SULLA VIA DELLA SETA, DALLA MONGOLIA AL CUORE D'EUROPAProtagonisti di questa storia sono una donna e i suoi due cavalli mongoli (Custode e Чигээрээ ) Paola Giacomini, nei giorni scorsi è rientrata a Trento dopo un lunghissimo trekking a cavallo che l'ha portata dalle steppe mongole fino alla Polonia.
Cinquecento giorni di sella, circa 800 km percorsi visitando paesi e contrade e con l'idea di fondo di portare un messaggio di pace tra i popoli. Perchè quei luoghi? per ripercorrere la storia dell'invasione tartara in Polonia in cui si racconta che una freccia scagliata da un cavaliere mongolo trafisse l'uomo che era di guardia in cima al campanile di Cracovia, ritardando così la reazione dei soldati all'invasione. E lei si è fatta consegnare proprio una freccia mongola dal Sindaco di Kharakhorin e l'ha portata con sè simbolicamente in questo interminabile viaggio a cavallo "pacificatore" per consegnarla simbolicamente proprio nella Cattedrale di Santa Maria a Cracovia.
Curiosità nella curiosità. Tra gli sponsor di questo viaggio c'è anche Vittorio Rabboni, noto allevatore del mondo Reining che però da molti anni coltiva la passione del trekking a cavallo e che da tempo è impegnato nella valorizzazione del grande patrimonio culturale e naturalista dell'Appennino Emiliano Romagnolo.
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VI PIACCIONO I RACCONTI DI TREKKING A CAVALLO?
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