IRHA CASA COMUNE, NESSUN ASSALTO ALLA DILIGENZA PLEASE
PENZA-TOIO: RIFLESSIONI IN LIBERTA', VERSO LE ELEZIONI IRHA 2021/2024L'ho già scritto più volte. Quella del Reining è una piccola comunità, con una casa comune: IRHA. L'Associazione che dal 1985 - allora come Aicr e Ancr - governa il mondo del Reining in Italia. Dalla passione e dal sogno di un pugno di allevatori, è nato e si è sviluppato in oltre trent'anni un mondo che per tutti noi è principalmente Sport, ma che è diventato negli anni anche un vero e proprio settore economico fatto di professionisti, istruttori, allevatori e piccole-medie aziende che ruotano intorno alle arene, con un interessante indotto complessivo.
Venti mesi di Lock Down, due emergenze sanitarie (tra Covid e EHV-1) non hanno piegato il nostro spirito sportivo, come vediamo dai numeri importanti delle competizioni svolte fino ad oggi.
Ma hanno portato nel nostro mondo una certa stanchezza e litigiosità, disagio e retro-pensieri di vario genere, in modo esattamente simmetrico a quanto è successo a livello politico nel Paese, messo a dura prova dalla crisi economica di questo ultimo anno.
Da qui la mia piccola preoccupazione: elezioni 2021, come punto di deflagrazione o "patto dei saggi per il bene dello Sport"?
Ad oggi, di candidati all'orizzonte non se ne vedono. Il Presidente uscente per il momento non si esprime. Tutto tace, insomma. Immaginiamo che le Diplomazie siano al lavoro nei corridoi.
E allora proviamo a dirci alcune cose , con il solito spirito costruttivo. Ma in primis, diciamolo: tutti noi ci meritiamo un plauso ! Siamo ancora qui (come direbbe Vasco) Alive N Kickin' !
In un anno "pazzesco", di cui tutti terremo traccia e memoria per tutta la vita, il Direttivo IRHA e le Associazioni regionali - grazie anche alla solida rete di Partners storici e nuovi che non hanno fatto mancare il proprio sostegno - sono riusciti con tenacia e caparbietà, aiutati in questo dalla Federazione Sport Equestri, a tenere vivo il nostro sport a livello nazionale e regionale svolgendo infine tutti gli eventi in programma.
Rispettando lo slalom delle infinite regole di ingaggio, tendendo una mano nei momenti in cui era necessario "aspettare", pazientando nei continui rinvii e stop and go di una stagione che da giugno 2020 procede "a singhiozzo" e che a marzo ha vissuto un mese molto difficile a causa dell'epidemia EHV-1.
Le lamentazioni sono anche indice di passione, per carità.
Però vorrei invitare tutti a fare un plauso unito e convinto ai timonieri di questo mare in tempesta: Roberto Cuoghi e il suo Direttivo e tutti i Presidenti e gruppi dirigenti delle Ass Regionali che hanno mantenuto VIVO il nostro sogno, consapevoli dei tanti rischi (sanitari, ma anche legali) legati allo svolgimento di manifestazioni sportive in quest'epoca così tribolata.
Si poteva fare meglio o diversamente? Si può sempre fare meglio. Ma se le cose sono andate bene, evidentemente la maggior parte delle scelte sono state azzeccate.
CINQUE QUESTIONI APERTE E LA VOGLIA CRESCENTE DI UNA <GROSSE KOALITION>.
Detto questo in premessa, ci attendono ora le elezioni nazionali. In un momento "normale" sarebbe interessante vedere due o tre candidati confrontarsi - anche aspramente - su programmi e futuro.
Ma in questo contesto, da cui non siamo ancora fuori (vedremo solo in autunno se le campagne vaccinali avranno avuto l'effetto desiderato) , a mio avviso non possiamo e non dobbiamo dividerci .
<<Grosse Koalition>> NON è una parolaccia, ma la soluzione a portata di mano. Soluzione che ci ha insegnato la politica in questo anno difficile, mettendo da parte divergenze e scaramucce per traghettare fuori dall'emergenza il Paese.
Personalmente penso ad un nuovo Direttivo che sia un mix di continuità e di innovazione, con alcuni innesti emergenti e territoriali. Senza mettere assurdi veti incrociati, ma arricchendosi delle proprie differenze. D'altronde se al Governo vediamo insieme Salvini e Grillo, possiamo superare le differenze anche noi in una associazione sportiva, o no?
