I fatti. Durante una gara di Salto Ostacoli, il cavallo rifiuta un salto, il cavaliere ci va giù pesante con il frustino, la Giuria gli dice che può proseguire e il ragazzo riprova, sempre con esito negativo. E ancora giù di frustino. Qualcuno riprende la scena e mette in rete la cosa.
Jimmi Ghione arriva così in un nano secondo dal Presidente FISE Marco di Paola il quale non ha esitazioni "Condotta censurabile, sia per quanto riguarda il ragazzo, che la Giuria che lo lascia riprovare. Giuria e cavaliere sono già stati prontamente deferiti alla Giustizia Sportiva, che emetterà la sentenza in poche settimane". Una condanna di sospensione è praticamente certa e la Giustizia Sportiva è rapidissima nell'emettere squalifiche e sospensioni, se confrontata ad eventuali procedimenti civili/penali. In TV su Striscia arriva anche il cavaliere, confuso e stordito da questa notorietà non voluta. Il ragazzo si scusa in diretta, dice che si è fatto prendere la mano e giura che non lo farà più.
So cosa pensano gli amici Reiner maramaldi "sotto lo Stetson": beh, nelle nostre gare
il frustino manco si può portare in arena ed il solo toccare il cavallo con una mano (anche se per lodarlo) costa 5 punti di penalità. Lo sappiamo bene, ma non è questo il punto perchè i pochi minuti di gara sono solo un piccolo tassello della filiera. E anche questo lo sappiamo beneNon mi cimento certo in inutile tirate polemiche o moraliste. Le immagini non sono "demoniache" ma rimangono brutte da vedere e soprattutto non parlano certo di quello sport equestre che vorremmo trasmettere all'esterno e agli allievi. Dico solo che - ragazzi! - l'asticella della sensibilità della pubblica opinione si è molto alzata negli ultimi anni (pensate al Presidente del Comitato Olimpico a Tokio che si è dimesso ieri perchè in conferenza stampa aveva detto che le donne sono "un pò troppo chiacchierone") . E la cosa è ancora più vera nei casi di maltrattamenti verso gli animali (per fortuna) . In più la bomba dei social è un cocktail micidiale world wide e immediato che nel bene e nel male, è sempre pronto ad esplodere trasformando un idolo delle folle in un esempio negativo da additare .
Fare sport con i cavalli sarà sempre più in futuro, un esercizio di stile che dovrà unire al talento e alle capacità atletiche, anche una rinnovata attenzione a tutta l'area del cosiddetto welfare animale. Lo dicono ormai anche i regolamenti federali, lo dice il buon senso. Il pubblico vuole vedere collaborazione e partnership tra cavallo e cavaliere, non una mera sottomissione. Il futuro, piaccia o non piaccia, è in questa direzione.
Anche in questo caso il cavaliere si è poi scusato con tutti ed è stato deferito alla giustizia sportiva