire dalla mia scelta- non credo nei cambi continui- , io penso davvero che in questo sport conti molto costruire e poi mantenere un rapporto solido nel tempo con il proprio istruttore. Bisogna solo trovare la persona giusta e per me e8 stato così.
E che spero in futuro possa illuminare la strada di tanti altri ragazzi come me!