14 gen 2022

L'INTERVISTA: IL REINING SECONDO ELEMENTA, ANNO 2022

LA SUA VISIONE DEL REINING E QUALCHE DOMANDA SPINOSA: CONOSCIAMO MEGLIO   LA  PASIONARIA DI BRACCIANO 
IL REINING RELOADED. CHI HA PAURA DI MARIA CECILIA? 

La “pasionaria del Reining“ è comparsa sulla scena dei cavalli scivolatori  nel 2018 arrivando come un autentico tornado a scuotere le fondamenta delle decennali e granitiche certezze della nostra Associazione.

E ha subito infiammato gli animi, per la sua intenzione di cambiare alcune regole d’ingaggio del nostro sport, con la richiesta al tempo quasi sacrilega di sacrificare la gara più importante nel Mantra dei reiners di tutte le latitudini: il Futurity 3 ANNI.

Due sono infatti le grandi Crociate di Maria Cecilia: spostare l’inizio gare a 4 anni e il Welfare animale, tema su cui da subito ha battuto i pugni sul tavolo, in un mondo equestre che non è fatto esattamente da candide educande.

Sia chi pensava che volesse scalare l’associazione a colpi di piccone, sia chi riteneva che fosse una meteora destinata a sparire nel cielo estivo, si è però sbagliato. Ad oggi quella di Elementa è stata una traiettoria breve-ma- intensa: dal primissimo circuito da un Milione promesso nel 2018, passando per la prestigiosa Premiere di Verona 2019 fino all’ultimo Maturity organizzato a casa Elementa e un paio di campionati Italiani sponsorizzati.  

Le pastoie del Covid hanno forse  messo un freno alla sua corsa, ma forse ha anche permesso a tutti di fare qualche utile riflessione per cogliere il buono delle sue proposte e ai pontieri di lavorare per creare punti di contatto e non di divisione.

 Che lo vogliate o no – Maria Cecilia Fiorucci è senza dubbio la new entry  più discussa del mondo reining  . O la ami o la odi, dice qualcuno. Tra chi la teme e chi ci ironizza sopra, chi ha davvero paura di Maria Cecilia? ECCO L'INTERVISTA (01/2022)

Maria Cecilia, iniziamo a dire una cosa. E’ vero che  che la tua passione per l’equitazione si è accesa improvvisamente nella tua vita pochi anni fa, come sostiene qualcuno – e che quindi non ha così senso che tu venga a spiegare il verbo alla comunità equestre?

 Mi fa piacere che mi dai l’occasione di partire da questa cosa.

La realtà è che da una vita con la mia famiglia siamo nei cavalli. Ricordo che mio padre, oltre 30 anni fa, acquistò per me uno stallone palomino Quarter da performance e poi fu la volta di due splendide fattrici Quarter. In famiglia allora seguivamo soprattutto mia sorella che da giovane gareggiava già a livello internazionale nel dressage, ma il cuore di mio padre batteva forte per il western style e per i mitici “cavalli dei cowboys” e  che dire, questa passione evidentemente me l’ha attaccata. La morfologia, il carattere, il portamento di questi cavalli lo ha sempre affascinato.  E io ancora oggi li guardo anche con i suoi occhi. 

A livello equestre come tantissimi nei dorati anni ‘anta, sono partita con la monta inglese; allora facevo lezione con una Istruttrice di salto molto brava, Flaminia Luciani.  La voglio ricordare perché era una donna che univa un rigore assoluto in sella con un rispetto enorme per i cavalli. Ed è questa una cosa che ha saputo trasmettermi per la vita, forse il suo insegnamento più grande. Ho quindi sempre avuto cavalli a casa, non tanti quanti adesso, ma chi pensa che sono saltata fuori da un cespuglio per caso perché ero annoiata della mia vita, si sbaglia di grosso.

Chi non ti ama pensa che tu voglia addestrare i cavalli a carote e carezze e che secondo te, i cavalli non si toccano nemmeno con un fiore .   Mi piacerebbe capire dalla tua voce autentica, quale è la tua filosofia equestre e cosa ti infastidisce davvero di alcune metodiche diciamo così più tradizionali o  invasive.

