PROPRIO LASSU', LUNGO LA CISA, TRA IL NASTRO D'ASFALTO E LE COLLINE VERDI, RIPOSA UN PEZZETTO DEL NOSTRO CUORE. IN MEMORIA.
A distanza di tre anni, quella del viaggio della morte sulla Cisa è una storia che mette ancora i brividi. Siamo tutti certi che il ricordo, soprattutto in questi giorni, provocherà ancora qualche notte insonne agli incolpevoli proprietari, così come a tutti coloro che volevano bene a queste povere otto anime innocenti. E' una vicenda che ha colpito tutti noi come un pugno nello stomaco quel 30 settembre 2018, quando il lugubre tam tam della notizia ha iniziato a circolare. lasciandoci tutti attoniti...
Colpisce tutti noi anche perchè in occasione di gare, trasferte lunghe o semplici compravendite, abbiamo utilizzato almeno una volta nella vita uno di questi mezzi pesanti.
Certo, in primis a gridare è forse la coscienza di chi questo mestiere lo esercita sulla strada ogni giorno. A loro, tutti noi affidiamo ogni giorno un pezzetto del nostro cuore. I più lo fanno con passione, fatica, mestiere. Ne siamo certi. Non si sentano colpiti: si sentano invece "traditi" da chi invece tra di loro esercita la professione in modo sciatto e con mezzi del tutto inadeguati.
Ma il tema, pur così doloroso, sollecita tutti noi in verità ad una riflessione più ampia. Di chi sa di lavorare con mezzi obsoleti o non controllati, di chi acquista il servizio ma poi non ne controlla la qualità, di chi pensa di tagliare semplicemente qualche "angolo" in termini di costo, di chi infine è convinto (in buona fede) che Assicurazioni e Aule del tribunale ci daranno giustizia - e si trova poi...(purtroppo) con un pugno di mosche.
Perchè questi animali gentili che ci stregano il cuore e che magari sono anche campioni sportivi di livello mondiale, per la Legge sono semplicemente "animali vivi in viaggio". Come tanti altri, come quelli per cui tutti i giorni "il viaggio" è sempre di sola andata, senza alcun distinguo. Senza alcun diritto....
Si. Se c'è una giornata giusta per fare una riflessione su questo punto, con il cuore e la testa, è certamente oggi. Memento.
QUI L'AMARO ARTICOLO SCRITTO IN QUEL 30 SETT 2018
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