6 ago 2018

WEG 2018: ECCO IL TEAM ITALY CHE VOLA IN USA

REINING WEG FEI 2018: IL CUORE AZZURRO DEL TEAM ITALY 
WEG FEI 2018
Tryon (North Carolina) dal 12 settembre 2018
LEGGI QUI SOTTO L'INTERVISTA A MARCO MANZI

6 AGOSTO: MARCO MANZI E IRHA SCIOLGONO LE RISERVE: "ECCO I MAGNIFICI 5" AZZURRI PER I   WEG FEI DI META' SETTEMBRE
Selezioni, long list, drive test e decisioni da prendere! Alla fine sono questi i 5 Binomi ( + 1 Riserva) che compongono il team che staccherà  il biglietto aereo per Tryon (USA). QUI COM.STAMPA IRHA
In ordine alfabetico sono:


PIERLUIGI CHIOLDO         GUN AT THE GATE Own. Antonio Zagaria
MANUEL CORTESI                  PC SLIDERINA FOR ME Own. Francesco Mendolia
GENNARO LENDI                      SPAT TOPSAIL BAR (Spatatino)  Own. Sara Fabbri
MIRKO MIDILI                             ARC SPARKLE MAGNETIC Own. Mirko Midili
MIRJAM STILLO                       RUFF SPOOK  Own: Shannon Reid (Usa)


Riserva ufficiale (in caso di problemi prima del volo negli States) è  Kelly Zweiffel su Dunnit Like a  Master.
VET : D. Dell'Ora
FARRIER: A.Zaffi
Il Comunicato ufficiale della Federazione italiana Sport Equestri e di Irha sono usciti proprio in queste ore, mentre gli azzurri si trovano a Pontedera per un ultimo Check Gate.   L'Italia del reining - prima di molte altre Nazioni e seconda solo agli Usa - ufficializza così il proprio Team, come segno di serietà e trasparenza verso tutto l'ambiente.

new: QUI TUTTI I BINOMI NOMINATI FEI DAI VARI TEAM

E allora abbiamo fatto due chiacchiere proprio con il Coach del team Italy Marco Manzi per  sapere quale Italia porterà ai mondiali di settembre, cosa ci aspetta e chi sono i rivali più pericolosi ! 

Coach, a questo punto il dado è tratto e… i giochi sono fatti. Un percorso di selezione iniziato nell'autunno scorso e che, come da comunicato ufficiale IRHA, arriva a questo punto  ad ufficializzare i magnifici 5.

E’ così. Gennaro, Mirjam, Manuel , Pierluigi, Mirko (Kelly come riserva sono i  cavalieri che compongono il team Italy Senior  che volerà ai WEG Fei 2018. Lo dico con un misto di orgoglio e apprensione, visto che sono ben consapevole che è l’evento internazionale più atteso e sentito dalla comunità equestre. E dopo questi Mondiali di calcio senza Italia... ancora di più, ovviamente !

