12 gen 2024

ANDREA BIANCHINI, IL MIO SECONDO TEMPO "OPEN"!

"SUDDENLY I SEE, THIS IS WHAT I WANNA BE" ...DICEVA LA CANZONE... 

Andrea Bianchini, noto cavaliere Non Pro di livello nazionale,  ha ufficializzato in questi giorni il suo passaggio tra le fila dei professionisti a partire da questo 2024. 

Una scelta del tutto particolare la sua, perchè arriva quando i 50 hanno già bussato alla porta da un pò e - diciamoci la verità - non sempre è facile fare nuovi progetti di vita.  Con un LTE Nrha di circa 80.000$ nel carniere, Andrea è sin dal primo impatto  un omone che ti travolge con la sua carica di allegria portandosi addosso tutto il verde magnetico dei boschi della sua Valtellina. 

"Andrea, diciamo che ... non sei proprio di primo pelo. Raccontaci di più di questa nuova scelta di vita. E guarda che lo dico da "collega 50enne" pure io arrivato da tempo negli anta e quindi ti ascolto con grande attenzione e simpatia

"Mauro, come molti sanno ho lavorato tutta la vita in Polizia di Stato. Un lavoro che svolgo con dedizione, ma che è pur sempre un lavoro; di quelli che ti capitano nella vita più per caso  che per scelta. Ora che sto cominciando a vedere la pensione, mi sono detto che è tempo di pensare a me, di inseguire i miei sogni. Certo anche grazie a mia moglie Morena, che mi sopporta con grande pazienza. E poi i miei figli iniziano ad essere grandicelli; insomma, un giorno mentre guidavo con il trattore nei miei campi guardando i cavalli che mangiavano

tranquilli mi sono detto: Uè, io da oggi voglio fare questo, voglio poter dire di essere alla fine della mia corsa di averci provato, di essere stato un professionista in questo sport. 

Perchè vedi, io nel mondo Reining in effetti sono  anomalo come cavaliere. Da tutta la vita monto a cavallo tutti i singoli giorni, tutti i nostri cavalli  e sin dalla prima doma. 

Nel 2007 c'è stata la svolta, - grazie a mio papà Fausto (foto), un uomo meraviglioso che per tutta la vita ha commerciato in bestiamo e che purtroppo ci ha portato via in un soffio la maledetta stagione del Covid - e uno dei miei fratelli (siamo in sette e tra noi c'è grande armonia) abbiamo costruito la struttura dove ora allevo, domo e addestro i miei cavalli. Ho tanti amici Trainers con cui mi confronto e cerco di migliorarmi, su tutti vorrei ricordare Gennaro Lendi (un gigante, anche umanamente)  e poi Beppe Prevosti, Alois Kompatscher Seba Valtorta, tutti amici certamente al bisogno mi danno il consiglio giusto, ma alla fine preparo ed esibisco da sempre i miei cavalli da solo. 

Insomma, in campo prova un giorno  ti sei guardato attorno e hai pensato, forse non sono più nel posto giusto.

Esatto, nel circuito cadetto dei non pro ci sono tante nuove leve, giovani e giovanissimi, persone che montano nel week end,  accompagnati come è giusto fino all'ultimo metro dal Trainer di turno in campo prova. E' una cosa diversa, un gioco diverso.

Penso che mi piacerà misurarmi , partendo dal Livello 2, con chi questo mestiere lo fa per davvero., rompere gli indugi, capire fino a dove posso davvero arrivare.  In fondo, come ti dicevo, non c'è giorno in cui non monto a cavallo, occupandomi anche ovviamente della nostra azienda agricola in tutti gli aspetti, dalla raccolta del fieno a piccoli interventi di Veterinaria, tutto fatto con passione e amore. Solo che prima lo facevo appena staccavo dal lavoro. Al più presto, appena terminerò davvero la mia carriera lavorativa, voglio alzarmi ogni singola mattina e respirare forte l'odore dei cavalli e della scuderia.

Sei ai piedi delle tue amate montagne,  a due passi da Sondrio. Un panorama mozzafiato e grandi campi intorno a te. Come lavori con i tuoi cavalli? 

Guarda io alla terza sella, sono già fuori nei campi con i puledri. Abbiamo comunque un coperto 40x25m che va bene per le giornate piovose. Ho costruito una sorta di lungo corridoio esterno in sabbia che arriva fino al portone di ingresso del capannone, che mi permette di simulare un run down di 100 metri circa. Ma tutto il resto, cerchi, cambi, quadrati, tutto il resto io lo faccio fuori. Amo galoppare nei prati, tenere dritti il più possibile i miei cavalli, fare tutto questo in un ambiente che ti dà anche qualche distrazione e proprio per questo alla fine li costruisce più solidi e più tranquilli di testa, vedendo cose diverse ogni giorno ma mantenendo la loro attenzione su di te.

Immagini di avere dei clienti esterni nel tuo centro?

Io proseguirò il mio lavoro con i miei cavalli e poi si vedrà. Nelle nostre scuderie ospitiamo già alcuni clienti, ma fanno tutti passeggiate. Vedremo se capiterà qualcosa nei prossimi anni.

Al telefono mi hai fatto davvero sorridere con i tanti aneddoti legati a questa tua passione. Uno su tutti?

Eh, potrei scriverti un libro di aneddoti. Allora ti dico questo: ho adesso qui davanti a me un'armadio di fattrice, la mia amatissima Wimpy. Adoro questa fattrice, ha già prodotto per oltre 20.000$ e ha una storia del tutto particolare. 

La sera della sua nascita dieci anni fa,  abbiamo subito capito che era nata cieca. Era affetta da una cataratta congenita. Un momento brutto. Le persone intorno a me erano dispiaciute, alzavano gli occhi, immaginavano insomma l'inevitabile. 

E invece io l'ho fatta operare, l'ho allevata, poi l'ho domata e poi... ho deciso di lasciarla nei miei paddock. Che dirti. E' stato forse il mio personale tributo alla vita, non so. So solo che lei mi sta ripagando con ogni singolo puledro che ha messo al mondo (si commuove, ndr). Dai, non mi fare commuovere che sta per piovere e devo ancora fare il fieno". E mentre mi saluta al telefono, intuisco in sottofondo il rumore del trattore che si accende e mi sembra di sentire persino il profumo dell'erba bagnata di fresco. 

Perchè questa nostra passione è così,  ti coglie di soppiatto anche nelle piccole cose e a volte ti raggiunge fino a dentro un ufficio, quando improvvisamente senti l'urgenza di affondare la mano in una criniera. 

Chiudo allora riflettendo sul fato che in  questo nostro mondo dove sempre più troviamo ai vertici cavalieri sempre più giovani - anche  perchè, lo sottolineo,  oggi possono imparare sin da subito dai maestri e nei posti giusti, al contrario di quanto succedeva nei ruggenti anni novanta - fa piacere ascoltare una storia come quella di Andrea Bianchini. Una bella storia, che sa di passione, di impegno. E di una scelta matura, non di un colpo di testa. Se una cosa bella c'è negli "anta" è che tra tutte le cose che potresti fare, sai scegliere quelle che ti piacciono e sai fare davvero. 

Buon Reining e Buona Vita. !