5 apr 2019

ELEMENTA 2021: NASCE IL CIRCUITO ELEMENTA MASTERS

ELEMENTA 2021: IL REINING, RELOADED
Il Brand è Elementa, nome ormai ben noto alle orecchie di tutti gli appassionati di Reining. Ma è solo il marchio attorno al quale l’imprenditrice Maria Cecilia Fiorucci sta costruendo passo dopo passo la sua parabola in questo settore. Sappiamo in realtà che la sua è una passione equestre che viene da lontano: è nata nel dressage, fino all’approdo più recente nel circuito degli scivolatori, che è d’altronde la disciplina equestre più simile all’ortodossia inglesista dei dressagisti.

Oggi, con Domenico Lomuto Direttore strategico delle Comunicazioni (e tra le altre cose prowd owner di uno stallone di grande fascino come Inferno 66), Elementa è pronta per un salto di qualità.

Da un lato, c’è l’ambizioso progetto di riqualificazione della facility romana (ex tenuta Santa Barbara) secondo un restyling talmente imponente da indurre la Federazione Equestre a ufficializzarne la candidatura per ospitare i WEG del 2022.

Dall’altro, arriva oggi il lancio di un progetto 2021/2025 di grande ambizione, non solo per le risorse impegnate, quanto per la volontà manifesta di imprimere un deciso cambio di direzione all’ambiente.

Parliamo degli Elementa Masters, progetto ufficializzato oggi  a Cremona in occasione del Futurity Europeo 2019. Si tratta di un vero e proprio circuito di tre eventi che si terranno presso la prestigiosa sede romana di Elementa a partire dal 2021. Tutti i dettagli saranno a disposizione su www.elementamasters.com a partire dal 1 giugno: ma è già possibile registrarsi con la propria email per ricevere un alert ogni volta che viene messa online una notizia, un aggiornamento o un nuovo servizio.

In sintesi, il circuito si compone di 3 Major Events  a partire dal 2021, ma che andranno a regime nel 2022 orientativamente come segue:
2021
SETT Futurity 4yo
1.000.000 added
2022 +
APR  Derby 5/6/7 yo *
300.000 added
2022 +
GIU Maturity 8yo +
200.000 added
2022 +
SETT Futurity 4yo
1.000.000 added
*Class in Class 5yo stakes (+100.000)

Ogni evento prevederà inoltre  una “Collateral di lusso” tra Freestyle, Para Reining, Youth Euro Cup con montepremi davvero ricchissimi. Come anche è per i 100.000 euro previsti per la Triple Crown, incentivi per i professionisti e gli allevatori, un premio Pink Ribbon in denaro che andrà alla migliore cavalla in gara open e non pro sui tre eventi.

La novità va assai oltre l'elencazione delle cifre. I Masters non intendono proporsi solo  come  un “Evento N+1” del palinsesto, ma si annunciano portatori di un vero e proprio cambiamento culturale che vale la pena approfondire
con chi lo ha pensato. Èd è quindi  proprio Domenico Lomuto a farci capire la Vision complessiva del progetto lanciato da Elementa.

«Vedi, quando Maria Cecilia (Fiorucci, ndr) mi ha coinvolto in questa avventura, la prima cosa che abbiamo condiviso è stata l’approccio culturale, il segno che Elementa intende lasciare nell’ambiente. La seconda cosa è stata tradurre quella Vision nel concreto, non ultima una serie di tabelle excel da cui è emerso che l’idea ha anche una sua piena sostenibilità economica, al di là dell’impegno materiale di Elementa. Gli Elementa Masters rappresenteranno un Circuito prestigioso nel palinsesto continentale, ma il nostro obiettivo è assai più ambizioso».
E questo si capisce subito. Come dire: Elementa farà tanto per il reining , ma allo stesso tempo chiederà di abbracciare una visione culturale un po’ diversa. Possiamo dare qualche dettaglio in più su queste famose “regole d’ingaggio” di cui si sta parlando?
È giusto parlare di regole, anche se questo è il punto di approdo finale di un ragionamento ben più ampio. Dopo di che, hai ragione, il cambiamento passa anche da alcune regole nuove che chiederemo a tutti di rispettare.
La primissima questione è etica e sportiva insieme: siamo assolutamente categorici  sul punto che i cavalli non dovrebbero affrontare lo stress agonistico e fisico più grande della loro vita durante i tre anni d’età. E se ti guardi in giro, nessuna disciplina equestre inizia così presto.
Ecco perché il Futurity Elementa sarà riservato ai cavalli di 4 anni. Con un corollario importante: gare e uscite scuola nei tre anni, non potranno essere svolte in eventi con added importanti. Ecco il primo cambio di passo. Lo dicevamo prima: tutto viene tradotto in regole, ma è prima di tutto un cambiamento culturale.