Scherzi a parte, vorrei ribadire però che questa scelta è frutto di un lavoro di squadra iniziato l’anno scorso, selezioni che hanno coinvolto nel tempo quindici binomi e proprietari – tutti grandi uomini e donne di cavalli – che hanno aderito al progetto mettendoci tutta la loro passione e voglia di esserci.
Vuoi dire qualcosa sui tuoi criteri di scelta o ripercorrere le diverse fasi?
Guarda, abbiamo avuto tre occasioni diverse di vedere i ragazzi in arena tra Futurity UE, Derby Irha e raduno ultimo a Manerbio in giugno. E per dirtela tutta, mi sarebbe piaciuto rendere la mia decisione finale  ancora più oggettiva pescando dai verdetti del campo.
Intendi come in Usa, dove hanno deciso tutto nei Trials di maggio, peraltro svolti proprio a Tryon ?
Esatto, ma il punto è che noi non siamo gli Usa che in un week end, sia pure sul composite di due GO, può decidere di scegliere in modo automatico il team, lasciando a casa diversi pezzi da novanta. Noi abbiamo alcuni grandissimi atleti di rango internazionale, ma un parco cavalli “papabili Fei” assai ristretto. Ho dovuto quindi mediare tra i risultati del campo, la condizione fisica  e la continuità dei due anni precedenti. Ovviamente mettendoci alla fine del mio, perché questo è infine l’onere e onore di ogni allenatore in tutti gli sport. Ossia dovere scegliere.
Note positive o punti dolenti di questo lungo anno di selezione?
Positiva è stata la risposta dell’ambiente. Allevatori e proprietari sempre più preparati, consapevoli, attenti. Anche al prestigio di queste competizioni FEI e quindi attaccati alla maglia Azzurra. Segno della crescita mentale dei nostri appassionati, cosa niente affatto scontata.
Nessuna dota dolente, in realtà. Tanto tanto lavoro di ascolto e preparazione, poi se vuoi un pizzico di rammarico c’è, anche per qualche cavaliere che non ha nemmeno potuto partecipare alle selezioni non avendo un cavallo idoneo secondo i criteri WEG. Per citarne uno, il limite minimo dei famosi 7 anni  di età, per non parlare poi dei rigidissimi controlli veterinari.
Abbiamo nominato prima il Team USA che già si conosce. Quali saranno gli avversari dell’Italia nella corsa al medagliere Fei ?
Gli USA, anche senza alcuni Senatori che per noi sarebbe cosa ovvia avee in squadra , rimangono la nazionale da battere. Per qualità e per numeri assoluti, il Reining americano sarà sempre in grado di esprimere cinque binomi che viaggiano sopra il livello “ideale” del 220 e tu capisci che questo fa la differenza. Al netto di errori personali o giornate storte, si intende. Ma questo vale per tutti.
Per rimanere  di là dall’oceano vedo  temibile è certamente il Brasile di Bertolani, mentre
stranamente i canadesi ancora fanno “melina” e nei nomi papabili al momento sembrano non figurare personaggi del calibro di Cody Sapergia o Duane Latimer.
Guardando al medagliere 2014, ovviamente c’è il formidabile trio Belga (Ann, Bernard e Cira, ndr) che rimane il nostro competitor più insidioso. Senza dimenticare la Germania che ha una struttura associativa simile alla nostra per numeri e qualità e che come noi nel 2014 rimase fuori dal podio. La Francia ha solisti di grande livello e gli olandesi schiereranno in campo i due fratelloni Van Der Hoeven, tra i quali quello che lavora in Usa ha appena vinto il Derby Open Nrha. Che dire infine dell’Austria che in Normandia fu Bronzo? Si dice che Kronsteiner abbia una trattativa avanzata su un super cavallo Usa, insomma anche quel Team può darci qualche dispiacere.

Questo perché in ambito FEI i cavalli non seguono necessariamente la nazionalità dei cavalieri.
 Esatto. E’ questa se vuoi una anomalia perché gli allevamenti o i proprietari dovrebbero viaggiare di pari passo con i cavalieri, per nazionalità. Ma non è così e in effetti la possibilità di vedersi infilare last minute qualche “mostro a quattro zampe” americano  in una più squadre europee, ci sarà.

Reining e mondo FEI, è scoppiato definitivamente  l’amore?
Per quanto riguarda l’Europa certamente si. Qui da noi si percepisce tutto il prestigio di queste manifestazioni e anche io personalmente mi porterò dentro per sempre quel primo Bronzo conquistato ai WEG del 2002  dall’Italia.  Però i Mondiali di Reining non li devi vedere come fossero  mondiali di Calcio, ma molto più simili alla Coppa Davis rispetto al tennis. Insomma, nell’ambiente professionista pesa molto anche il montepremi , che negli special events è ovviamente molto più alto che in ambito Fei.
Ma una medaglia FEI porta anche a un beneficio economico concreto?
Guarda, a parte che ovviamente tutta la trasferta dei mondiali è gestita a spese della federazione (FISE) che ci dà pieno supporto e ha già fatto i sopralluoghi necessari presso gli impianti, voglio sottolinearti che la medaglia d’oro a squadre vale anche 50.000$ di montepremi mentre l’individuale porterà 30.000$ al vincitore. E ci sarà un pay out nelle individuali che riguarderà quasi tutti i finalisti.

Quindi possiamo dire che l’organizzazione USA/FEI 2018 è stata attenta molto attenta su questo punto.
Da un lato, non ci dimentichiamo che gli USA hanno letteralmente salvato l’edizione 2018, dopo il forfait last minute dato dal Canada, che ha rinunciato. Dall’altro lato, è anche vero che  nel palinsesto degli Special di quest’anno l’High Roller di Las Vegas è rimasto alla sua data del 7/15 settembre, sovrapposto ai WEG e con quasi un Milione di dollari di montepremi totale.  Insomma, una attenzione altalenante.

