La “pasionaria del Reining“ è comparsa sulla scena dei cavalli scivolatori nel 2018 arrivando come un autentico tornado a scuotere le fondamenta delle decennali e granitiche certezze della nostra Associazione.
E ha subito infiammato gli animi, per
la sua intenzione di cambiare alcune regole d’ingaggio del nostro
sport, con la richiesta al tempo quasi sacrilega di sacrificare la gara più
importante nel Mantra dei reiners di tutte le latitudini: il Futurity 3 ANNI.
Due sono infatti le grandi Crociate
di Maria Cecilia: spostare l’inizio gare a 4 anni e il Welfare animale, tema su
cui da subito ha battuto i pugni sul tavolo, in un mondo equestre che non è
fatto esattamente da candide educande.
Sia chi pensava che volesse scalare
l’associazione a colpi di piccone, sia chi riteneva che fosse una meteora
destinata a sparire nel cielo estivo, si è però sbagliato. Ad oggi quella di
Elementa è stata una traiettoria breve-ma- intensa: dal primissimo circuito da
un Milione promesso nel 2018, passando per la prestigiosa Premiere di Verona
2019 fino all’ultimo Maturity organizzato a casa Elementa e un paio di campionati
Italiani sponsorizzati.
Le pastoie del Covid hanno forse messo un freno alla sua corsa, ma forse ha
anche permesso a tutti di fare qualche utile riflessione per cogliere il buono
delle sue proposte e ai pontieri di lavorare per creare punti di contatto e non
di divisione.
Maria Cecilia, iniziamo a dire una
cosa. E’ vero che che la tua passione
per l’equitazione si è accesa improvvisamente nella tua vita pochi anni fa,
come sostiene qualcuno – e che quindi non ha così senso che tu venga a spiegare
il verbo alla comunità equestre?
La realtà è che da una vita con la mia famiglia siamo nei cavalli. Ricordo che mio padre, oltre 30 anni fa, acquistò per me uno stallone palomino Quarter da performance e poi fu la volta di due splendide fattrici Quarter. In famiglia allora seguivamo soprattutto mia sorella che da giovane gareggiava già a livello internazionale nel dressage, ma il cuore di mio padre batteva forte per il western style e per i mitici “cavalli dei cowboys” e che dire, questa passione evidentemente me l’ha attaccata. La morfologia, il carattere, il portamento di questi cavalli lo ha sempre affascinato. E io ancora oggi li guardo anche con i suoi occhi.
A livello equestre come tantissimi nei
dorati anni ‘anta, sono partita con la monta inglese; allora facevo lezione con
una Istruttrice di salto molto brava, Flaminia Luciani. La voglio ricordare perché era una donna che
univa un rigore assoluto in sella con un rispetto enorme per i cavalli. Ed è
questa una cosa che ha saputo trasmettermi per la vita, forse il suo
insegnamento più grande. Ho quindi sempre avuto cavalli a casa, non tanti quanti
adesso, ma chi pensa che sono saltata fuori da un cespuglio per caso perché ero
annoiata della mia vita, si sbaglia di grosso.
Chi non ti ama pensa che tu voglia
addestrare i cavalli a carote e carezze e che secondo te, i cavalli non si toccano
nemmeno con un fiore . Mi piacerebbe capire dalla tua voce autentica,
quale è la tua filosofia equestre e cosa ti infastidisce davvero di alcune
metodiche diciamo così più tradizionali o invasive.
Ancora con le carote e le mele….
Va beh. Allora fatti dire che si, è vero – carote e mele non mancano mai ai miei cavalli - E quindi? Magari non servono ad addestrare, ma sono un importante segno di gentilezza e riconoscenza verso questi splendidi animali. E guarda che queste creature sanno riconoscere la gentilezza più ancora che la forza bruta. Glielo vedi negli occhi, nel respiro calmo. E sai una cosa? Un po' di tutto questo, del clima sereno che si respira in scuderia – guarda un po', influisce alla fine anche sull’addestramento.
Dopo di che, lo dico una volta per tutte, so come si svolge il Training di un cavallo e so che ci sono anche dei momenti di scontro durante l’apprendimento. Non è questo che mi disturba. Però a patto che ogni reazione del cavaliere sia sempre giusta, proporzionata e con il Timing corretto. Un cavallo non è MAI un mezzo per sfogare la rabbia, l’inadeguatezza o la frustrazione del cavaliere.
