28 ago 2020

MATTEO PETRILLO: VIDEOMAKER? QUESTIONE DI TECNICA, COME NEL REINING


Matteo Petrillo, classe 1996 (quasi un Millenium).  Dopo la regia del Salone del Cavallo On Line, Giancarlo Doardo gli ha affidato anche la regia dell'Evento Derby di settembre a Cremona  Molti lo conoscono già come Reiner (ha corso diverse stagioni come LTD Open ed è Tecnico federale di I Livello Fise), ma Matteo è prima di tutto un professionista del settore media e dintorni. Da anni collabora nel Team di Bonaga Communication e nel tempo di è specializzato proprio  come regista e videomaker. 
Di recente ha prodotto alcuni Shorts o Video promozionali per scuderie e allevamenti davvero molto di effetto (spaccano, come si dice!). Ed è proprio su questo progetto che gli chiediamo come ha sviluppato questa nuova formula. Lo incontriamo mentre sta preparando assieme ad Andrea le nuove grafiche che accompagneranno il Derby di Cremona.
Matteo, abbiamo visto on line i tuoi nuovi  Video promozionali (VEDI I LINK QUI SOTTO) e ci hanno davvero colpito. Ci dici qualcosa di questo progetto?
Come sai, a parte gli studi svolti in questo campo, professionalmente collaboro  ormai da qualche anno con Andrea Bonaga; ho quindi avuto modo di approfondire sul campo alcuni aspetti di backstage e da un pò accarezzavo l'idea di dare una forma più precisa al concetto di promozione del nostro sport. Ed eccoci qui. Promo mirati, girati con tecnica e mezzi adeguati e speriamo..di effetto !
E' arrivato il momento della resa dei conti tra gli Spot Video patinati "versus" carta stampata? 
Si, c'è anche questo ma non solo.
Certamente c'è stata una crescita esponenziale del web e dei social, che sta rendendo ormai molto "familiare" il rapporto dell'utente medio con le clip video, anche grazie a smart phone di ultima generazione. Però è anche vero che tutto questo porta molti a pensare che tutto nei media sia semplicemente improvvisazione e spontaneità e questo brucia un pò il mercato, se capisci cosa intendo.
Intendi dirmi che Internet 2.0  ci ha dato la democrazia del web, ma poi il professionismo rimane un'altra cosa?
Esatto. Parliamo ad esempio di una Clip Video. In quei pochi minuti ogni ripresa, ogni dialogo, le luci,
gli effetti aggiunti in post-produzione sono tutti frutto di un ragionamento professionale. A monte c'è uno studio sul target da raggiungere  e sul messaggio che il cliente vuole divulgare, dopo di che c'è la necessità di raggiungere questo obiettivo, usando le immagini e le parole giuste.
Riesci a trasmettere questa idea ai tuoi clienti? Lo dico perchè nello sport, a volte è più difficile far passare un messaggio di questo tipo.
Guarda. Devo dirti che alcune persone hanno subito afferrato il concetto e capito la differenza. Mi ha colpito e ovviamente speriamo che aprano la strada ad altri.
Vedi, nel mese in cui sono stato in America da Fappani, non ho avuto solo occasione di montare con un grandissimo professionista. Ho capito che da loro il Reining è ormai da anni è proprio una piccola industria. Nulla è lasciato al caso. C'è il talento in sella, ma c'è anche una attenzione maniacale a tutti i dettagli di contorno. Andrea poi sulla parte mediatica sta realizzando tantissimi progetti, tutti affidati non a caso ad un Team di professionisti.
Raccolgo il tuo messaggio, capendolo più o meno così: usciamo dal dilettantismo fai-da-te a 360° e abbracciamo l'idea che ognuno faccia - bene - un mestiere specifico in questo settore.
(ride, ndr) Per carità, non c'è nulla di male nel dilettarsi a fare qualcosa, anche in pubblicità. A patto di capire che il taglio professionale è un'altra cosa. Non solo nei mezzi usati, ma nell'approccio e nel linguaggio. Più un prodotto vi sembrerà spontaneo, più c'è uno studio alla base. Ed è quello studio che lo rende unico. Ho realizzato alcune Clip in questi mesi, ma il mio obiettivo - credimi - non è quello di realizzare fotocopie senza anima, ma quello di offrire un prodotto davvero  unico, che identifichi in modo identitario quella persona o quella scuderia, che venga ricordato da chi lo guarda. Alla fine le ore di lavoro non sono quelle fatte per girare le riprese, è tutto quello che c'è prima e dopo  che fa la differenza.
Ti aiuta in tutto questo il fatto di conoscere bene i cavalli da Reining? 
Direi che è fondamentale. Una volta Andrea (Bonaga, ndr)  mi ha detto che ha iniziato a fare i suoi scatti più belli, solo quando ha capito quale era l'ideale di bellezza negli occhi di chi guardava le sue foto. Non basta la tecnica perfetta, occorre cogliere in profondità ciò che è bello agli occhi di chi guarda. Conoscere il cavallo in profondità è importante, la sua geometria, le sue linee armoniche dalle diverse prospettive, la potenza dei gesti. Chi è appassionato di questo sport sa benissimo cosa intendo dire e sa quello che i suoi occhi vogliono vedere in una foto o in un video. E' tutto questo che crea l'immagine perfetta, quando infien sai cogliere l'attimo. Ecco, fammela dire meglio usando una metafora. I cavalieri professionisti in fondo rincorrono tutta la vita il GO perfetto e anche noi facciamo la stessa cosa; così come un campione costruisce a casa quello che in arena si compie infine in quattro minuti di gara, anche noi costruiamo negli anni di studio e di lavoro la semplicità e la magia  di un prodotto video o di uno scatto fotografico.
La magia alla fine non è solo il talento, ma anche il duro lavoro che c'è dietro al "momento"
Esattamente. Mi piace pensare che anche nel nostro sport, siamo esattamente su quel confine. Tra la prima generazione che ha fatto crescere il seme all'ombra della passione e quella che sta crecendo adesso, chiamata a dare un senso  più ....professionale a una vita da spendere in questo settore.
E' un salto di crescita culturale per tutti e nel mio piccolo, mi piace pensare che sto lavorando in questa direzione.

QUI TRE CLIP RECENTI  BY PETRILLO: