Il Brand è Elementa, nome ormai ben noto alle
orecchie di tutti gli appassionati di Reining. Ma è solo il marchio attorno al
quale l’imprenditrice Maria Cecilia Fiorucci sta costruendo passo dopo passo la
sua parabola in questo settore. Sappiamo in realtà che la sua è una passione
equestre che viene da lontano: è nata nel dressage, fino all’approdo più
recente nel circuito degli scivolatori, che è d’altronde la disciplina equestre
più simile all’ortodossia inglesista dei dressagisti.
Oggi, con Domenico Lomuto Direttore strategico delle Comunicazioni (e tra le
altre cose prowd owner di uno
stallone di grande fascino come Inferno
66), Elementa è pronta per un salto di qualità.
Da un lato, c’è l’ambizioso progetto di
riqualificazione della facility romana (ex
tenuta Santa Barbara) secondo un restyling talmente imponente da indurre la
Federazione Equestre a ufficializzarne la candidatura per ospitare i WEG del 2022.
Dall’altro, arriva oggi il lancio di un
progetto 2021/2025 di grande ambizione, non solo per le risorse impegnate, quanto
per la volontà manifesta di imprimere un deciso cambio di direzione
all’ambiente.
Parliamo degli Elementa Masters, progetto ufficializzato oggi a
Cremona in occasione del Futurity Europeo 2019. Si tratta di un vero e proprio
circuito di tre eventi che si terranno presso la prestigiosa sede romana di
Elementa a partire dal 2021. Tutti i dettagli saranno
a disposizione su www.elementamasters.com a partire dal 1 giugno: ma è già possibile
registrarsi con la propria email per ricevere un alert ogni volta che viene
messa online una notizia, un aggiornamento o un nuovo servizio.
In sintesi, il circuito si compone di 3
Major Events a partire dal 2021, ma che
andranno a regime nel 2022 orientativamente come segue:
2021
|
SETT Futurity 4yo
|
1.000.000 added
|
2022 +
|
APR Derby 5/6/7 yo *
|
300.000 added
|
2022 +
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GIU Maturity 8yo +
|
200.000 added
|
2022 +
|
SETT Futurity 4yo
|
1.000.000 added
|
*Class in Class 5yo
stakes (+100.000)
Ogni evento prevederà inoltre una “Collateral di lusso” tra Freestyle, Para
Reining, Youth Euro Cup con montepremi davvero ricchissimi. Come anche è per i
100.000 euro previsti per la Triple
Crown, incentivi per i professionisti e gli allevatori, un premio Pink
Ribbon in denaro che andrà alla migliore cavalla in gara open e non pro sui tre
eventi.
La novità va assai oltre l'elencazione delle cifre. I Masters non intendono proporsi solo come un “Evento N+1” del
palinsesto, ma si annunciano portatori di un vero e proprio cambiamento
culturale che vale la pena approfondire
con chi lo ha pensato. Èd è quindi proprio Domenico Lomuto a farci capire la Vision complessiva del progetto lanciato da Elementa.
con chi lo ha pensato. Èd è quindi proprio Domenico Lomuto a farci capire la Vision complessiva del progetto lanciato da Elementa.
«Vedi, quando Maria Cecilia (Fiorucci, ndr) mi ha coinvolto in
questa avventura, la prima cosa che abbiamo condiviso è stata l’approccio
culturale, il segno che Elementa intende lasciare nell’ambiente. La seconda
cosa è stata tradurre quella Vision nel concreto, non ultima una serie di
tabelle excel da cui è emerso che l’idea ha anche una sua piena sostenibilità
economica, al di là dell’impegno materiale di Elementa. Gli Elementa Masters rappresenteranno un
Circuito prestigioso nel palinsesto continentale, ma il nostro obiettivo è
assai più ambizioso».
E
questo si capisce subito. Come dire: Elementa farà tanto per il reining , ma
allo stesso tempo chiederà di abbracciare una visione culturale un po’ diversa.
Possiamo dare qualche dettaglio in più su queste famose “regole d’ingaggio” di
cui si sta parlando?
È giusto parlare di regole, anche se questo è
il punto di approdo finale di un ragionamento ben più ampio. Dopo di che, hai
ragione, il cambiamento passa anche da alcune regole nuove che chiederemo a
tutti di rispettare.
La primissima questione è etica e sportiva
insieme: siamo assolutamente categorici sul punto che i cavalli non dovrebbero
affrontare lo stress agonistico e fisico più grande della loro vita durante i
tre anni d’età. E se ti guardi in giro, nessuna disciplina equestre inizia così
presto.
Ecco perché il Futurity Elementa sarà riservato
ai cavalli di 4 anni. Con un
corollario importante: gare e uscite scuola nei tre anni, non potranno essere
svolte in eventi con added importanti. Ecco il primo cambio di passo. Lo
dicevamo prima: tutto viene tradotto in regole, ma è prima di tutto un
cambiamento culturale.
