OMER MAURIZZI, MISTER "PEGUS"
“IL
FUTURITY…VIEN MANGIANDO….”
Omer è oggi Presidente di
PEGUS , la notissima azienda bolognese di proprietà della sua famiglia che (festeggeranno i 60 anni di attività nel 2019) commercializza produce mangimi, foraggi e lettiere di alta qualità e che con il suo
marchio in campo verde è presente da moltissimi anni nelle principali
manifestazioni equestri.
L’occasione di farci
due chiacchiere è il lancio di un nuovissimo prodotto: si tratta di "PEGUS REINER FUTURITY" e
gli chiediamo di dirci qualcosa in più rispetto a questo mangime dedicato ai
giovani cavalli in Training
“Vedi, per mettere in produzione questo nuovo prodotto sono
partito da due considerazioni. Nel Reining il percorso di addestramento inizia
molto
presto rispetto ad altre discipline e inoltre, il Futurity rimane la vetrina più importante per gli allevatori e per i professionisti. Frequento da molti anni l’ambiente dei Reiners e capisco bene che tenere insieme queste due cose sia imprescindibile in questo settore.
presto rispetto ad altre discipline e inoltre, il Futurity rimane la vetrina più importante per gli allevatori e per i professionisti. Frequento da molti anni l’ambiente dei Reiners e capisco bene che tenere insieme queste due cose sia imprescindibile in questo settore.
Allora ho pensato che fosse importante studiare un prodotto
bilanciato e specifico per i giovani cavalli, affidandomi ovviamente ai nostri
nutrizionisti ma anche all’esperienza e alla consulenza di alcuni importanti trainer del
settore . Assieme a loro e ai nostri esperti abbiamo calibrato i vari
componenti e posso dirti che oggi il REINER-FUTURITY ( vedi qui scheda tecnica) è un alimento che presenta davvero alcune caratteristiche vincenti,
in grado di accompagnare la fase di crescita del prospect, dargli la necessaria
energia, mantenerlo calmo e pulito di testa.
Ma si tratta di un
mangime per uso quotidiano o di un integratore alimentare
Il Reiner Futurity
è un vero e proprio alimento per uso quotidiano che forniamo in sacchi da 25 Kg.
Non è stato facile mettere a punto il progetto, ma posso dire che cominciamo
già ad avere dei ritorni soddisfacenti.
La vostra azienda è
conosciuta perché da sempre punta su prodotti Top Quality ed è questo di cui
stiamo parlando. Però quando poi giri nelle scuderie sono in molti a “tagliare
qualche angolo” proprio su mangimi e lettiere affidansoi a prodotti “fai da te”.
Come riesci a conciliare la tua collocazione nel mercato con questa tendenza.
La cosa non mi sorprende, ovviamente. Tieni conto che
quando
ho iniziato io trent’anni fa a lavorare in azienda e andavamo in giro con mio
padre a proporre i primi mangimi composti, in scuderia ci guardavano con gli
occhi sgranati. Allora la tendenza era quella di dare 7/8 chili di avena ai
cavalli e oggi ben sappiamo che conseguenze ha l’avena pura sui piedi e sulla testa
dei cavalli, non parliamo poi dei Reiner. Nel tempo la gente ha capito e ci ha
seguito perché alla fine, al di là di quello che possiamo raccontare noi,
parlano i fatti.
Niente di male a provare la strada del risparmio, a patto
che lo si faccia con qualche conoscenza di alimentazione e cercando sempre di
avere prodotti di qualità. Un mangime va ben bilanciato tra le sue componenti,
devi essere sicuro di quello che compri. O ad esempio prendi il pellet che di per sé non è “il diavolo” come invece
alcuni pensano, ma questo dipende ovviamente da quello che c’è realmente
dentro, dai residui fissi, dalla reale capacità nutrizionale del prodotto. Come
in ogni lavoro, anche il mio mestiere non si può improvvisare. E i cavalli
atleti, devono prendere peso e massa muscolare, che è cosa diversa dal fatto di
vederli “tondi” come si dice ogni tanto nell’ambiente.
Per farti un esempio comprensibile a tutti, te la racconto
così. Se al tuo cavallo atleta devi dare 5 kg al giorno di un prodotto “scadente”
o invece 3 KG di un mangime di qualità
come è PEGUS, alla fine il tuo risparmio non solo non lo hai realizzato, ma oltretutto hai appesantito stomaco e apparato digerente/digestivo
del tuo cavallo, che è la cosa più delicata degli equini come sappiamo. Un
errore di valutazione come questo, prolungato nel quotidiano e poi per anni,
può a volte avere degli effetti davvero negativi, soprattutto se del mangime
utilizzato non abbiamo nessuna garanzia o controllo reale.