A me danno fastidio le reazioni eccessive, i gesti senza senso che non
portano nulla al dialogo con il cavallo ma servono solo a sfogare la
frustrazione del cavaliere. Mani, speroni, redini azioni che a volte vedo fare
a casaccio e che mascherano solo una grande insicurezza.
E certo, quando questo capita durante uno Show in
campo prova, dove un cavallo-atleta avrebbe bisogno soprattutto di una routine
serena prima di entrare in gara, la cosa
mi fa inc……….are ancora di più, come sapete bene.
Una visione che a leggere qui è un po' diversa dalla fama
che ti precede in ogni discussione
Perché fa comodo pensare che sia io
la “pazza” o farmi i sorrisini dietro le spalle ammiccando al fatto che tanto a cavallo bisogna
usare in ogni caso la forza.
Se poi vi fa ridere la parola “Etica”, allora facciamone un discorso puramente sportivo: i nostri cavalli (ad oggi) sono già super selezionati all’origine. Se non hanno i numeri per gareggiare , vadano a fare passeggiate o altro. Se invece hanno dei limiti, vadano utilizzati al livello corretto. Le cose fatte con la forza non portano a nessun risultato sportivo.
Ma riconosco che a volte non c’è solo il cattivo
addestratore, ma anche il cattivo proprietario che invece di comprendere "dove
si trova", spinge solo l’acceleratore sul "tutto e subito".
E' solo una questione di correzioni/aiuti o anche di svolgimento delle sessioni di allenamento?
Allargando il tiro, penso che alla fine un comportamento scorretto da parte di alcuni professionisti genera
emulazione nei più giovani, nei Non Pro. Allora vedi certi ragazzi che hanno si
e no 10 ore di sella, salire e picchiare e strattonare.
Esatto. A Verona 2019, al Maturity
organizzato alle Arene nel 2020 e in quello nella nostra tenuta a settembre
scorso, ho cercato di mettere alcune regole più precise e mi sembra che in
diversi casi si sia seguito il nostro esempio.
Un limite preciso per montare un cavallo nelle 24ore (1H30’), una presenza più importante degli Stewards a tutti gli orari, una NO Riding Zone notturna che valga per tutti, cavalli e cavalieri.
Anche questa ultima cosa all’inizio è stata vista come impraticabile, quasi un’eresia non montare di notte nel nostro mondo.
Ma vedi, io non sono affatto una “talebana” come alcuni pensano. Capisco che se uno ha tanti cavalli ad uno Show o magari sta diluviando e non ci sono altre arene coperte agibili, si abbia bisogno di usare l’arena di gara per fare practice fino a tarda sera. Non dico che alle otto bisogna spegnere le luci (come avevano proposto alla ultima Nrbc) , ma credo che una pausa fisiologica dalla mezzanotte sia salutare anche per le persone, oltre che per i cavalli. Poi, se ci sono situazioni particolari di affollamento in un dato giorno, non è certo un problema essere un minimo flessibili. Basta usare il buon senso.
E’ vero che hai iniziato i lavori
nella tua tenuta di Bracciano per la
costruzione della nuova arena di gara ?
Vero, abbiamo iniziato e le ruspe
sono al lavoro. Bello da un lato, ma avere un cantiere in casa è sempre
impegnativo. E infatti nel 2022 certamente dovrò mettere in pausa la parte gare
a casa. Continuerò comunque a sostenere Irha in alcune iniziative , come ho già
fatto in questi anni. E anche a sostenere il Parareining come ho già fatto in
questi anni, perché penso che un ambiente “privilegiato” come è quello sportivo
equestre, debba impegnarsi per il sociale e per le persone più fragili
La Fiorucci e il Milione. Nel 2018 Elementa
annunciò un cambiamento epocale: un circuito da un Milione di Euro dedicato ai
4 anni che avrebbe dovuto “far dimenticare” il Futurity 3 anni.
Non mi prendi in castagna. Quel milione è ancora lì e quando avremo il posto rimodernato e la nuova arena, quando il Covid la smetterà di mettere il freno agli eventi sportivi, saremo in prima linea per fare il Grand Opening di Elementa con quel montepremi. Noi l’anno dopo quell’annuncio abbiamo saggiato il terreno a Verona (ed è stato comunque un investimento importante), uno Show che è stato un grande successo, dopo di che tutto si è inceppato con la pandemia. Datemi fiducia e non vi deluderò.