In Germania, del resto, danno maggiore peso all’evento dei 4 anni che rimane infatti lo show di prime time del sabato sera. Ma non è così in Usa , in Italia e in molti altri paesi. A parte le lunghe attese tra “il pascolo e l’arena”, la principale obiezione nel circuito è sempre stata quella che spostare il Big Event ai 4 anni significa sostenere per tutti un anno di costi in più…
A mio avviso, significa semplicemente iniziare il programma qualche mese più tardi. Allungare i tempi, prendersi delle pause, rispettare la crescita fisica del puledro. Vorrei anche sottolineare che a fronte di otto mesi di mantenimento e addestramento in più, il nostro cavallo avrà accesso a un purse totale teorico in carriera di oltre 4 milioni di dollari, tra Futurity, Derby (tre stagioni), Maturity (anche 5 stagioni o più) e premi speciali. Credo che un Circuito così importante farà bene all’industria del rening aumentando il valore specifico di ogni cavallo, e quindi a lungo termine sarà un vantaggio, anziché uno svantaggio economico, per proprietari e allevatori. Rileggevo qualche giorno fa un’intervista con Andrea Fappani rilasciata a Horsense (numero diluglio 2018) , in cui questo top reiner fuoriclasse sposava esattamente questa tesi: il fatto che allungare la carriera agonistica dei cavalli, contrariamente a quello che si pensa ragionando con la teoria del tutto e subito, sia un fatto economicamente redditizio.
Proprio per incentivare questo tipo di nuovo approccio abbiamo destinato risorse importanti in premi per gli allevatori, che sono e restano la base del nostro mondo.
Quello del benessere animale, è in ogni caso il tema che diventa centrale nel progetto di Elementa
Certamente. Da tutte le angolazioni, il Circuito si avvarrà dei regolamenti FEI  sia per l’antidoping - introdotto a sorteggio pubblico anche nei go-round - sia per la routine di preparazione una volta arrivati in  gara. Lo faremo nel concreto, adottando anche una regola molto precisa: osservare una fascia di rispetto (dalle 23 alle sei del mattino) in cui NON sarà possibile montare i cavalli. Troviamo infatti inconcepibile questa consuetudine del lavoro in notturna, specialmente in una settimana in cui già i cavalli sono molto stressati; in Elementa, proprio per questo, metteremo a disposizione due arene “speculari” a quella di gara, oltre ai normali campi prova, proprio per dare modo a tutti di montare in modo sereno e rilassato, senza sovraffollamenti e senza maratone notturne. E poi il reining è davvero l’unica disciplina sportiva al mondo in cui si alternano di giorno le gare e pesanti routine di allenamento alla notte. Cavalli e uomini arrivano alla fine settimana, semplicemente a pezzi. Tutto questo si fonda su un concetto da svecchiare, un falso mito. A mio avviso, come dire, i compiti si fanno a casa, non quando arrivi in campo gara.

D’altronde è anche vero che nel Reining si ha maggiore bisogno di fare vedere l'arena di gara alle proprie monte nei giorni di preparazione e  le location in cui si svolgono gli Special in Europa non sempre presentano molte possibilità per montare durante il giorno quando ci sono le lunghissime giornate delle qualifiche. I cavalieri sono impegnati, non hanno alternative se vogliono provare i propri cavalli prima della gara.
Il nostro Centro, come già detto, quando sarà terminato avrà un tale numero di arene coperte e scoperte da superare questo problema alla radice. E siccome i Masters si disputeranno presso Elementa, siamo certi di potere garantire a tutti il massimo dello spazio e del confort e dei tempi di allenamento, spegnendo però le luci prima di mezzanotte.

Ho iniziato ad ascoltarti come se tu fossi il semplice “l’organizzatore di un circuito”, ma adesso non posso fare a meno di pensare che quando un evento va a cambiare in modo così significativo le regole di ingaggio, occorre a monte un dialogo con la governance del reining, per non rischiare malintesi o peggio, frammentazioni e detriti in un ambiente già assai piccolo e dal palinsesto molto compresso.
Da parte nostra c’è la massima apertura e disponibilità a innestare i Masters all’interno di un palinsesto condiviso e armonizzato. Lo abbiamo comunicato sia all’Nrha che ad Irha.
Con il Presidente Cuoghi, dopo contatti informali,  ci siamo visti proprio in questi giorni qui a Cremona per un  primo meeting (oggi pomeriggio,  ndr) proprio  per spiegare nei dettagli il  progetto e raccogliere le prime osservazioni. Siamo aperti al dialogo, con l'idea comunque di andare avanti. Per quanto riguarda Nrha Usa, a valle di un primo colloquio avuto poche settimane fa negli States, posso dire di avere raccolto un grande entusiasmo.

Da appassionato di lunga data, è importante  che del progetto stiate ragionando con Irha, non solo per la questione delle regole di ingaggio, ma anche per il tema delle date in agenda. Special Events nazionali, Europei e adesso anche i Masters, mi sembra che iniziamo davvero ad affollare troppo il palinsesto e forse una riflessione opportuna su questo punto andrebbe fatta per compattare e razionalizzare.

