15 nov 2013

IN MEMORIA DI RAIMONDO D'INZEO

SE NE VA IL PIU' GRANDE CAVALIERE ITALIANO DI SEMPRE
Medaglia D'Oro Olimpica 1960, Campione Mondiale 1956/1960
Le gesta e il talento del Colonnello dei Carabinieri  Raimondo D'Inzeo sono note anche a chi per nulla si interessa ai cavalli. 6 Medaglie Olimpiche e Due Ori Mondiali, sono solo i punti più alti di una carriera che ha proiettato l'uomo nel Pantheon dei Campioni di tutti i tempi, quelli che ogni italiano conosce,  anche se nulla sa di questo sport. Gli rendo volentieri omaggio dalle  pagine di questo mio Blog, all'atleta innanzitutto ma anche a un mondo il cui mosaico, quello dell'Italia "in bianco e nero" degli anni sessanta, sta purtroppo ormai sparendo. Il Colonnello D'Inzeo è morto venerdì scorso all'età di 88 anni, una bella età davvero. Con il fratello Piero (anche lui olimpionico, argento a Roma proprio dietro a Raimondo - doppietta storica) ha scritto le pagine più bellle dell'equitazione di tutti i tempi in sella a cavalli come Posillipo (Roma 60, Piazza di Siena!) , Merano, Gowran Girl e molti altri. In memoria!
Unisco a questo breve inciso, un piccolissimo ricordo personale.
Mio padre, scomparso l'anno scorso, era anche lui Generale dei Carabinieri poco più giovane di D'Inzeo.
Mio padre "Detestava cordialmente" i cavalli (pur avendo anch'egli dovuto imparere almeno i rudimenti in sella alla scuola ufficiali) e più volte mi ha domandato da dove mai nascesse questa mia insana passione (!) Avrò avuto circa 10 anni (metà anni 70) e ci trovavamo sulla riviera Adriatica. Mio padre mi disse "Andiamo a vedere un mio collega, vedrai che ti piacerà". Ora, sul lungomare tra Rimini e Riccione avevano allestito un campo gara (probabilmente fu un evento di promozione) di salto ostacoli e quella sera partecipò nella sua maturità proprio il Colonnello D'Inzeo. Mio padre si intrattenne con altri colleghi, per salutare e onorare il mitico Colonnello, a margine dell'evento. Io in realtà non ricordo molto di quell'uomo , se non il capannello di adulti vicini a me,  ma ricordo bene quanto fui folgorato dall'immagine dei cavalli che saltavano, a due passi da me, proeittandomi in un mondo che mi apparve di assoluta magia. Solo dopo molti anni da allora, ho cominciato poi  la mia personale avventura equestre.
Mi piace ogni tanto indugiare su questo piccolo episodio. E a  più riprese prendevo in giro mio padre rammentandogli la cosa. Così, confesso che quando ho appreso la notizia della scomparsa del Colonnello D'Inzeo, la cosa mi ha davvero molto rattristato. Anche mio padre se ne è andato, l'anno scorso. E così , come dicevo all'inizio, c'è forse dentro tutta la tristezza, la tenerezza per un mondo che piano piano sta perdendo i pezzi fino a che un un giorno rimarrà solo nella nostra memoria.