29 lug 2015

REINING TIPS: MONTARE IN ROMAL

Nelle arene di Reining si vede sempre meno. Qualcuno dice che i Giudici non amano questo tipo di imboccatura per l'aiuto possibile che ci si può  dare con la coda (Romal) durante il Training a casa. Insomma quasi un monito permanente al cavallo. Ma questo è quello che  "si mormora" e non la posizione ufficiale, tanto è vero che il Romal è consentito nelle classi a Morso e ancora qualche cavaliere lo utilizza. Nel mondo Reined Cow è invece molto più utilizzato, eredità della doma Vaquera portata dal Mexico verso le coste ovest degli USA sin dal tardo 1700. Dennis Moreland Tack USA ci offre questa spiegazione sul Romal per QH News che qui sotto riportiamo.
Le redini ROMAL sono usate normalmente su cavalli che sono stati messi a morso dopo essere stati addestrati in Hackamore o in filetto. Sono state introdotte nella parte Ovest degli USA dai Vaqueros spagnoli, giunti  a metà del 700 dal Mexico e attirati dai grandi pascoli non recintati che coprivano l’area dove oggi sono California, Oregon, Nevada e Arizona.
La vita di questi ragazzi  dipendeva anche dalla qualità dell’addestramento dei loro cavalli e le redini Romal venivano in effetti usate su quei cavalli davvero ben addestrati,  su cui bastava un leggerissimo movimento della mano per cambiare direzione.
Le redini Romal si compongono di due parti distinte: La redine e il Romal, che ne compongono l’intera lunghezza. (CLICCA E LEGGI IL SEGUITO

Le Redini si collegano al morso e hanno una lunghezza pari a circa la metà di tutta l’imboccatura. Mentre il Romal compone l’altra metà. Le redini si collegano al morso normalmente, a volte con inserti in rawhide. La presenza di una catenella a volte aggiunge peso extra all’imboccatura e aiuta il cavallo a sviluppare una postura corretta. Altri cavalli preferiscono invece connettori in pelle o rawhide, o semplici moschettoni di collegamento. La parte del Romal (da metà verso la coda) è più grosso della redine e anche più pesante. Redini e Romal vengono uniti da un inserto/snodo  in pelle o rawhide.
Si dice che Luis Ortega, rinomato artigiano di attrezzature in rawhide, dicesse “Quando lavoravo come Buckaroo, all’inizio del ‘900, il Romal era spesso fatto su misura rispetto alla figura e alla grandezza del girovita, così che quando il cavaliere doveva lanciare il Lazo per lunghi periodi, poteva essere sganciato dalle redini e assicurato attorno al girovita”.
Degli inserti o  nodi in Rawhide vengono di solito disposti sui primi 18 pollici di ciascuna redine. Questi inserti hanno tre scopi:
1)     Tengono staccata la redine dal collo del cavallo, proteggendola dal sudore
2)     Danno maggiore peso alla redine, bilanciano l’utilizzo di eventuali catenelle
3)     Danno maggiore indizio al cavallo sui cambi di direzione. I nodi premono sul collo e il cavallo reagisce più rapidamente al comando.
Alla fine del Romal si trova lo “schiocco” ossia  due pezzi piatti di cuoio fatti in modo da produrre uno schiocco quando toccano una superficie. Utili sia per l’addestramento  sia per muovere il bestiame.
Il Romal è utilizzato tuttora da diversi cavalieri in arena inclusi gli eventi di National Reined Cow Horse (NRCHA) nella categoria “Bridle horse”, ma non solo. Ma come si impugna un Romal in gara. Il Rule Book della NRCHA lo dice a pagina 27: “la redine può essere impugnata da una delle due mani in posizione con pugno chiuso e  pollice verso l’alto. L’altra mano deve essere posizionato sul Romal (ossia sulla coda unita) e in nessun caso può toccare le redini. Nessun dito può essere messo tra le redini, se non nelle classi “Two rein”.
Anche questo pezzo, riprodotto su QH News Usa è sponsorizzato dalla Dennis Moreland Equipment che ovviamente produce anche Romal fatti a mano e su misura.