Ancora con le carote e le mele….

Va beh. Allora fatti dire che si, è vero – carote e mele non mancano mai ai miei cavalli - E quindi? Magari non servono ad addestrare, ma sono un importante segno di gentilezza e riconoscenza verso questi splendidi animali. E guarda che queste creature sanno riconoscere la gentilezza più ancora che la forza bruta. Glielo vedi negli occhi, nel respiro calmo. E sai una cosa? Un po' di tutto questo, del clima sereno che si respira in scuderia – guarda un po', influisce alla fine anche sull’addestramento.

Dopo di che, lo dico una volta per tutte, so come si svolge il Training di un cavallo e so che ci sono anche dei momenti di scontro durante l’apprendimento. Non è questo che mi disturba. Però a patto che ogni reazione del cavaliere sia sempre giusta, proporzionata e con  il Timing corretto. Un cavallo non è MAI un mezzo per sfogare la rabbia, l’inadeguatezza  o la frustrazione del cavaliere.

A me danno fastidio le reazioni  eccessive, i gesti senza senso che non portano nulla al dialogo con il cavallo ma servono solo a sfogare la frustrazione del cavaliere. Mani, speroni, redini azioni che a volte vedo fare a casaccio e che mascherano solo una grande insicurezza.

E certo,  quando questo capita durante uno Show in campo prova, dove un cavallo-atleta avrebbe bisogno soprattutto di una routine serena prima di entrare in  gara, la cosa mi fa inc……….are ancora di più, come sapete bene.

Una visione che a leggere qui è un po' diversa dalla fama che ti precede in ogni discussione

Perché fa comodo pensare che sia io la “pazza” o farmi i sorrisini dietro le spalle  ammiccando al fatto che tanto a cavallo bisogna usare in ogni caso la forza.

Se poi vi  fa ridere la parola Etica, allora facciamone un discorso puramente sportivo: i nostri cavalli (ad oggi) sono già super selezionati all’origine. Se non hanno i numeri per gareggiare , vadano a fare passeggiate o altro. Se invece hanno dei limiti, vadano utilizzati al livello corretto. Le cose fatte con la forza non portano a nessun risultato sportivo.

Ma riconosco che a volte non c’è solo il cattivo addestratore, ma anche il cattivo proprietario che invece di comprendere "dove si trova", spinge solo l’acceleratore sul "tutto e subito".

E' solo una questione di correzioni/aiuti o anche di svolgimento delle sessioni di allenamento?

 Ma vedi, lo stesso ragionamento vale ovviamente anche  per l’infinita ripetizione di uno stop, di uno spin. Vedo di notte persone fensare i cavalli mille volte anche dopo avere ottenuto ottime esecuzioni. Ma perché, cosa mai state cercando? La curva di attenzione precipita dopo un certo punto. Anche nel senso del tempo complessivo impiegato per lo schooling.

Allargando il tiro, penso che alla fine un comportamento scorretto da parte di alcuni professionisti genera emulazione nei più giovani, nei Non Pro. Allora vedi certi ragazzi che hanno si e no 10 ore di sella, salire e picchiare e strattonare.

 Insomma è proprio una cosa sbagliata, un meccanismo che va  cambiato e rivoltato. Su questi punti non sono io che devo ancora capire come funziona il Reining, sono queste persone che devono capire che non siamo più nel far west. E adeguarsi.

 C’è tutta una mitologia sulle tue famose discussioni in campo prova e ci torneremo tra un attimo. Ma nel concreto, tu in verità hai provato a mettere alcuni paletti negli eventi che hai organizzato in questi anni

Esatto. A Verona 2019, al Maturity organizzato alle Arene nel 2020 e in quello nella nostra tenuta a settembre scorso, ho cercato di mettere alcune regole più precise e mi sembra che in diversi casi si sia seguito il nostro esempio.

Un limite preciso per montare un cavallo nelle 24ore (1H30’), una presenza più importante degli Stewards a tutti gli orari, una NO Riding Zone notturna che valga per tutti, cavalli e cavalieri.