Stessa cosa per le lettiere. Il nostro AlpenSpan viene da legno vergine non trattato in alcun modo, privo di qualsivolgia
additivo chimico, dopo di che viene essicato negli altiforni e depolverato. In sintesi, è legno che
nasce in modo specifico per la lettiera dei cavalli.
Le camionate di materiale di risulta di segheria che a volte vedi parcheggiate in alcune scuderie, non solo
non hanno le stesse caratteristiche di resa ma possono contenere collanti,
vernici, chiodi o persino quel famoso tarlo che, a causa di materiali non trattati e disinfettati , ci
portiamo in quel modo in scuderia e nei piedi dei nostri cavalli con gli
effetti che tutti conosciamo. Un
ballino di Alpen Span ha una capacità di volume espanso
superiore ai 500 L. dichiarati su ogni
singola confezione. Un prodotto comune difficilmente
supera i 350 L. Qualche differenza ci deve essere per forza nel prezzo, ma poi alla fine il risparmio è reale se
utilizzi un prodotto più scadente?
Per lavoro , tu
oscilli spesso tra monta inglese e monta americana tra gare e manifestazioni di
vario genere. A parte il fatto che tutti sono sempre i benvenuti al tuo stand
in fiera,ormai da tutti conosciuto come #casapegus, dove credo chiunque sia passato almeno una volta a prendere un calice
di frizzantino, che cosa vedi con gli occhi dell'addetto ai lavori? Quale è secondo te la cosa positiva
e la cosa negativa del nostro ambiente ?
Guarda, la monta americana sta avendo una parabola simile a quella del salto
ostacoli di venti anni fa. Ed è in un momento di grazia. Io alle vostre gare,
che durano fra l’altro fino a 9/10 giorni come è per il Futurity, vedo soprattutto
una grande voglia di stare insieme. C’è
una forte convivialità che forse voi date per scontata. I grandi cavalieri sono
mescolati agli allevatori e ai non professionisti, c’è una forte contaminazione
di persone diverse e tutto questo produce dopo le gare cene, feste e
divertimento. Non a caso si chiamano SHOW! Questo aspetto si è quasi completamente perso nel salto ostacoli
dove si fa vita assai separata, manca la convivialità del dopo gara e ogni
atleta, soprattutto quelli al top, spesso arrivano poco prima della competizione e spariscono subito dopo
le gare.
Ma se mi chiedi un aspetto fortemente negativo, io non lo
trovo. Non è per fare il piacione, ma i vostri eventi sono organizzati con
grande accuratezza e lo dico sia come sponsor che come espositore. E’ tutto
molto preciso e incasellato, non ci sono delle incertezze, hai l’impressione
che la gente stia molto insieme e si diverta. Non ho particolari consigli da
dare al vostro ambiente, se è questo che mi stai chiedendo se non quello di
rimanere così come siete e non settorializzarvi troppo come è accaduto in altre
discipline. C’è casomai la necessità di trovare una
formula che consenta di ampliare la conoscenza, il coinvolgimento di nuove
persone e quindi la fruibilità stessa del Reining, ma è un problema comune di tutte
le discipline equestri, di non facile soluzione.
Omer e i cavalli, solo
business o anche un po’ di passione
Come sai, mio figlio Luca si è appassionato all’equitazione
e monta una bella Quarterina. E’ molto importante per me nel suo processo di
crescita, perché il contatto con l’animale gli dà qualcosa che nessun altro
sport gli darebbe. Più sensibilità, più voglia di capire cosa succede da un
semplice sguardo, la consapevolezza di essere in qualche modo responsabile di
un altro essere vivente. E quindi di occuparsi del suo benessere, del suo stato
di forma. Poi l’aspetto sportivo certo, ma lui è ancora all’inizio. Vive questa
passione in scuderia dall'amico Ettore Baldazzi , vedremo se vorrà fare anche dell’agonismo. In questo non
freno ma non lo spingo.
E tu, con la tua
stazza imponente, non hai ancora trovato il cavallo giusto ?
(ride, ndr) Quando ero bambino avevamo dei cavalli da
campagna nella casa di Mercatale e ovviamente andavo a cavallo. Recentemente sono
andato dall’amico Otello Ugolini (chi non lo conosce almeno di nome?) al quale ho detto “Ehi, bisogna che mi rimetto
un po’ in sella perché se Luca mi domanderà mai di fare con lui una passeggiata , mica posso
cadergli davanti come una pera cotta…”
E lui cosa ti ha
detto?
“Il buon Otello ha alzato il sopracciglio e ci ha pensato
un po’ “Ostia. Tocca trovare un cavallo
abbastanza robusto però…..”. Così mi ha detto.
Tocca dargli tanto
mangime della Pegus, allora!
Beh...se è per quello, direi che ne abbiamo abbastanza, dai….
Beh...se è per quello, direi che ne abbiamo abbastanza, dai….