L'obiettivo non è andare a cena allegramente, ma traghettare la nave fuori dalle acque agitate. E forse, facendo questo faticoso lavoro insieme, si tornerà anche ad avere una maggiore fiducia e rispetto gli uni verso gli altri.
Quale sarà il ruolo del Presidente uscente Roberto Cuoghi ? Ricandidarsi? Possibile. Oppure in un Direttivo ben amalgamato, potrebbe mantenere un ruolo di garanzia vicino al Presidente incaricato. O magari collaborare dalla sponda allevatoriale di IRHBA. O infine, qualora il nuovo Direttivo non fosse in grado di esprimere da subito un nuovo Presidente, potrebbe fare ancora lui da "traghettatore", (o anche un altro garante-Senior come Arcese o Risso?) facendo crescere e maturare in un periodo concordato, quello che poi gli succederà - magari a metà mandato.
Certo è che abbiamo bisogno della testa e dell'energia di tutti (ma non della litigiosità, please!) per uscire dalla zona di rischio e tornare alla navigazione ordinaria.
IRHA CASA COMUNE, non è per me uno stupido Slogan.
Io ci credo fortemente. IRHA, pur con alcune cose da aggiustare nella sua governance e modello organizzativo, è comunque l'unico soggetto italiano garante dell'equità, della correttezza, della inclusione e della parità di trattamento tra tutti i soci. Non abbiamo un'altra casa. Abbiamo alcuni "parenti" affettuosi - passatemi la metafora - ma la nostra famiglia è quella che ci siamo costruiti da soli.
Occorre ora più che mai una IRHA forte e autorevole, in grado di gestire i rapporti con il mondo complesso che ci gira intorno e le sfide dei prossimi anni. Ne ricordo sei in particolare:
1. NRHA da anni reclama il tesseramento di tutti i soci italiani .
Purtroppo con una certa "ottusità caparbia", i cugini americani continuano a rifiutare l'idea di arrivare a definire una tessera unica "Nrha of Italy" a prezzo agevolato (che sarebbe per loro in ogni caso un guadagno, visto che la farebbero tutti). Non solo per noi, potrebbe essere un modello da seguire poi in tutta Europa. Ma loro nicchiano e vogliono la somma per intero. Business is Business insomma, anche se - dico io - senza Irha in Italia, avrebbero venduto qualche cavallo in meno, che ne dite?
Dopo di che, da un lato se tutti gli Show diventano Nrha i cavalieri potranno vedersi riconosciute tutte le vincite nel proprio LTE, dall'altro c'è però la nostra italica allergia alle multi-tessere. Infine l'impossibilità oggettiva di continuare a gestire i campionati regionali a Jackpot, sempre a rischio di infrazione sui Guidici . Ricordiamoci però che in Germania e in Austria (due nazioni attive da molti anni come noi) i soci pagano sia la Tessera NRHA, sia una Tessera Nazionale (70 euro in Austria e 80 in Germania) per mantenere operativa e indipendente l'Associazione nazionale!
2. La FISE: all'ombra della Federazione ci siamo professionalizzati, i Trainers sono diventati Tecnici Federali, abbiamo tutti una Patente agonistica in tasca che ci ha fatto rimanere in campo anche durante il Lock Down (a partire dal 4/5/2020), siamo parte della FEI dal 2002 (altro nodo da sciogliere, lo so ).
La Fise non ci farà mai uno sgambetto di proposito! Sebbene, va ricordato , ad oggi " tollera affettuosamente" il nostro modello organizzativo, che esiste solo per il Reining. Per tutte le altre discipline esiste solo la FISE (nazionale e regionale) e i vari Comitati Organizzatori.
Fise, rimanendo al nostro fianco, si preoccupa oggi soprattutto di far crescere in modo uniforme la didattica e il vivaio attraverso i programmi di avviamento gestiti con Irha, il nuovo progetto delle Scuole di Equitazione Reining, il nuovo progetto dei campionati di base All Around, infine co-finanziando tanti progetti formativi e promozionali delle regioni. Se vi fate i conti (lo dico ai soliti petulanti) quello che FISE incassa come Patenti e Passaporti è molto simile a quello che investe nel settore.
Ora, finchè IRHA rimane forte e autorevole, FISE sarà il nostro più solido alleato: felice di avere "in pancia" i nostri soci, tecnici, risultati e medagliere - senza dover gestire la parte organizzativa.
