Mi imbatto casualmente in questo Blog “Reining Trainers –
Enigma” che sembra essere in rete da circa un anno: si occupa principalmente di denunciare
abusi contro i cavalli, perpetrati durante l’addestramento o agli Show, in
particolare. (QUI LINK AL BLOG) .
Lo premetto: non so chi siano gli autori di questo Blog Usa, se siano
persone equilibrate o semplicemente "arrabbiate" nello specifico contro qualcuno. Riporto la news senza ansie da "scandalismo" nè alcuna ipocrisia. Ognuno ci leggerà quello che crede.
Apparentemente il loro scopo è quello di raccogliere
storie ed evidenze di abusi per spingere la NRHA a cambiare la
propria policy e diventare più severa riguardo al tema.
Ve lo dico, alcune foto pubblicate sul sito
possono turbare. Purtroppo la vanità dell’uomo, a volte va oltre il
ragionevole limite. Ognuno di noi ne ha uno. Sia che frequentiamo la periferia
del Reining, sia che siamo parte dei Big Shows. Quanto siamo disposti a fare o
veder fare per mettere al muro l’ennesimo trofeo o un’altra fibbia? Ognuno di noi ha
il suo limite, che non intende valicare. A volte questo limite è scivoloso e semplicemente lo
spostiamo oltre di volta in volta. Solo che a farne le spese sono i nostri
meravigliosi compagni a quattro zampe. poi per fortuna l’ego smisurato della giovinezza
e il desiderio di affermarsi, lascia negli anni posto a una sensibilità nuova che
non sapevamo nemmeno di avere. O forse a una certa età, semplicemente tutto
acquista un valore e un sapore diverso.
Il Blog Usa dà una forte centralità a un post pubblicato a
maggio scorso dal ML Dollar Trainer Craig
Johnson. Un paio di anni lontano dal Ring dei major events e qualcuno gli chiede a uno Show "Ehi Craig, ma ti sei ritirato?" Da qui parte una sua profonda riflessione (affidata da lui
stesso a Facebook il giorno 30 maggio 2017, la potete trovare on line).
Craig dice molte cose sui tanti obiettivi raggiunti e su un
suo nuovo modo di vedere le cose, un tema che ovviamente riguarda tutte le
persone che arrivano a metà strada circa e fanno un bilancio della propria vita
e delle motivazioni che ti hanno portato lì dove sei (dovunque tu sia). Fra le tante cose scritte da Craig, lui stesso
dice <<...forse oggi non sono più interessato a fare le cose che facevo in passato
– o che
vedevo fare - per far fare a un cavallo
quello che serve. Forse non sono più interessato, almeno finchè non troverò un
sistema migliore. Forse sto sperimentando a casa un modo migliore. Forse io
penso che dovremmo prenderci tutti più tempo, “aspettare” i cavalli e creare
davvero esemplari che siano addestrati, sani e felici per molti anni (…)>>
Parole sagge su cui, senza per nulla cavalcare il fastidioso
“scandalismo imperante” che ormai si vede in ogni campo e settore, possono
indurre a una pacata riflessione e magari muovere le cose affinchè il nostro
sport nei prossimi anni non rimanga solo così bello, p
otente, esplosivo, ma possa
essere anche un esempio di lealtà e fairplay per tutti e in particolare per i
nostri ragazzi.
il blog citato nell'articolo è :