Ma ripercorrendo quei primi anni di
rapporti turbolenti, quale è la tua sensazione
Mamma mia, all’inizio sembravo
un’eretica in Chiesa. Ma oggi, molte delle persone che al tempo mi osteggiavano , hanno capito meglio il
senso della mia proposta.
Con Cuoghi all’inizio fu scontro, ma oggi abbiamo sviluppato – mi piace pensare – una bella amicizia. Io parto da un ragionamento, non da un capriccio. Vuoi la mia opinione sui 3 anni? Noi non abbiamo una catena di montaggio all’americana e non abbiamo nemmeno i loro numeri. Centrare tutto su una unica gara fatta a tre anni per me è sbagliato. Dobbiamo dare e mantenere il valore dei nostri cavalli nel tempo, premiare di più gli allevamenti (con premi in denaro!), organizzare gare ed eventi per cavalli adulti.
Nota bene, ho un grande affetto per l’attuale
Presidente Eleuterio Arcese e so lui ha da sempre il sogno del Big
Futurity italiano milionario. Non condivido questa impostazione però a tutti i costi. Per me è
più importante non mettere tutte le fiches nello stesso paniere, i cavalli
devono avere una vita agonistica mediamente più lunga.
Ma qualcosa dell’idea iniziale l’avrà
cambiata anche la Fiorucci, nel frattempo sui 3 anni?
Si, non sono più così oltranzista come
ero all’inizio sull’idea che al mio Show non possano partecipare i cavalli che
hanno fatto la gara dei tre anni. E’ una forzatura, le persone vanno convinte
con i fatti, non con i divieti.
La presenza di un Futurity Europeo
già strutturato sui 4 anni tra gli show internazionali, non può essere un
alleato di questa tua idea?
Certo che si. In fondo mettiamo molti
soldi ogni anno nel Nomination, ovviamente nel momento in cui potrò organizzare
lo Show dei 4 anni vorrei farlo in partnership con l’evento europeo. Non
avrebbe senso il contrario. E poi, se guardate in giro, già nelle altre nazioni
europee mettono l’accento maggiore sulla gara dei 4 anni, che infatti va nel
palinsesto del sabato sera. E’ una tendenza e io credo davvero che sia la
strada giusta anche per il reining italiano.
I rapporti con il Board Irha?
Parli della attuale distribuzione degli Show principali
verso l’estero?
Eh beh, diciamo che il Board Europeo, su cui si è riusciti in corsa a settembre scorso ad innestare la figura di Filippo Masi in nostra rappresentanza – come dire - tira decisamente altrove. Si è visto nella programmazione 2022. Io tifo per l’Italia e credo che almeno uno degli Show europei debba tenersi ogni anno nel nostro Paese. Per una questione di peso, di numeri. Ma per questo bisogna esserci, contare, crederci. Confido che il nostro Direttivo nazionale, passati i primi mesi di ripartenza, abbia messo a fuoco questa questione e la gestisca con grande attenzione.
Cecilia, andiamo sulle domande "spinose" che
credo in molti si aspettano da questa intervista. Partiamo del tuo carattere
sanguigno sappiamo tutti. Sono leggendarie (viste o riportate) le tue sfuriate
in campo prova. Ma per una volta, vorrei sentire la tua campana
Va bene, sono sanguigna. Però voglio
dirti una cosa. Praticamente con tutte le persone con cui ci siamo pizzicati in
arena, abbiamo poi fatto pace. Alle gare c’è anche una stanchezza generale di
tutti che non aiuta.
E poi, di norma chi è sanguigno come me, non è mai rancoroso.
Si litiga e ci si chiarisce, magari quando la testa si è un po' raffreddata. Io
alcune cose non le voglio vedere da nessuno, ma intendiamoci, all’inizio c’era
pure qualcuno sembrava volesse litigare con me apposta per far vedere che lui
non temeva “la Fiorucci”. E smettiamola
anche con la storia dei presunti video o delle foto. La mia discussione in ogni caso inizia e
finisce in campo. Mentre se proprio lo vuoi sapere, io sono stata vittima
“all’incontrario” di questo meccanismo perverso. E la cosa mi ha molto infastidito. Perché va
bene arrabbiarsi, ma pianificare agguati a freddo, proprio no!!!