Anche questa ultima cosa all’inizio è stata vista come impraticabile, quasi un’eresia non montare di notte nel nostro mondo.

Ma vedi, io non sono affatto una “talebana” come alcuni pensano. Capisco che se uno ha tanti cavalli ad uno Show o magari sta diluviando e non ci sono altre arene coperte agibili, si abbia  bisogno di usare l’arena di gara per fare practice fino a tarda sera. Non dico che alle otto bisogna spegnere le luci (come avevano proposto alla ultima Nrbc) , ma credo che una pausa fisiologica dalla mezzanotte sia salutare anche per le persone, oltre che per i cavalli. Poi, se ci sono situazioni particolari di affollamento in un dato giorno, non è certo un problema essere un minimo flessibili. Basta usare il buon senso.

E’ vero che hai iniziato i lavori nella tua tenuta di Bracciano  per la costruzione della nuova arena di gara ?

Vero, abbiamo iniziato e le ruspe sono al lavoro. Bello da un lato, ma avere un cantiere in casa è sempre impegnativo. E infatti nel 2022 certamente dovrò mettere in pausa la parte gare a casa. Continuerò comunque a sostenere Irha in alcune iniziative , come ho già fatto in questi anni. E anche a sostenere il Parareining come ho già fatto in questi anni, perché penso che un ambiente “privilegiato” come è quello sportivo equestre, debba impegnarsi per il sociale e per le persone più fragili

La Fiorucci e il Milione. Nel 2018 Elementa annunciò un cambiamento epocale: un circuito da un Milione di Euro dedicato ai 4 anni che avrebbe dovuto “far dimenticare” il Futurity 3 anni.

Non mi prendi in castagna. Quel milione è ancora lì e quando avremo il posto rimodernato e la nuova arena, quando il Covid la smetterà di mettere il freno agli eventi sportivi, saremo in prima linea per fare il Grand Opening di Elementa con quel montepremi. Noi l’anno dopo quell’annuncio abbiamo saggiato il terreno a Verona (ed è stato comunque un investimento importante), uno Show che è stato un grande successo, dopo di che tutto si è inceppato con la pandemia. Datemi fiducia e non vi deluderò.

Ma ripercorrendo quei primi anni di rapporti turbolenti, quale è la tua sensazione

Mamma mia, all’inizio sembravo un’eretica in Chiesa. Ma oggi, molte delle persone che al tempo mi osteggiavano ,  hanno capito meglio il senso della mia proposta.

Con Cuoghi all’inizio fu scontro, ma oggi abbiamo sviluppato – mi piace pensare – una bella amicizia. Io parto da un ragionamento, non da un capriccio. Vuoi la mia opinione sui 3 anni? Noi non abbiamo una catena di montaggio all’americana e non abbiamo nemmeno i loro numeri.  Centrare tutto su una unica gara fatta a tre anni per me è sbagliato. Dobbiamo dare e mantenere il valore dei nostri cavalli nel tempo, premiare di più gli allevamenti (con premi in denaro!), organizzare gare ed eventi per cavalli adulti. 

Nota bene, ho un grande affetto per l’attuale Presidente Eleuterio Arcese e so lui ha da sempre il sogno del Big Futurity italiano milionario. Non condivido questa impostazione però a tutti i costi. Per me è più importante non mettere tutte le fiches nello stesso paniere, i cavalli devono avere una vita agonistica mediamente più lunga.

Ma qualcosa dell’idea iniziale l’avrà cambiata anche la Fiorucci, nel frattempo sui 3 anni?

Si, non sono più così oltranzista come ero all’inizio sull’idea che al mio Show non possano partecipare i cavalli che hanno fatto la gara dei tre anni. E’ una forzatura, le persone vanno convinte con i fatti,  non con i divieti.

La presenza di un Futurity Europeo già strutturato sui 4 anni tra gli show internazionali, non può essere un alleato di questa tua idea?

