LOMBARDIA, LA CONDANNA DEL TRIBUNALE FEDERALE SPORTIVO: 6 MESI DI SOSPENSIONE E 2.000 EURO DI AMMENDA PER IL PRESIDENTE DI UN CENTRO EQUESTRE
1 agosto 2017 Nessuna conseguenza drammatica per carità (si tratta pur sempre di giustizia sportiva) ma certamente tanta polvere si è alzata in Lombardia in ambito FISE in queste ultime settimane per una storia di Patenti Fise pagate ma NON fatte. O meglio una patente, nello specifico.
Il fatto è capitato ad una allieva - pure minorenne - di un centro di Salto Ostacoli lombardo, la cui madre ha fatto partire il provvedimento di denuncia.
I fatti si riferiscono al periodo 2015/2017. nel Centro sotto processo, a seguito di un infortunio a un braccio, ci fu il rifiuto di fare lo scarico assicurativo. In seguito - primavera 2017 - la giovane atleta ha cambiato Centro Equestre e solo allora la Hippo-mamma ha scoperto dalla nuova Istruttrice che la patente Fise che il centro precedente avrebbe dovuto registrare non era stata emessa ai tempi e per questo motivo l'allieva non aveva l'anzianità per partecipare al concorso ippico in programma.
Insomma, una patente pagata ma non registrata (2015 e 2016) con contorno di storie familistiche (la signora sanzionata e sospesa è la moglie del Presidente del Comitato regionale Fise lombardo). Per carità, nessun dito puntato in un settore (quello equestre) dove gli adempimenti amministrativi vengono percepiti da molti come un fastidioso e inutile balzello (e ovviamente NON è così!) . Attenzione, però. Meglio fare le cose per bene, all'alba del 2017. E questo vale per tutti, noi "amatori" , i professionisti e i centri equestri che vogliano davvero definirsi tali.
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original story by Cavallo Magazine on line