Puoi capire però che, essendo tu
parte in causa in quanto proprietaria di un cavallo che gareggia in quello
Show, si può obiettare che in questo modo vai a mettere pressione psicologica
ai tuoi competitors e ne puoi trarre un vantaggio. Non sarebbe più giusto
rivolgersi agli Stewards?
Ma io in prima istanza vado sempre
dallo Steward. Sempre. Il problema è che questa categoria, che è agli inizi, è
formata al 99% da persone che gareggiano a loro volta, spesso professionisti. Ed
è un punto debole della catena perché è
chiaro che se ognuno di loro ci lavora in questo settore, allora poi succede
che diventa più faticoso intervenire. Non lo dico per attaccare nessuno, ma è
ovvio, no?
Anzi mi dai l’occasione per dire una
cosa a questo proposito: bisogna cercare, formare e reclutare gli Steward in altra sede, non tra i
cavalieri e men che meno tra i professionisti. Ma secondo te nel Salto Ostacoli
gli ufficiali di gara presenti sono anche concorrenti del circuito?
Aspetta, ti voglio far capire meglio un’altra cosa su quello che mi hai chiesto prima. Io non sono solo proprietaria dei cavalli di Elementa, sono spesso tra gli Sponsor degli Show. E quindi soprattutto come Sponsor mi arrabbio perché NON VOGLIO vedere il mio nome associato a uno spettacolo non decoroso.
Temi un effetto boomerang, lo capisco, visto che negli ultimi tempi l'equitazione è piuttosto al centro di "imboscate social"
Esattamente. Se vogliamo trovare sponsor e magari avere più attenzione nei Media, questo è il primo tema ! Ma lo sai che Taylor Sheridan al Run for a ML ha preteso una visita preventiva VET in stile FEI? E la Nrha ha dovuto concederla. Questo perché gli sponsor investono e certo non vogliono finire sulle graticole mediatiche associate a uno sport dove ci sono fatti controversi e dove magari qualcuno filma tutto e posta davvero tutto sui social.
“Fare le code ai cavalli”. Tutti colpevoli, quindi nessun colpevole …???
Assolutamente no. E’ una cosa odiosa,
persino abominevole quando attuata andando a recidere i nervi della coda con
danni permanenti.
Mi fa enormemente soffrire vedere un cavallo nel paddock che “si sporca” tutto perché non può alzare la coda mentre fa le sue deiezioni o vorrebbe battersi i fianchi durante l’estate per difendersi dalle mosche e non può.... E’ orribile
Ma siamo noi la causa di questa
enorme idiozia. Nel dressage tempo fa
hanno tolto completamente le parti di giudizio che andavano in qualche modo a
legare la prestazione del binomio ai movimenti della coda e quindi al nervosismo presunto dei cavallo. Come per
magia, ora nessuno fa più le code.
Sono molto d’accordo, la cosa
andrebbe chiarita in modo oggettivo. Faccio io un esempio pratico: c’è stato un
tempo negli anni '80 in cui molti di noi ammiravano i grandi culturisti. Poi, chiarito che quasi tutti erano pieni di steroidi e bombe varie, oggi nessuno più è davvero affascinato
da questi fisici quasi deformi. E sono di fatto spariti nel nulla. Basta. Sappiamo tutti
che una coda PERFETTAMENTE FERMA è fasulla. Smettiamola. E’ cosi?
D’altronde la cosa è già vietata nei
regolamenti FISE appena pubblicati (Libro VII, ndr) solo che è quasi
impossibile accertare in modo oggettivo la cosa (quindi da esami del sangue)
come succede per il Doping .
Va quindi eliminata in radice, diamo
l’esempio in Europa. Anche perché se aspettiamo gli americani…diciamo che trovo
la loro sensibilità un po' ….diversa in materia doping e dintorni.
Ho letto alcuni tuoi pezzi in
proposito. Tema spigoloso, non credo che Nrha rinuncerà al prezzo pieno della
loro tessera e so che IRHA ha già fatto dei tentativi in questo senso.
Bisognerebbe capire (da Irhba, dalla Fise) se i costi della nostra associazione
non possano piuttosto essere ricavati da altre entrate e quindi poter avere
tutti solo la tessera Nrha senza farne due.