Certo che si. In fondo mettiamo molti soldi ogni anno nel Nomination, ovviamente nel momento in cui potrò organizzare lo Show dei 4 anni vorrei farlo in partnership con l’evento europeo. Non avrebbe senso il contrario. E poi, se guardate in giro, già nelle altre nazioni europee mettono l’accento maggiore sulla gara dei 4 anni, che infatti va nel palinsesto del sabato sera. E’ una tendenza e io credo davvero che sia la strada giusta anche per il reining italiano.

I rapporti con il  Board Irha?

Ottimi, come ti ho detto ho grande affetto e stima sia per
Cuoghi (ora in Irhba) che per Arcese, il nostro attuale Presidente. E questo suo gruppo rinnovato del Board non mi dispiace affatto, ha margine per crescere e acquistare sempre maggiore credibilità, anche in Europa, dove al momento…. siamo più scoperti.

Parli della attuale distribuzione degli Show principali verso l’estero?

Eh beh, diciamo che il Board Europeo, su cui si è riusciti in corsa  a settembre scorso ad innestare la figura di Filippo Masi in nostra rappresentanza – come dire - tira decisamente altrove. Si è visto nella programmazione 2022. Io tifo per l’Italia e credo che almeno uno degli Show europei debba tenersi ogni anno nel nostro Paese. Per una questione di peso, di numeri. Ma per questo bisogna esserci, contare, crederci. Confido che il nostro Direttivo nazionale, passati i primi mesi di ripartenza, abbia messo a fuoco questa questione e la gestisca con grande attenzione. 

Cecilia, andiamo sulle domande "spinose" che credo in molti si aspettano da questa intervista. Partiamo del tuo carattere sanguigno sappiamo tutti. Sono leggendarie (viste o riportate) le tue sfuriate in campo prova. Ma per una volta, vorrei sentire la tua campana 

Va bene, sono sanguigna. Però voglio dirti una cosa. Praticamente con tutte le persone con cui ci siamo pizzicati in arena, abbiamo poi fatto pace. Alle gare c’è anche una stanchezza generale di tutti che non aiuta.

E poi,  di norma chi è sanguigno come me, non è mai rancoroso. Si litiga e ci si chiarisce, magari quando la testa si è un po' raffreddata. Io alcune cose non le voglio vedere da nessuno, ma intendiamoci, all’inizio c’era pure qualcuno sembrava volesse litigare con me apposta per far vedere che lui non temeva “la Fiorucci”.  E smettiamola anche con la storia dei presunti video o delle foto.  La mia discussione in ogni caso inizia e finisce in campo. Mentre se proprio lo vuoi sapere, io sono stata vittima “all’incontrario” di questo meccanismo perverso.  E la cosa mi ha molto infastidito. Perché va bene arrabbiarsi, ma pianificare agguati a freddo, proprio no!!!

Puoi capire però che, essendo tu parte in causa in quanto proprietaria di un cavallo che gareggia in quello Show, si può obiettare che in questo modo vai a mettere pressione psicologica ai tuoi competitors e ne puoi trarre un vantaggio. Non sarebbe più giusto rivolgersi agli Stewards?

Ma io in prima istanza vado sempre dallo Steward. Sempre. Il problema è che questa categoria, che è agli inizi, è formata al 99% da persone che gareggiano a loro volta, spesso professionisti. Ed è un punto debole della catena  perché è chiaro che se ognuno di loro ci lavora in questo settore, allora poi succede che diventa più faticoso intervenire. Non lo dico per attaccare nessuno, ma è ovvio, no?

Anzi mi dai l’occasione per dire una cosa a questo proposito: bisogna cercare, formare e reclutare  gli Steward in altra sede, non tra i cavalieri e men che meno tra i professionisti. Ma secondo te nel Salto Ostacoli gli ufficiali di gara presenti sono anche concorrenti del circuito?

Aspetta, ti voglio far capire meglio un’altra cosa su quello che mi hai chiesto prima. Io non sono solo proprietaria dei cavalli di Elementa, sono spesso tra gli Sponsor degli Show.  E quindi  soprattutto come Sponsor mi arrabbio perché NON VOGLIO vedere il mio nome associato a uno spettacolo non decoroso.