Per quanto riguarda i cugini americani, consentimi di dire che  Nrha sta cercando in tutti i modi di ampliare il numero di  Show da loro targati in Europa e quindi montepremi come quelli che voi presentate, fanno sicuramente gola a chi tira le somme a fine anno.  In più se l’Europa tutta spostasse l’asticella verso i 4 anni, comprendi anche tu che per gli Americani si aprirebbero nuove praterie commerciali un minuto dopo il Futurity di Okla, sempre che i famosi limiti di cui parlavamo prima sulle gare scuola non riguardino anche le gare d’oltreoceano.

Per quanto riguarda le regole d’ingaggio sono già definite e per noi non modificabili. Sulle date abbiamo cercato quelle che permettano di spalmare i tre eventi nell’arco di un anno ottimizzando i periodi con il clima della location. Quanto alla gradita presenza di binomi targati Usa, le regole in questione valgono per tutti, perché il contrario significherebbe penalizzare in qualche modo l’Europa e non è proprio nostra intenzione.
Anche negli Stati Uniti, del resto, a mio avviso si sta muovendo qualcosa. Io credo che quella dei quattro anni, sarà una battaglia che ci vedrà semplicemente “precursori” verso un nuovo cammino che infine sarà ripreso a livello mondiale. Nessuno oggi può permettersi di rimanere in una sorta di “splendido isolamento”, nemmeno negli Usa dove pure il reining è nato. Sono tempi nei quali in un attimo si finisce sotto la lente-tritacarne della pubblica opinione, dei movimenti ambientalisti o peggio di quelli più radicali e tutto viaggia sui Social. Alcune correzioni di rotta, fatte per reale convinzione o per semplice tattica, saranno in ogni caso necessarie, credimi. E allora affrontiamole oggi, senza voltarci indietro. In primis su tutto ciò che riguarda il benessere degli animali.

Gli scettici si chiederanno: come si può garantire la longevità a un progetto di simile portata?
Stiamo lavorando proprio in questi giorni con partner assicurativi del Gruppo, per securizzare i montepremi del primo quinquennio. Il progetto è davvero grande, ma è importante che passi questo messaggio: non c’è alcun dubbio che verrà portato a regime e poi a termine. La vuoi una notizia in anteprima? Il 25 settembre 2021 l’Open Champion del livello 4 tornerà a casa con un’assegno di 200mila dollari tondi tondi…


Nel ringraziare Domenico Lomuto per averci voluto spiegare il porgetto nel dettaglio, consentirete anche a me di fare una piccola riflessione.

A partire dal 2021, Eelmenta propone di fatto una rivoluzione copernicana del piccolo mondo dorato del Reining. Lo fa per tempo, tracciando da subito una rotta precisa che dà modo a tutti di rifletterci e agire. Si tratta certamente di un progetto ambizioso, ben dettagliato con diversi punti di appeal, che arriva dopo il rilancio del Big Futurity Irha e lo fa con cifre ancor più da capogiro.

Tutto bene, quindi? Si, a patto che un progetto di grande rilevanza come questo rimanga inclusivo al massimo. Il punto è che di norma chi organizza eventi lo fa sempre nel solco di regole condivise e dettate dalla Governance, in questo caso Irha e Nrha.

Per andare oltre e definire nuovi standard, avendo sempre a cuore lo sviluppo del Reining nel suo complesso, sarebbe opportuna una riflessione più ampia che non sia oggi tiranneggiata da questioni di agenda o di montepremi, tenendo conto di quanto fatto nel tempo.

Il rischio è quello di infilarsi in un “doppio binario”, dove scegliere una o l’altra strada, preclude quell’altra. A mio avviso l’unica arma “di costruzione di massa”, deve essere da qui in poi il dialogo. Per sposare magari alcune delle innovazioni proposte da Elementa rimanendo però tutti sullo stesso binario.Detto questo, benissimo che ci siano forze fresche che vogliono investire risorse così importanti nel nostro sport. 

Questo è il mio personale parere ed auspicio, perché alla fine siamo tutti responsabili  – intendo soprattutto verso le generazioni dei giovani Reiners che verranno – di lasciare loro una casa comune in cui esprimere il proprio talento e scrivere la propria pagina di storia. 

L’epica dello sport, alla fine di tutto, quando anche le ultime luci in arena si sono spente non sta nei soldi guadagnati o nel super montepremi. Sta nelle gesta dei suoi eroi/campioni.  Sono quelle gesta, le uniche, che rimangono immortali nel tempo. 

Ma nessun cavallo o cavaliere, potrà davvero dirsi “Campione”, sapendo che quella sera in arena, non erano schierati tutti gli avversari possibili. Sono certo che la partita è in mano a persone di buona volontà che sapranno trovare unsa strada comune.