- la capienza consentita non può superare il 25% di quella massima e non può comunque essere superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 spettatori per quelli al chiuso;
- utilizzo esclusivo di posti a sedere preassegnati;
- rispetto delle linee guida adottate dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel caso in cui non sia possibile rispettare le condizioni suindicate gli eventi devono svolgersi senza pubblico.
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NOTA A MARGINE: L'applicazione della norma è chiara per quasi tutti gli sport.
Per l'equitazione, soprattutto quando si parla di "eventi minori", il confine tra impianto aperto/chuso è molto sottile e in alcuni casi non ben definito, a parte i capannoni fieristici o altri impianti sportivi che nascono già con le tribune coperte per il pubblico e quindi sono ovviamente impianti al chiuso.
Molte arene del circuito Reining hanno infatti solo il tetto e il pubblico si dispone all'esterno in modo casuale, oppure le arene coperte sono chiuse ma non hanno spazi per il pubblico che guarda solo dal fronte esterno del lato di uscita.
Nei nostri eventi poi , il pubblico si muove ed è praticamente impossibile confinarli in un posto a sedere definito e numerato (come per il Calcio) a parte magari il caso degli Special nazionali dove un maggior controllo sulle tribune è operabile da personale addetto. Nelle occasioni regionali o di circuiti minori, infine, è vero che la maggior parte dei presenti agli eventi sono tesserati o familiari di tesserati. E l'accesso dei tesserati ai Centri Equestri, ad esempio, è comunque possibile.
Il consiglio? Parlarne con i propri comitati regionali Fise, chiedere in ogni caso documentazione Covid (scheda familiare),, dove è possibile controllare temperatura all'ingresso e tenere traccia di tutti gli ingressi. Infine utilizzare come sempre la norma più importante di tutte: il buon senso!