Ci uniamo al cordoglio espresso dalla Federazione per ricordare Irene Avitabile, giovane Trainer di cavalli da Endurance originaria di Sassari, rimasta vittima nei giorni scorsi di un incidente in allenamento. La giovane amazzone era una professionista e ha spesso rappresentato la Nazionale Italiana in competizioni ufficiali: si era prima trasferita negli Emirati e più di recente a Barcellona, dove è avvenuto purtroppo il tragico incidente che le è stato fatale, a causa delle ferite riportate alla testa. Ci uniamo nell'esprimere il nostro cordoglio ai familiari per questo evento così tragico, con una preghiera per Irene. Queste notizie ci rattristano tutti e in qualche modo turbano e colpiscono tutti coloro fanno parte a vario titolo della nostra piccola famiglia equestre.
Un pensiero infine per tutti i professionisti
del nostro settore, per i tanti giovani e meno giovani che hanno deciso nel tempo di trasformare quella che per molti di noi è una grande passione, in un mestiere. Alcuni sono pionieri dello sport equestre, altri golden boys di ultima generazione. Molti altri sono onesti pedalatori ,magari sconosciuti al grande pubblico. E a volte noi, che siamo non professionisti occupati a fare altro, quasi li "invidiamo" pensando alle loro giornate piene solo di cavalli e di sport.
Il fatto è però che sono giornate piene - si - ma per 365 (!) giorni all'anno e sono tanti i rischi che questi ragazzi si prendono, perchè non sempre i clienti - per quanto si crei spesso un rapporto di amicizia e di fiducia - propongono loro cavalli o puledri facili da montare e interpretare a casa e in gara. E di questi tempi, è certamente più difficile dire di no.
A volte, ce lo dimentichiamo.
Ma non è un gioco. Non sempre, non per tutti. Purtroppo alcuni fatti tragici, ci riportano a volte alla realtà