14 dic 2020

FISE SCRIVE AL GOVERNO: TROPPE GARE DI INTERESSE NAZIONALE, FARE CHIAREZZA

GARE DI "INTERESSE NAZIONALE", ATTENZIONE A NON ALLARGARE TROPPO LE MAGLIE!

Il Presidente della FISE Avv Marco di Paola , così come moti rappresentanti di Federazioni Sportive Nazionali, ha scritto al Ministro per lo Sport Vincenzo Spatafora e al Presidente del Coni Giovanni Malagò.

Con il nuovo DPCM del 3 dicembre, le uniche gare autorizzate sono quelle di "preminente interesse nazionale" che sono adesso  oggetto di uno specifico elenco pubblicato dal CONI. Eppure nel DPCM si continua a considerare che anche i cosiddetti EPS (Enti di Promozione Sportiva, naturalmente vocati a un approccio ludido sportivo non agonistico) possano a loro volta organizzare questo tipo di eventi, come ancora è previsto in effetti dall'Art 1, comma 9,lettera "e".

Il Presidente Di Paola lamenta in qualche modo il fatto che mentre le Federazioni cercando di misurare con parsimonia gli eventi accreditati dal Coni, diversi  Enti di promozione continuano a promuovere competizioni in giro per l'Italia che di interesse nazionale non ne hanno granchè.

Dice Di Paola "Sto assistendo ad una situazione paradossale nella quale atleti tesserati in ambito federale partecipanti a Campionati Italiani hanno sospeso ogni attività agonistica, se non in limitati e giustificati casi di effettivo interesse nazionale (c.d. “alto livello”), mentre tesserati degli EPS, abitualmente praticanti solo attività amatoriali esplicitamente dichiarate non agonistiche, stanno continuando a gareggiare ed allenarsi in nome di un proclamato “preminente interesse nazionale”. E non valga neanche denominare i trofei amatoriali degli EPS con nomi altisonanti quali “Coppa Italia”, peraltro prerogativa di FSN e DSA, per farle rientrare tra le attività ammesse. Su questo, mi permetto di chiedere anche al CONI una più rigorosa vigilanza".

IL tema, si badi bene, non è certo quello di fare partire una guerra tra lo sport "federale" e l'attività sacrosanta di quella che è la vastissima base ludico-sportiva di questo Paese.

Ma il 2021 è ormai alle porte è c'è un corretto timore che , di fronte a una proliferazione di eventi e un'apertura troppo larga delle maglie di controllo, il Governo finisca per vietare del tutto le competizioni sportive. Una situazione insomma che va chiarita per tempo.

E il Reining? Certamente IRHA e le Associazioni regionali avranno modo di veicolare correttamente i calendari 2021 con la Federazione e i Comitati Regionali in modo che l'elenco del CONI ricomprenda non solo gli Special, ma anche quelle tappe regionali svolte in Italia che a pieno diritto determinano ogni anno i finalisti nazionali e quindi rientrano tra gli eventi di preminente interesse nazionale sopra richiamati

QUI TESTO LETTERA COMPLETA