Ma se IRHA dovesse invece diventare debole e ingovernabile, FISE potrebbe avere la legittima tentazione di smantellare quella che è una organizzazione atipica e organizzare in proprio (direttamente attraverso Comitati Organizzatori) gli eventi Reining sul territorio.
La cosa riguarderebbe non solo IRHA, ma ovviamente anche le Associazioni regionali , che sono oggi altrettanto atipiche. A chi pensa che sia magari giusto andare in questa direzione ricordo che in Fise noi siamo solo 3.000 tesserati circa sui 130.000 nazionali Fise (2% ? Pesiamo molto poco) . Sarebbe una ottima ricetta per un disastro annunciato: in pochissimi anni, la base rimarrebbe in Federazione, ma il vertice ne uscirebbe per riorganizzarsi una propria "Formula 1" altrove. Esito ultimo: Game Over.
3. I "SOGGETTI TERZI": IRHA forte e autorevole sarà sempre garante verso i propri soci, rispetto a chiunque dall'esterno - pur essendo il benvenuto! - voglia investire e organizzare eventi sul suolo italiano. Al di fuori di IRHA, esisterebbero invece solo alcuni Comitati Organizzatori senza alcuna veste elettiva e con finanze e comportamenti inevitabilmente arbitrari. Alcuni ci saranno simpatici, alcuni ci saranno antipatici. Ma perderemmo completamente l'orizzonte, perchè solo una Associazione forte e Fair sa garantire la continuità dei programmi nel tempo. E lo Sport , quello vero, si nutre di regole di ingaggio sempre uguali per tutti allo stesso modo nel tempo. Chi spera in una IRHA debole, non capisce che sta indebolendo tutto lo sport.
4. LA FEI: i rapporti nebulosi tra FEI e NRHA stanno condizionando i programmi dei prossimi anni. Ma forse possiamo fare una cosa: prendere la strada Nrha per i nostri eventi più tipici e lasciare invece che le Federazioni Nazionali ci rappresentino a pieno titolo (Fise in Italia) per gli Eventi targati FEI (Mondiali ed Europei in primis). Sappiamo che non esiste il Reining al di fuori della galassia Nrha. Ma sappiamo anche che perdere del tutto questo palcoscenico internazionale - Seniors e giovanili - , sarebbe da veri idioti!
5. IN GARA A TRE/QUATTRO ANNI ? Dico solo una cosa: il tema non è più un Tabù assoluto, come ci ha dimostrato la Pandemia 2020, in cui tutte le età sono state sballate di un anno.
Negli USA i 3 YRS rimarranno dichiaratamente centrali nei programmi di allevamento e soprattutto di business (dal pascolo alle arene in 36 mesi, passando dalle aste dei 12/24. That's it !).
Ma in USA hanno numeri e palinsesti molto più ampi dei nostri.
In Europa ne dobbiamo semplicemente ragionare. Forse va bene un modello misto, come quello attuale, con un peso significativo messo anche sugli special più "Aged" come Derby e Maturity. In ogni caso andrà trovata una soluzione che tenga insieme, come sempre, i vari punti di vista . Ma direi che ormai siamo siamo fuori dal momento di "litigio" un po oltranzista di due anni fa, tutti più pronti a vederla in modo più.. laico.
6. PIU' GOVERNO, MENO UOMO SOLO AL COMANDO Coinvolgere di più Trainers e Associazioni regionali. Lavorare per commissioni. Delegare (!) il lavoro sui singoli punti , soprattutto quelli non strategici e che hanno bisogno di contributi e attivazioni rapide
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Infine, per chiudere questa riflessione. Lo so che ai tempi dei Social urlati , il mio essere l'ultimo dei "Democristiani" non sempre piace. C'è chi vorrebbe assistere a una battaglia vera, c'è chi ama fare le sue lamentazioni quotidiane dal web, c'è chi pensa davvero che "chi è nemico del suo nemico, è suo amico!".
Ma nello sport, esiste una parte che è politica. Che si deve nutrire di diplomazia e capacità di dialogo. Sino all'infinito, se serve.
Che IRHA rimanga il custode di questo dialogo e non diventi invece terreno di scontro o peggio, osso da spolpare.
Per la "competition" ci sono le sabbie delle arene, dove a parlare è invece sempre e solo lo sport. Quello giocato, che ci diverte e ci fa emozionare.
Buon Reining a tutti, di cuore, comunque la pensiate !