3 giu 2021

SALTO: TROPPE FRUSTATE IN GARA, ATLETA TEDESCO SQUALIFICATO QUATTRO MESI

ENNESIMA CONTESTAZIONE SUL FRUSTINO IN GARA MA NON SAREBBE ORA DI LASCIARLO A CASA? 

La USEF (Federazione USA) come noto,  non tollera granchè l'uso del frustino in campo gara. Stavolta è toccato al tedesco Kevin Lemke (che lavora in Usa) il quale durante una prestazione  opaca con vari rifiuti, se l'è presa con la sua monta - rea di rifiutargli l'ennesimo  ostacolo. Spettacolo per nulla decoroso, subito sanzionato con un cartellino giallo. Ed è arrivata ora anche  la squalifica per 4 mesi comminata da USEF e poi immediatamente estesa da FEI anche alle  competizioni internazionali. 

Facciamo allora  un ragionamento, che non vuole essere una invasione di campo nel paddock dei cugini saltatori nè un attacco di "buonismo" da salotto. Solo un suggerimento da parte di chi pratica lo stesso sport, con un'altra sella. 

Lo so, quando salti montagne da Gran Premio, l'aiuto del frustino - anche solo tenuto in mano - può essere importante, anche per evitare infortuni e cadute. 

Tuttavia sono vere anche altre tre cose di segno contrario:

1. negli ultimi anni, tutte le condotte in arena "diversamente opinabili!" hanno visto stringere sempre di più i margini di tolleranza. 

2. i cavalli sono sempre più selezionati per praticare quella disciplina specifica e raramente si vede un soggetto non idoneo "trascinato" per forza a fare gare oltre le sue capacità

3. Infine, oggi i Social divulgano i comportamenti più scorretti alla velocità della luce (anche nel caso di Lemke, che pure subito si era scusato con tutti) con grande danno per tutto il comparto equestre. 

Nel caso specifico del frustino in gara, ma come fa un Giudice "in diretta" a stabilire in pochi minuti di gara se il numero di frustate sia accettabile o meno? Troppo soggettiva, la decisione. Troppa la pressione nei grandi eventi. I giudici sono disarmati e anche per questo forse, appaiono a volte distratti .Occorre dare loro un parametro più  oggettivo. E ne conosco solo uno: bandire alcuni aiuti in campo gara. Progressivamente, ragionandoci, con calma.

La verità è che il frustino permesso in campo gara sta diventando giorno per giorno  un controsenso arcaico  del mondo del "Salto" e del "Galoppo". Un oggetto brutto da vedere, soprattutto  in questa epoca così sensibile ai temi del welfare animale e dove questo aiuto fra l'altro è davvero sotto gli occhi di tutti,


Tutte le discipline hanno i loro "peccati veniali".  Noi Reiners però su questo punto , siamo decisamente più avanti. Abbiamo eliminato il problema in radice. I cavalli "nemmanco" possiamo toccarli con la mano libera, nè per sgridarli nè tantomeno per accarezzarli. Figuriamoci usare il frustino (o la coda delle redini, nel nostro caso).... davanti a una  giuria! I Giudici ci caccerebbero dall'arena di gara a calci nel sedere, in un nano-secondo.  

In punta di penna il mio suggerimento è semplice: ma perchè, cari cugini saltatori. non usate  come noi Reiners le sessioni di PAY TIME (simulazione di gara, da soli in arena) per fare  le prove e le rifiniture/correzioni  del caso (NB che in ogni caso NON devono mai andare oltre un comportamento accettabile) e lasciate  invece del tutto pulita la performance di gara? 

Per incitare un cavallo ad avanzare tutti noi cavalieri della monta inglese e americana abbiamo già gli speroni ( e forse anche sugli speroni, si potrebbe aprire un capitolo su quelli da permettere  in campo gara - come si fa già per i morsi!)

 Lasciamo che vinca   la gara di Salto Ostacoli il cavallo che non solo ha realizzato il percorso netto migliore, ma ci ha messo  anche la  sua volontà e non chi invece  - magari  ha saltato, ma solo dopo tre, cinque o otto frustate di invito. Lasciamo tutti i frustini a casa, a cominciare dalle categorie basse, dai giovanissimi delle scuole e in qualche anno, risaliamo verso i concorsi top. 

Dico una sciocchezza? I tempi sono questi amici miei, la sensibilità dell'opinione pubblica è molto-troppo elevata (a volte sfiorando il ridicolo) e  a mio avviso su questi temi  una riflessione va fatta prima - lo dico con un sorriso e toccando ferro   - che qualche giovane ed energico atleta  "perda un giorno  davvero la brocca"  in campo gara, facendoci fare un giorno  la figura dei MOSTRI (o peggio, Assassini!) in Mondovisione, magari durante i Giochi Olimpici o di un Mondiale di specialità.  

Il nostro sport, già di per sè di nicchia e considerato da molte persone come "un gioco per ricchi" , quale danno enorme ne avrebbe?

Lo so. Stiamo diventando "sensibili alle foglie". Ma quantomeno riflettiamoci, gente, riflettiamoci...