EHV-1 CRONACHE DAL CENTRO DI UN DISASTRO.
Le autorità FEI parlano di una esplosione del virus come non succedeva da decenni. Quattro decessi nel week end.
Erika Swartz, è un'amazzone svedese. Una dei tanti addetti ai lavori bloccati ormai da oltre dieci giorni in quarantena con i cavalli sul terreno di gara dello Spring Tour di Valencia. La sua testimonianza ha già fatto il giro dei social. Erika ha 16 cavalli nel suo Team (5 sono suoi), di cui 12 sono malati. Molti sono infatti i cavalli qui a Valencia ad avere sintomi (84 su 150 circa in totale), alcuni stanno malissimo, 11 sono stati ricoverati in cliniche esterne. Quattro sono stati gli ultimi decessi nel week end. Qui al centro equestre ci sono 2 veterinari
in servizio H24 che praticamente non dormono da dieci giorni. E intorno c'è solo tristezza e la consapevolezza di essere impotenti contro una malattia subdola e dai sintomi neurologici che possono davvero essere devastanti quando la malattia si manifesta nella sua piena gravità. C'è voluto tempo a decidere e poi organizzare la separazione dei cavalli sani da quelli malati, per giorni hanno vissuto fianco a fianco senza distinzioni. Erika non ha più gareggiato appena ha appurato che uno dei suoi cavalli aveva la febbre, ma ci sono voluti giorni - nonostante le tante voci che giravano tra i box e i diversi cavalli che si ammalavano di giorno in giorno - a fermare ufficialmente le cose. Gli organizzatori probabilmente non hanno subito fermato i nuovi ingressi, non c'è stato un tempestivo arrivo di una Task Force veterinaria (le autorità locali hanno bloccato le gare presidiano la zona ma non hanno agito con tempestività ad esempio sullo stallaggio separato dei cavalli), chi è andato via senza fare i controlli ha solo contribuito a farsi inconsapevole veicolo di virus. Dice ancora Erika, davvero sconsolata "Ora ci hanno diviso in due zone, una con i cavalli sani e una con quelli malati. Non dobbiamo avere alcun contatto tra noi, ,nemmeno ltra e persone. Una delle nostre groom è rimasta con i cavalli sani, ma non possiamo vederla, siamo fisicamente separati. Rispondo ogni giorno a decine di messaggi. Tutti sembrano dispiaciuti di saperci qui in quarantena, ma a me non importa di essere qui. Ora è una questione di vita o di morte. Amo i miei cavalli. E io voglio solo riportare a casa tutti i miei cavalli VIVI ! "Come sappiamo le autorità FEI e le Federazioni nazionali, hanno preso provvedimenti bloccando quasi ovunque le competizioni. La partita si gioca nei prossimi giorni e molto dipenderà anche dall'effettiva disponibilità e diffusioni dei vaccini. Un tema quest'ultimo che in modo quasi sinistro sembra attraversare trasversalmente le due epidemie, Corona Virus umano da un lato e Herpes Equino dall'altro....
QUI LA SUA TESTIMONIANZA PER WORLDSHOWJUMPING.COM