MA ANCHE NO! LA BELLA DIFFERENZA CHE C'E TRA I SUONI QUOTIDIANI DI UNA SCUDERIA E UN RUMORE IMPROVVISO!
Chi monta a cavallo lo ha sentito mille volte e in mille occasioni diverse. C'è confusione, vento, movimenti in scuderia e il vostro cavallo è un pò nervoso. E ti dicono "Meglio, i cavalli si devono abituare!"E' una grande verità che sottoscrivo in pieno , ma che nasconde anche un gigantesco equivoco, su cui vale la pena di farsi ...una risata insieme.
Siamo tutti d'accordo: a casa e sin da puledri, è bene che i cavalli vivano la routine giornaliera di ogni scuderia, perchè quando poi si va in gara ci sono tante situazioni, rumori e presenze diverse che il cavallo deve avere già in qualche modo vissuto: dal trattore in campo, al pubblico che fa il tifo, dal rumore del maniscalco ai fotografi in arena e così via. Tutto giustissimo.
E infatti da sempre Istruttori e Trainers ripetono almeno una volta nella vita ad ogni allievo questo "mantra". Ma questa VERITA', se non è spiegata a fondo, genera in chi ci sente in scuderia un gigantesco equivoco, perchè chi ascolta non sempre coglie il senso di un discorso che è più ampio. Mi spiego meglio.
Un conto sono i "suoni", i "movimenti, la ritmica rumorosa di una giornata in scuderia o in campo gara. Altra cosa ovviamente sono rumori o apparizioni improvvise!A un rumore improvviso o una situazione inaspettata nessun cavallo al mondo si abituerà mai ! Perchè essendo una preda in natura, il suo primo istinto sarà sempre-sempre-sempre la fuga. D'altra parte non a caso gli inglesi hanno un vecchio proverbio "I cavalli hanno paura solo di due cose: cose che si muovono e cose che non si muovono!".
Che sia un fagiano che prende il volo da un cespugliod urante un trekking o un simpatico signore che solleva un bastone mentre gli passate di fianco in sella, oppure un cagnolino che entra di corsa abbaiando in arena da una porta socchiusa, qualsiasi cavallo (qualsiasi) farà un salto per aria. Dopo di che, anche se magari in pochi secondi recupererà la calma, la frittata potrebbe essere ormai fatta, con caduta annessa. Non a caso in gara, quando si manifesta un evento simile del tutto improvviso (luci che si spengono, cane che entra in arena, ecc...) il Giudice può decidere di fermare il cavaliere e fare ripetere la prova.
Anche gli Horseman e i Colt starter che praticano a un certo punto la desensbilizzazione dei cavalli (dalla frusta, dai teloni, da altri oggetti che incutono timore) non lo fanno certo buttandogli all'improvviso e di soppiatto un telo di nylon sopra la testa !
Nel variegato mondo western style (leggi , a volte un pò troppo freestyle), c'è forse meno attenzione a queste questioni di fondo, complice anche il fatto che mediamente abbiamo sotto alla sella dei cavalli più "freddi" o comunque meno sull'occhio di quelli di altre discipline.
Mi permetto allora di fare due osservazioni (sorridendone assieme a voi, mi raccomando !) :
- ai Trainers/Istruttori: per favore, quando donate al mondo queste perle di saggezza spiegate meglio il concetto fino in fondo, sottolineando che non intendete dire con questo che si può lanciare un petardo a terra, suonare la cornamusa, oppure accendere la moto e sgasare a manetta mentre un cavallo vi passa di fianco 😀😀. Perchè chi vi ascolta in scuderia, credetemi, soprattutto chi frequenta ma non monta, equivoca , o se equivoca!
In tanti anni di onesta militanza ho visto persone: avviare a pochi metri da me un decespugliatore a due tempi, spalancarmi contro un ombrello automatico, spuntare da un tombino tipo palombaro, avviare gli spruzzini a tutta canna, saltare fragorosamente da una gradinata, spuntare sopra una palizzata - tutto mentre stavo passando a pochi metri - ma esibendo con candore la propria buona fede dietro alla solita frase di rito "Eh, ma il cavallo si deve abituare!".
- Ai cavalieri, proprietari, accompagnatori: nella monta inglese (a titolo di esempio, sono in genere più disciplinati) chi entra o esce da un'arena segnala sempre la sua presenza agli altri (permesso!), anche se entra a piedi per fare manutenzione, portando magari materiali in spalla. Non ci si ferma sulla porta facendo capolino dentro/fuori per ore; quando si sale e si scende di sella, lo si fa in punti neutrali rispetto alle traiettorie degli altri cavalli. Le operazioni alla longia vanno fatte con criterio e sempre chiedendo il permesso e avvisando, soprattutto se avete un soggetto esuberante alla corda. E così via, potete aggiungere mille casi a piacere.
E infine, chi lavora nell'immediato intorno di una arena (ringraziandolo sempre, perchè mentre lavora noi di norma ci divertialui mo), dovrà sempre segnalare a chi è in sella un evento che sta per succedere (l'avvio di un attrezzo agricolo, ad esempio), in modo che nessuno (si spera) si faccia male accidentalmente. "Il cavallo si deve abituare?". Va bene, ma questa è totalmente un'altra cosa !
La lista sarebbe lunga e ognuno di voi sono certo che avrebbe un episodio da raccontare. Passo e chiudo, senza minimamente voler fare da censore al comportamento altrui. A volte d'altronde si dà un piccolo fastidio agli altri , senza rendersene nemmeno conto, capita. Spero di avervi strappato un sorriso e magari ....avervi acceso una lampadina. Buona e sana equitazione a tutti !!!