Le redini ROMAL sono usate normalmente su cavalli
che sono stati messi a morso dopo essere stati addestrati in Hackamore o in
filetto. Sono state introdotte nella parte Ovest degli USA dai Vaqueros
spagnoli, giunti a metà del 700 dal Mexico
e attirati dai grandi pascoli non recintati che coprivano l’area dove oggi sono
California, Oregon, Nevada e Arizona.
La vita di questi ragazzi dipendeva anche dalla qualità dell’addestramento
dei loro cavalli e le redini Romal venivano in effetti usate su quei cavalli davvero ben
addestrati, su cui bastava un
leggerissimo movimento della mano per cambiare direzione.
Le redini Romal si compongono di due parti
distinte: La redine e il Romal, che ne compongono l’intera lunghezza. (CLICCA E LEGGI IL SEGUITO
Le Redini si collegano al morso e hanno
una lunghezza pari a circa la metà di tutta l’imboccatura. Mentre il Romal
compone l’altra metà. Le redini si collegano al morso normalmente, a volte con
inserti in rawhide. La presenza di una catenella a volte aggiunge peso extra
all’imboccatura e aiuta il cavallo a sviluppare una postura corretta. Altri
cavalli preferiscono invece connettori in pelle o rawhide, o semplici
moschettoni di collegamento. La parte del Romal (da metà verso la coda) è più
grosso della redine e anche più pesante. Redini e Romal vengono uniti da un
inserto/snodo in pelle o rawhide.
Si dice che Luis Ortega, rinomato artigiano
di attrezzature in rawhide, dicesse “Quando lavoravo come Buckaroo, all’inizio
del ‘900, il Romal era spesso fatto su misura rispetto alla figura e alla
grandezza del girovita, così che quando il cavaliere doveva lanciare il Lazo
per lunghi periodi, poteva essere sganciato dalle redini e assicurato attorno al
girovita”.
Degli inserti o nodi in Rawhide vengono di solito disposti sui
primi 18 pollici di ciascuna redine. Questi inserti hanno tre scopi:
1)
Tengono staccata la redine dal collo del
cavallo, proteggendola dal sudore
2)
Danno maggiore peso alla redine, bilanciano
l’utilizzo di eventuali catenelle
3)
Danno maggiore indizio al cavallo sui
cambi di direzione. I nodi premono sul collo e il cavallo reagisce più
rapidamente al comando.
Alla fine del Romal si trova lo “schiocco”
ossia due pezzi piatti di cuoio fatti in
modo da produrre uno schiocco quando toccano una superficie. Utili sia per l’addestramento
sia per muovere il bestiame.
Il Romal è utilizzato tuttora da diversi
cavalieri in arena inclusi gli eventi di National
Reined Cow Horse (NRCHA) nella categoria “Bridle horse”, ma non solo. Ma
come si impugna un Romal in gara. Il Rule Book della NRCHA lo dice a pagina 27:
“la redine può essere impugnata da una delle due mani in posizione con pugno
chiuso e pollice verso l’alto. L’altra
mano deve essere posizionato sul Romal (ossia sulla coda unita) e in nessun
caso può toccare le redini. Nessun dito può essere messo tra le redini, se non
nelle classi “Two rein”.
Anche questo pezzo, riprodotto su QH News
Usa è sponsorizzato dalla Dennis
Moreland Equipment che ovviamente produce anche Romal fatti a mano e su
misura.