Temi un effetto boomerang, lo capisco, visto che negli ultimi tempi l'equitazione è piuttosto al centro di "imboscate social" 

Esattamente. Se vogliamo trovare sponsor e magari avere più attenzione nei Media, questo è il primo tema !  Ma lo sai che Taylor Sheridan al Run for a ML ha preteso una visita preventiva VET in stile FEI? E la Nrha ha dovuto concederla. Questo perché gli sponsor investono  e certo non vogliono finire sulle graticole mediatiche associate a uno sport dove ci sono fatti controversi e dove magari qualcuno filma tutto e posta davvero tutto  sui social.

 Allora dimmi tu, dico cose da pazzi o è una questione che dovrebbe essere comprensibile ormai pure ai gatti ? 


Visto che ci stiamo scaldando, tocchiamo l’altro argomento delicato.
“Fare le code ai cavalli”. Tutti colpevoli, quindi nessun colpevole …???

Assolutamente no. E’ una cosa odiosa, persino abominevole quando attuata andando a recidere i nervi della coda con danni  permanenti.

 Ma non mi sottraggo alla tua provocazione. Si, è vero - anche io stessa ne sono stata vittima comprando cavalli negli States. Perché lì è una pratica talmente diffusa e “normale” che sgranano gli occhi quando gli fai notare questa cosa. Ma io l’ho capito solo dopo un po' di tempo. 

Mi fa enormemente soffrire vedere un cavallo nel paddock che “si sporca” tutto perché non può alzare la coda mentre fa le sue deiezioni o vorrebbe battersi i fianchi  durante l’estate per difendersi dalle mosche e non può.... E’ orribile

Ma siamo noi la causa di questa enorme idiozia.  Nel dressage tempo fa hanno tolto completamente le parti di giudizio che andavano in qualche modo a legare la prestazione del binomio ai movimenti della coda e quindi  al nervosismo presunto dei cavallo. Come per magia, ora nessuno fa più le code.

Sono molto d’accordo, la cosa andrebbe chiarita in modo oggettivo. Faccio io un esempio pratico: c’è stato un tempo negli anni '80 in cui molti di noi ammiravano i grandi culturisti. Poi, chiarito che quasi tutti erano pieni di steroidi e bombe varie, oggi nessuno più è davvero affascinato da questi fisici quasi deformi. E sono di fatto spariti nel nulla. Basta. Sappiamo tutti che una coda PERFETTAMENTE FERMA è fasulla. Smettiamola. E’ cosi?

 Bell'esempio, condivido. E’ ora di dire basta a questa pratica e la cosa non può che partire dal nostro interno e dal chiarire la cosa in modo esplicito sul Rule Book Nrha.

D’altronde la cosa è già vietata nei regolamenti FISE appena pubblicati (Libro VII, ndr) solo che è quasi impossibile accertare in modo oggettivo la cosa (quindi da esami del sangue) come succede per il Doping .

Va quindi eliminata in radice, diamo l’esempio in Europa. Anche perché se aspettiamo gli americani…diciamo che trovo la loro sensibilità un po' ….diversa in materia doping e dintorni.

 A proposito di americani, arriveremo ad avere una tessera unica ?

Ho letto alcuni tuoi pezzi in proposito. Tema spigoloso, non credo che Nrha rinuncerà al prezzo pieno della loro tessera e so che IRHA ha già fatto dei tentativi in questo senso. Bisognerebbe capire (da Irhba, dalla Fise) se i costi della nostra associazione non possano piuttosto essere ricavati da altre entrate e quindi poter avere tutti solo la tessera Nrha senza farne due.

Ma voglio dire anche un’altra cosa: quanti sono i cavalieri in Italia che davvero corrono per il Milione e quindi hanno bisogno che tutti gli introiti vadano nel LTE ? Li contiamo su due mani. Non è per me allora un punto fondamentale. Guardo verso l’Italia e iniziative che fanno bene alla  base. Non a caso al Maturity fatto a casa Elementa  ho voluto dedicare più montepremi ai livelli più bassi e non a caso sono sponsor dei campionati italiani, che quest’anno peraltro sono stati organizzati davvero bene. 