In
Germania, del resto, danno maggiore peso all’evento dei 4 anni che rimane
infatti lo show di prime time del sabato sera. Ma non è così in Usa , in Italia
e in molti altri paesi. A parte le lunghe attese tra “il pascolo e l’arena”, la
principale obiezione nel circuito è sempre stata quella che spostare il Big
Event ai 4 anni significa sostenere per tutti un anno di costi in più…
A mio
avviso, significa semplicemente iniziare il programma qualche mese più tardi.
Allungare i tempi, prendersi delle pause, rispettare la crescita fisica del
puledro. Vorrei anche sottolineare che a fronte di otto mesi di mantenimento e addestramento
in più, il nostro cavallo avrà accesso a un purse totale teorico in carriera di
oltre 4 milioni di dollari, tra Futurity, Derby (tre stagioni), Maturity (anche
5 stagioni o più) e premi speciali. Credo che un Circuito così importante farà
bene all’industria del rening aumentando il valore specifico di ogni cavallo, e
quindi a lungo termine sarà un vantaggio, anziché uno svantaggio economico, per
proprietari e allevatori. Rileggevo qualche giorno fa un’intervista con Andrea
Fappani rilasciata a Horsense (numero diluglio 2018) , in cui questo top reiner fuoriclasse sposava esattamente
questa tesi: il fatto che allungare la carriera agonistica dei cavalli,
contrariamente a quello che si pensa ragionando con la teoria del tutto e subito,
sia un fatto economicamente redditizio.
Proprio
per incentivare questo tipo di nuovo approccio abbiamo destinato risorse
importanti in premi per gli allevatori, che sono e restano la base del nostro
mondo.
Quello
del benessere animale, è in ogni caso il tema che diventa centrale nel progetto
di Elementa
Certamente. Da tutte le angolazioni, il
Circuito si avvarrà dei regolamenti FEI
sia per l’antidoping - introdotto a sorteggio pubblico anche nei go-round
- sia per la routine di preparazione una volta arrivati in gara. Lo faremo nel concreto, adottando anche una
regola molto precisa: osservare una fascia di rispetto (dalle 23 alle sei del
mattino) in cui NON sarà possibile montare i cavalli. Troviamo infatti
inconcepibile questa consuetudine del lavoro in notturna, specialmente in una
settimana in cui già i cavalli sono molto stressati; in Elementa, proprio per
questo, metteremo a disposizione due arene “speculari” a quella di gara, oltre
ai normali campi prova, proprio per dare modo a tutti di montare in modo sereno
e rilassato, senza sovraffollamenti e senza maratone notturne. E poi il reining
è davvero l’unica disciplina sportiva al mondo in cui si alternano di giorno le
gare e pesanti routine di allenamento alla notte. Cavalli e uomini arrivano
alla fine settimana, semplicemente a pezzi. Tutto questo si fonda su un
concetto da svecchiare, un falso mito. A mio avviso, come dire, i compiti si
fanno a casa, non quando arrivi in campo gara.
D’altronde
è anche vero che nel Reining si ha maggiore bisogno di fare vedere l'arena di gara alle proprie monte nei giorni di preparazione e le location in cui si svolgono gli Special in Europa non sempre presentano molte possibilità per montare durante il giorno quando ci sono le
lunghissime giornate delle qualifiche. I cavalieri sono impegnati, non hanno
alternative se vogliono provare i propri cavalli prima della gara.
Il nostro Centro, come già detto, quando
sarà terminato avrà un tale numero di arene coperte e scoperte da superare
questo problema alla radice. E siccome i Masters si disputeranno presso
Elementa, siamo certi di potere garantire a tutti il massimo dello spazio e del
confort e dei tempi di allenamento, spegnendo però le luci prima di mezzanotte.
Ho
iniziato ad ascoltarti come se tu fossi il semplice “l’organizzatore di un
circuito”, ma adesso non posso fare a meno di pensare che quando un evento va a
cambiare in modo così significativo le regole di ingaggio, occorre a monte un
dialogo con la governance del reining, per non rischiare malintesi o peggio,
frammentazioni e detriti in un ambiente già assai piccolo e dal palinsesto
molto compresso.
Da parte nostra c’è la massima apertura e
disponibilità a innestare i Masters all’interno di un palinsesto condiviso e
armonizzato. Lo abbiamo comunicato sia all’Nrha che ad Irha.
Con il Presidente Cuoghi, dopo contatti informali, ci siamo visti proprio in questi giorni qui a Cremona per un primo meeting (oggi pomeriggio, ndr) proprio per spiegare nei dettagli il progetto e raccogliere le prime osservazioni. Siamo aperti al dialogo, con l'idea comunque di andare avanti. Per quanto riguarda Nrha Usa, a
valle di un primo colloquio avuto poche settimane fa negli States, posso dire
di avere raccolto un grande entusiasmo.
Da
appassionato di lunga data, è importante che del progetto stiate ragionando con Irha, non
solo per la questione delle regole di ingaggio, ma anche per il tema delle date
in agenda. Special Events nazionali, Europei e adesso anche i Masters, mi
sembra che iniziamo davvero ad affollare troppo il palinsesto e forse una
riflessione opportuna su questo punto andrebbe fatta per compattare e
razionalizzare.
