3 ott 2013

CLONAZIONE, PRIMO ROUND CONTRO LA AQHA

SCIENZA, NON FANTASCIENZA
Clonazione QH, la partita non è chiusa

Dopo che il Board AQHA negli scorsi anni si è fortunatamente continuata a pronunciare assolutamente contro la REGISTRAZIONE  Quarter Horse di cavalli clonati, ecco che arriva una sentenza di primo grado della Giudice Federale Mary Lou Robinson che oltre a condannare AQHA ad una sanzione di 900.000 dollari, ingiunge alla Associazione di iniziare immediatamente la registrazione AQHA dei Cloni e dei loro figli.

Ovviamente la AQHA ha già annunciato la presentazione di ricorsi e memorie difensive e anche le telefonate e mail arrivate dai tanti soci sembrano supportare l'attuale direzione presa dai vertici AQHA

La cosa, anche se può sembrare lontana dal nostro mondo italiano, in realtà avrebbe degli enormi riflessi per il mondo Quarter. Come ricorderete già sono stati prodotti alcuni anni fa Cloni di stalloni più o meno famosi, ma fino adesso la Quarter si è sempre rifiutata di registrare loro o i loro figli.

Una cosa è infatti la gloria e la leggenda immortale di questi grandissimi riproduttori che in alcuni casi sono già iscritti nella Hall of Fame delle diverse Associazioni di categoria. Altra cosa è la produzione di infiniti cloni di Smart Chic Olena o di Wympis Little Step (faccio un esempio, a caso) cosa che aprirebbe la "stura" a infiniti figli di questi cloni che a loro volta dovrebbero essere registrati come QH. Cosa faremo? Mille stalloni uguali i cui mille figli a loro volta ne portano la stessa genetica? Una parodia insopportabile di un grande stallone,  come dire  la borsa di alta qualità e i suoi mille taroccamenti made in China.

Senza voler parlare  delle implicazioni mediche o etiche di questa follia , diciamo solo che invece di celebrare i nostri campioni e la loro vita terrena, perpetueremmo all'infinito l'illusione che la loro genetica rimanga attuale e vincente in eterno.

Una mostruosità assurda, di cui ognuno di noi può comprendere - io credo facilmente - le implicazioni. Questa delicatissima questione è tutta americana, ma ovviamente, l'esito di questa causa sarà infine di rango mondiale, visto che la registrazione dei Quarter di tutto il mondo viene fatta sempre e solo attraverso la AQHA.

Attendiamo, con moderata fiducia. Siccome la Giudice Robinson ha parlato fra l'altro di violazione sulle leggi della libera concorrenza, siamo intimoriti dal fatto che questa questione diventi una causa "commerciale" invece che etica e morale. Sarebbe forse il caso che a breve anche le Associazioni europee si pronunciassero in qualche modo?