Ma nel tuo centro sulle colline di Bracciano, tu sei presente o sei una di quelle Owners che si fanno vive una volta alla settimana

Non scherzare, nella mia scuderia  io sono il motore e centro. Giorno dopo giorno. Cira si occupa del Training, io della facility. Ma un grande ringraziamento devo farlo alla mia dolce metà, Giuseppe. Non sono una da smancerie, ma devo riconoscere che è lui il vero horseman di famiglia, sempre al mio fianco nelle nostre avventure.

Che rapporto hai invece con la tua trainer ML Dollar?

E’ il punto centrale di un Team che funziona. Cira è molto brava, ma anche molto meticolosa. nella gestione dei cavalli non lascia nulla al caso e ha una routine giornaliera molto precisa per ogni singolo animale in lavoro. Ma sa essere anche molto dolce, scherzosa. Solo che siccome di carattere è schiva e timida , magari a qualcuno risulta pure antipatica. Non è quella che al primo contatto si apre. Va scoperta, giorno per giorno.

Cira e Cecilia, le due CC. Praticamente  due carabinieri in scuderia?

Ah si. Per questo andiamo d’accordo. Anzi, per quanto riguarda scuderie e paddock io sono ancora più pignola. Controllo personalmente lo stato dei box e la pulizia dei cavalli, la qualità dei foraggi e mangimi  e delle lettiere. E lo faccio tutti i giorni, a campione, toccando con mano.

Quindi le famose incazzature di Maria Cecilia succedono anche a Bracciano

Puoi starne certo. Quello che chiedo alle gare agli altri, in primis lo chiedo ai miei . Abbiamo diversi assistenti qui da noi  e certo, mi piace fare crescere i giovani con un modo diverso, più rispettoso del cavallo e meno ansiogeno sui risultati immediati.

Ma bada bene, voglio anche un team che la pensi davvero così. Quindi non credere, ogni tanto urlo anche ai miei ragazzi e se necessario, li faccio scendere di sella. Non faccio sconti a nessuno e se qualcuno non è in linea con la filosofia Elementa è bene che vada rapidamente altrove. 

Cecilia in sella. Ti abbiamo visto soffrire e divertirti. Sarai in gara anche nel prossimo futuro? Riesci ad allenarti a casa ? E tua figlia, che era con te durante il Maturity, seguirà le tue orme?

Mia figlia (foto, con Arcese) è ancora un pò  verde per le gare. Adora i cavalli, ma più da terra. Vedremo se, compatibilmente con gli studi in Legge, vorrà anche cimentarsi in arena anche come cavaliere. Io?  Ci puoi scommettere che sarò in gara. A cavallo, l'anno scorso salivo si e no una volta a settimana. Anche se (te lo dico sinceramente) adesso non monto dal Futurity.

La verità è che mi diverto davvero  a partecipare attivamente alle gare e che dirti...spero che le persone vedano con simpatia questo mio lato sportivo, dove in qualche modo, mi espongo senza sconti. Cira si sta impegnando moltissimo a mettermi sulle manovre, quando entro in arena soffre più di quando entra lei (!) e va beh.. diciamo che...dovrò lavorare sugli stop (lo so , lo so!) . Il Custom (Custom Made Gun, vincitore al Run for a ML 2019, ndr!) mi ha messo in sella, ho una fiducia assoluta in lui. Ma capisco che è  tempo di lasciarlo un pò rifiatare. Ho acquistato due ottimi soggetti giovani, un bellissimo Topsail Whiz del gruppo di cavalli di Cira e il Frozen Natrasha già Reserve con  Midili  a Cremona. Però stavolta, visto che sono cavalli molto giovani, giuro che mi allenerò di più di quanto facevo l'anno scorso, per fare binomio!

Un messaggio per i gli appassionati di Reining? 
Divertiamoci rispettando i nostri cavalli. Cerchiamo di diventare un "esempio" positivo nel mondo equestre. Smettiamo di pensare che se una cosa è sempre stata fatta in un modo, non si possano cambiare le cose. Alla mia età io ho ancora voglia di essere un pò rivoluzionaria. E voi no? 

____
Intervista per MP Reining News
Gennaio 2022