La DQHA Germany per il 2020 NON è stata affiliata AQHA e quindi non potrà beneficiare del Logo e della copertura della AQHA nelle proprie manifestazioni.
Scoppia a fine febbraio il caso tedesco, a valle di una contesa durata in verità qualche mese e che la casa madre USA spiega così in un comunicato stampa (leggilo qui) uscito qualche giorno fa.
Nel 2019 i tedeschi hanno svolto una ricerca genetica su 600 record della AQHA. In un primo tempo la casa-madre americana aveva autorizzato
la raccolta e l'uso di questi dati per motivi statistici, definendo poi in modo netto il limite e i confini per l'utilizzo di questi dati "sensibili", la cui raccolta da sempre è affidata da tutti i soci membri nel mondo ad AQHA e ai propri data-base.
Nel 2019 i tedeschi hanno svolto una ricerca genetica su 600 record della AQHA. In un primo tempo la casa-madre americana aveva autorizzato
la raccolta e l'uso di questi dati per motivi statistici, definendo poi in modo netto il limite e i confini per l'utilizzo di questi dati "sensibili", la cui raccolta da sempre è affidata da tutti i soci membri nel mondo ad AQHA e ai propri data-base.
Sembra che l'associazione tedesca sia andata assai oltre sia nel limite temporale che soprattutto nel corretto utilizzo di questi dati e abbia infine anche sforato l'ultima deadline di gennaio per regolarizzare la propria posizione.
In ragione di questa violazione sui dati "Data Breach", la AQHA ha deciso con rammarico di rompere la collaborazione multidecennale con DQHA e di non rinnovare ai tedeschi lo status di Affiliata.
Craig Huffhines (Vice Pres esecutivo di AQHA) si dice infatti dispiaciuto di questa situazione. Non esclude di potere individuare un nuovo soggetto su territorio tedesco cui affidare l'Affiliazione Aqha, ma ancora spera di trovare un accordo con l'attuale management di DQHA
Sul sito tedesco, il Board rimarca apertamente di essere ancora alla ricerca di una soluzione con l'Associazione americana. Ma sta anche lavorando affinchè le proprie affiliate regionali in Germania possano eventualmente approvare il proprio calendario direttamente in USA e senza passare da DQHA; una procedura del tutto "asincrona", su cui per ora la AQHA Usa ha preso tempo per dare una risposta.
QUI ARTICOLO SU SITO TEDESCO DQHA
Speriamo ovviamente che la situazione rientri e nel frattempo rimaniamo a disposizione qualora l'associazione tedesca volesse replicare da queste pagine.