Come si svolgeranno i Mondiali del Reining e come è l’impianto sportivo di Tryon, che dalle foto sembra essere davvero sontuoso?
L’arena del Reining di Tryon è nuova di zecca, tanto che è stata testata per la prima volta dagli americani durante i Trials di maggio. Ma gli impianti contengono ovviamente le arene di tutte le discipline mondiali e davvero in quei giorni saremo nellì’Olimpo equestre mondiale, dove speriamo di attirare anche un po’ di attenzione di appassionati di altre discipline che avranno l’occasione di vedere i Reiners in azione al massimo livello.

Riguardiamo lo schedule della gara insieme ?
La competizione a squadre si svolgerà il 12 settembre subito dopo la cerimonia di apertura, tutta in un giorno. Oltre al titolo a Squadre, I primi 15 punteggi accedono automaticamente anche alla finale individuale.
Il giorno 13 settembre si disputerà una sorta di “Consulation” per occupare gli ultimi 5 posti della finale a 20 degli Individuali. Potranno partecipare i binomi che avranno realizzato un punteggio tra il 16° e il 30°.  Infine la gara per il titolo individuale di Sabato 15 settembre.

Hai qualche particolarità per i nostri appassionati ? Come è fatta l’arena dove si corre?
Ne abbiamo sentite tante – di misure – in questi mesi, ma posso assicurarti che la dimensione vera dell’arena di gara è 83 m x 42 m , con un campo prova adiacente di 68 m x 42 m. Tutto al coperto ovviamente. Un campo gara quindi più grande di Cremona, ma anche di Oklahoma. Vedo grandi possibilità di esprimersi per i cavalli che meglio girano sul “grande”, il che è stata una altra cosa ovviamente da considerare.

Ma come sarà la vostra giornata tipo a Tryon, a parte quelle di gara?
il lavoro sui cavalli è blindato, durante tutta la permanenza nel centro.
Corsie e cavalli sono sorvegliatissimi dagli Steward ufficiali Fei.
Di fatto è possibile montare ogni cavallo 1 ora con un intervallo minimo di dodici ore. In arena è sempre presente un delegato FEI che può interrompere la sessione in qualsiasi momento, se si esagera. Per il resto del giorno si può solo passeggiare o slunghinare il cavallo, ma sempre con la presenza di uno steward accompagnatore. Non parliamo poi degli strettissimi check veterinari e antidoping. La FEI è tradizionalmente molto attenta al benessere dei cavalli atleti e non esiste nessuna deroga a queste regole. E trovo questa cosa giusta, ancora di più  quando si corre al massimo livello. Il mondo intero ci guarderà e si farà un’idea sul nostro sport e sul nostro mondo, anche da queste cose.

L’auspicio del Coach Manzi per questi Mondiali.
Siamo tutti consapevoli che dopo i tre Bronzi del 2002/2006/2010 e l’assenza dal podio nel 2014, dopo l’Oro di specialità vinto da Gennaro nel 2016 e le tantissime medaglie europee portate a casa da azzurri ed azzurrini negli ultimi dieci anni, insomma tutti si attendono una prova  maiuscola dai nostri ragazzi. Che sono tutti ottimi professionisti in grado di fare la differenza. Cercheremo di mescolare gli acuti con la continuità, perché ho ben chiaro che per arrivare in zona medaglie dovremo dare davvero il massimo. Dopo di che, il Reining moderno non ammette imperfezioni in quei quattro minuti in campo. Lo sappiamo bene. Quindi grazie della fiducia e avanti. Sarebbe davvero bello rendere onore al nostro sport, a tutti gli appassionati italiani, ai ragazzi del vivaio Young Riders e Juniores, agli atleti e ai Coach che negli anni mi hanno preceduto, regalando a tutti  un piazzamento di tutto rispetto a questi WEG.

E noi tutti  vi penseremo e in quei giorni i nostri cuori azzurri batteranno all’unisono

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Intervista al Coach Italy Marco Manzi
Ago 2018, Mauro Penza Reining News