Per
quanto riguarda i cugini americani, consentimi di dire che Nrha sta cercando in tutti i modi di ampliare
il numero di Show da loro targati in
Europa e quindi montepremi come quelli che voi presentate, fanno sicuramente
gola a chi tira le somme a fine anno. In
più se l’Europa tutta spostasse l’asticella verso i 4 anni, comprendi anche tu
che per gli Americani si aprirebbero nuove praterie commerciali un minuto dopo
il Futurity di Okla, sempre che i famosi limiti di cui parlavamo prima sulle
gare scuola non riguardino anche le gare d’oltreoceano.
Per quanto riguarda le regole d’ingaggio
sono già definite e per noi non modificabili. Sulle date abbiamo cercato quelle
che permettano di spalmare i tre eventi nell’arco di un anno ottimizzando i
periodi con il clima della location. Quanto alla gradita presenza di binomi
targati Usa, le regole in questione valgono per tutti, perché il contrario
significherebbe penalizzare in qualche modo l’Europa e non è proprio nostra
intenzione.
Anche negli Stati Uniti, del resto, a mio
avviso si sta muovendo qualcosa. Io credo che quella dei quattro anni, sarà una
battaglia che ci vedrà semplicemente “precursori” verso un nuovo cammino che
infine sarà ripreso a livello mondiale. Nessuno oggi può permettersi di
rimanere in una sorta di “splendido
isolamento”, nemmeno negli Usa dove pure il reining è nato. Sono tempi nei quali in un attimo si
finisce sotto la lente-tritacarne della pubblica opinione, dei movimenti
ambientalisti o peggio di quelli più radicali e tutto viaggia sui Social.
Alcune correzioni di rotta, fatte per reale convinzione o per semplice tattica,
saranno in ogni caso necessarie, credimi. E allora affrontiamole oggi, senza
voltarci indietro. In primis su tutto ciò che riguarda il benessere degli
animali.
Gli
scettici si chiederanno: come si può garantire la longevità a un progetto di
simile portata?
Stiamo lavorando proprio in questi giorni
con partner assicurativi del Gruppo, per securizzare i montepremi del primo
quinquennio. Il progetto è davvero grande, ma è importante che passi questo
messaggio: non c’è alcun dubbio che verrà portato a regime e poi a termine. La
vuoi una notizia in anteprima? Il 25 settembre 2021 l’Open Champion del livello
4 tornerà a casa con un’assegno di 200mila dollari tondi tondi…
Nel
ringraziare Domenico Lomuto per averci voluto spiegare il porgetto nel dettaglio, consentirete anche a me di
fare una piccola riflessione.
A partire dal 2021, Eelmenta propone di
fatto una rivoluzione copernicana del piccolo mondo dorato del Reining. Lo fa
per tempo, tracciando da subito una rotta precisa che dà modo a tutti di
rifletterci e agire. Si tratta certamente di un progetto ambizioso, ben
dettagliato con diversi punti di appeal, che arriva dopo il rilancio del Big
Futurity Irha e lo fa con cifre ancor più da capogiro.
Tutto bene, quindi? Si, a patto che un progetto di grande rilevanza come questo rimanga inclusivo al massimo. Il punto è che di norma chi organizza eventi lo fa sempre
nel solco di regole condivise e dettate dalla Governance, in questo caso Irha e
Nrha.
Per andare oltre e definire nuovi standard,
avendo sempre a cuore lo sviluppo del Reining nel suo complesso, sarebbe opportuna
una riflessione più ampia che non sia oggi tiranneggiata da questioni di agenda
o di montepremi, tenendo conto di quanto fatto nel tempo.
Il rischio è quello di infilarsi in un
“doppio binario”, dove scegliere una o l’altra strada, preclude quell’altra. A
mio avviso l’unica arma “di costruzione di massa”, deve essere da qui in poi il
dialogo. Per sposare magari alcune delle innovazioni proposte da Elementa
rimanendo però tutti sullo stesso binario. Detto questo, benissimo che ci siano forze fresche che vogliono investire risorse così importanti nel nostro sport.
Questo è il mio personale parere ed auspicio,
perché alla fine siamo tutti responsabili
– intendo soprattutto verso le generazioni dei giovani Reiners che
verranno – di lasciare loro una casa comune in cui esprimere il proprio talento
e scrivere la propria pagina di storia.
L’epica dello sport, alla fine di tutto, quando
anche le ultime luci in arena si sono spente non sta nei soldi guadagnati o nel
super montepremi. Sta nelle gesta dei suoi eroi/campioni. Sono quelle gesta, le uniche, che rimangono
immortali nel tempo.
Ma nessun cavallo o cavaliere, potrà davvero
dirsi “Campione”, sapendo che quella sera in arena, non erano schierati tutti
gli avversari possibili. Sono certo che la partita è in mano a persone di buona volontà che sapranno trovare unsa strada comune.