9 mag 2022

IN MEMORIA DI FELICE VICINANZA, UNO DI NOI

...PER NON DIMENTICARE, PER NON DIMENTICARLI"...
"QUEL SOTTILE MALE OSCURO, CHE A VOLTE E' ANCHE TRA NOI.... NOI EQUESTRIANS"

SALERNO N
el weekend,  abbiamo saputo purtroppo in tanti attraverso l'ormai consueto tam tam dei social,  della scomparsa del giovane Felice Vicinanza, 27 anni da Salerno (foto da social). Un gesto estremo, compiuto dal classico ragazzo solare e simpatico, che come tanti aveva deciso di trasformare la propria passione in un lavoro e di intraprendere una carriera nel mondo equestre. 

Nel suo curriculum c'era anche una esperienza importante e significativa in Lombardia come assistant presso un centro Reining dove si era formato. E poi ancora nella sua Campania,  dopo di che  negli anni altri lavori e collaborazioni con diversi centri anche  in altre discipline della monta Western compreso qualche passaggio anche nella Mascalcia di settore; infine il ritorno a casa nel week end per quello che doveva essere un semplice stacco di qualche giorno di vacanza e ... quella notizia che ha lasciato tutti sconvolti.  La nostra è davvero una piccola comunità. Io stesso con altri amici lo avevo incrociato a tavola un mese fa in una bella  giornata di cavalli nel reggiano Non ci conoscevamo, ma abbiamo scambiato alcune battute semplici e abbiamo scherzato tutti insieme  e  rivedere la sua foto in questo frangente é davvero triste. 

Per capire cosa è successo (con estremo pudore e rispetto per la famiglia)  basta leggere tra le righe scritte da  sua cugina Margherita sui social e riprese ieri da Salerno Today   <<Io non trovo le parole...non ci riesco... quando sei bello come il sole, hai una famiglia che ti ama da morire e nonostante tutto hai il buio dentro e decidi che il tuo percorso finisce qui. Non riesco a trovare le parole per esprimere il gelo che ho sentito ieri, nell’apprendere la notizia, e che sento tuttora>>

Il buio dentro. Non sappiamo cosa sia successo nella testa di Felice, un ragazzo che aveva per davvero tutta la vita davanti. Come d'altronde non sappiamo  quello che in modo assai simile successe  alcuni anni fa - in molti forse lo ricorderanno - in un centro di equitazione americana /  Reining alle porte di Modena, dove un altro giovanissimo Assistant, dopo avere salutato con semplicità i colleghi che andavano a pranzo, si tolse la vita ....lasciando tutti sconvolti e attoniti , proprio come oggi. 

La verità è che noi non sappiamo proprio  nulla delle motivazioni più profonde che ti portano a questo gesto estremo... . Ed è forse proprio questo a farci paura. 
Sappiamo solo che il buio della depressione in tutte le sue forme, quel "male oscuro" narrato molti anni fa  dallo scrittore Giuseppe Berto, può colpire davvero ovunque. Anche nel mondo dorato equestre, così apparentemente dorato , dove si incrociano i destini di persone diverse, da un lato quelli che investono e che sognano attraverso i propri cavalli e le proprie scuderie - e dall'altro coloro che da investire hanno prima di tutto la propria vita, la propria passione, il proprio  talento. 

Anche da queste pagine, vorremmo solo raccontare storie di sacrificio e di  successo, di cadute e di risalite... Ma evidentemente non è sempre così. Anche se la vicenda di questi ragazzi, come di tanti altri di cui magari non sappiamo i contorni, in realtà magari non c'entra proprio nulla con il mondo equestre. Ma egualmente ci colpisce come un cazzotto, perchè siamo abituati nel nostro mondo a scrivere di cronaca sportiva  ma non di queste tragedie.

Ecco perchè da queste pagine, vorrei ricordarlo. 
Perchè forse c'è una cosa che possiamo fare in futuro.  Con chi condivide la nostra strada, il nostro sentiero, nella vita come nello sport. Magari tra amici, andando oltre al semplice cameratismo di scuderia e le pacche sulle spalle. Cercando di capire , anche da piccoli segni, se si sta consumando quel qualcosa di misterioso che un poco alla volta ti spezza dentro. 

Solo che sappiamo  benissimo quanto sia subdolo il male oscuro. Assai spesso - come sa bene chi si occupa di psicologia -  non concede alcun indizio (!) agli occhi di chi guarda, spesso nemmeno alle persone più care, come certamente è stato in questo caso. 
Rimane il dispiacere di una vita spezzata e di sogni infranti. Ed è  questa la cosa che più ci fa male . Una vita preziosa come tutte, ancora più preziosa quando giovane e  fragile....

Alla famiglia di Felice e a tutti quelli che gli hanno voluto bene in tutti i modi e con tutto l'affetto possibile, di cuore le più sincere condoglianze.