Ma voglio dire anche un’altra cosa: quanti sono i cavalieri in Italia che davvero corrono per il Milione e quindi hanno bisogno che tutti gli introiti vadano nel LTE ? Li contiamo su due mani. Non è per me allora un punto fondamentale. Guardo verso l’Italia e iniziative che fanno bene alla base. Non a caso al Maturity fatto a casa Elementa ho voluto dedicare più montepremi ai livelli più bassi e non a caso sono sponsor dei campionati italiani, che quest’anno peraltro sono stati organizzati davvero bene.
Non scherzare, nella mia scuderia io sono il motore e centro. Giorno dopo giorno. Cira si occupa del Training, io della facility. Ma un grande ringraziamento devo farlo alla mia dolce metà, Giuseppe. Non sono una da smancerie, ma devo riconoscere che è lui il vero horseman di famiglia, sempre al mio fianco nelle nostre avventure.
Che rapporto hai invece con la tua trainer ML Dollar?
E’ il punto centrale di un Team che funziona. Cira è molto brava, ma anche molto meticolosa. nella gestione dei cavalli non lascia nulla al caso e ha una routine giornaliera molto precisa per ogni singolo animale in lavoro. Ma sa essere anche molto dolce, scherzosa. Solo che siccome di carattere è schiva e timida , magari a qualcuno risulta pure antipatica. Non è quella che al primo contatto si apre. Va scoperta, giorno per giorno.Cira e Cecilia, le due CC. Praticamente due carabinieri in
scuderia?
Ah si. Per questo andiamo d’accordo. Anzi, per quanto
riguarda scuderie e paddock io sono ancora più pignola. Controllo personalmente
lo stato dei box e la pulizia dei cavalli, la qualità dei foraggi e
mangimi e delle lettiere. E lo faccio
tutti i giorni, a campione, toccando con mano.
Quindi le famose incazzature di Maria
Cecilia succedono anche a Bracciano
Puoi starne certo. Quello che chiedo
alle gare agli altri, in primis lo chiedo ai miei . Abbiamo diversi assistenti qui da noi e certo, mi piace
fare crescere i giovani con un modo diverso, più rispettoso del cavallo e meno
ansiogeno sui risultati immediati.
Ma bada bene, voglio anche un team che la pensi
davvero così. Quindi non credere, ogni tanto urlo anche ai miei ragazzi e se
necessario, li faccio scendere di sella. Non faccio sconti a nessuno e se qualcuno non è
in linea con la filosofia Elementa è bene che vada rapidamente altrove.
Cecilia in sella. Ti abbiamo visto soffrire e divertirti. Sarai in gara anche nel prossimo futuro? Riesci ad allenarti a casa ? E tua figlia, che era con te durante il Maturity, seguirà le tue orme?
Mia figlia (foto, con Arcese) è ancora un pò verde per le gare. Adora i cavalli, ma più da terra. Vedremo se, compatibilmente con gli studi in Legge, vorrà anche cimentarsi in arena anche come cavaliere. Io? Ci puoi scommettere che sarò in gara. A cavallo, l'anno scorso salivo si e no una volta a settimana. Anche se (te lo dico sinceramente) adesso non monto dal Futurity.
La verità è che mi diverto davvero a partecipare attivamente alle gare e che dirti...spero che le persone vedano con simpatia questo mio lato sportivo, dove in qualche modo, mi espongo senza sconti. Cira si sta impegnando moltissimo a mettermi sulle manovre, quando entro in arena soffre più di quando entra lei (!) e va beh.. diciamo che...dovrò lavorare sugli stop (lo so , lo so!) . Il Custom (Custom Made Gun, vincitore al Run for a ML 2019, ndr!) mi ha messo in sella, ho una fiducia assoluta in lui. Ma capisco che è tempo di lasciarlo un pò rifiatare. Ho acquistato due ottimi soggetti giovani, un bellissimo Topsail Whiz del gruppo di cavalli di Cira e il Frozen Natrasha già Reserve con Midili a Cremona. Però stavolta, visto che sono cavalli molto giovani, giuro che mi allenerò di più di quanto facevo l'anno scorso, per fare binomio!
Divertiamoci rispettando i nostri cavalli. Cerchiamo di diventare un "esempio" positivo nel mondo equestre. Smettiamo di pensare che se una cosa è sempre stata fatta in un modo, non si possano cambiare le cose. Alla mia età io ho ancora voglia di essere un pò rivoluzionaria. E voi no?